Con l’arrivo del successo spunta il Leone da Tastiera
Se il mio diffamatore ANONIMO ha pensato che fossi scappato o sparito come ha fatto lui, ha sbagliato, perché prima di chiarificare cose note e prive di dubbi per coloro che sono veramente interessati alla storia e alla verità, dedicandomi a persone mosse solo da problemi personali di invidia, preferisco dedicarmi a realizzazioni concrete nelle tematiche che studio da sempre.
Quindi chiedo scusa ai lettori se non ho potuto aggiornare il blog, ma dovendomi preparare per il 35° International Congress of Genealogical and Heraldic Science di Cambridge, e per altri 3 congressi e dovendo ultimare la redazione del CIGH Bulletin e AIG Bulletin (121 pagine ciascuno), Nobiltà e Il Mondo del Cavaliere senza dimenticare le solite trasmissioni radiofoniche e le conferenze on line, ho preferito lasciare indietro quanto non presentava un carattere altrettanto urgente.
Del resto il 35° Congresso Internazionale di Scienza Genealogica e Araldica è stato per me un momento di vera gratificazione: sono stato rieletto per il terzo mandato (2023-2026) Presidente della Confédération Internationale de Généalogie et d’Héraldique – CIGH, poi l’Académie Internationale de Généalogie – A.I.G mi ha eletto all’unanimità Presidente d’Onore e poco prima di partire per Cambridge il Ministero della Cultura – Direzione Generale Archivi mi ha nominato docente di araldica per il Corso di specializzazione per archivisti, biennio 2023-2024 attivato presso la Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica.
Per il rispetto che devo a quanti sono realmente interessati alla verità ho pensato fosse utile per il lettore trattare questo argomento oggi a grande diffusione nei social e sul web ricorrendo a vari articoli che ne parlano.
Nutrendo sempre scopi altamente pedagogici ho pensato fosse illuminante per i lettori che si muovono nel nuovo mondo configurato dall’uso massiccio dei max-media e dei social mettere a fuoco certe nuove problematiche che ne sono il prodotto, come appunto la nascita dei Leoni da Tastiera o la diffusione delle Fake News. Su propalatori di Fake News (che ai tempi di Dante avrebbero probabilmente goduto di un loro girone dell’Inferno) la casistica spazia da casi gravi a meno gravi: si va dal procurato allarme, all’incitamento alla violenza, alla discriminazione etnica, religiosa, nazionale (vedasi la Legge Mancino n. 205 del 25 giugno 1993) al semplice perseguimento di un tornaconto personale da realizzarsi attraverso il discredito di una certa persona. Circa l’intendo di rovinare la reputazione di qualcuno proprio attraverso la diffusione di fake news, il programma televisivo Le Jene del 25 febbraio 2019 ha mostrato quanto sia facile realizzarlo, col semplice acquisto in anonimato di un dominio, presentato come sito di informazione per veicolarvi fake news costruite appositamente per discreditare.
Esiste un elevato numero di articoli, video, discussioni su queste tematiche (vedasi alcuni riferimenti in nota[1]) e tutti si riconducono ad una base comune; qui cito Natascia Alibani[2] che nel suo semplice ed interessante articolo (che trovate qui linkato in integrale https://www.robadadonne.it/205715/leoni-da-tastiera-chi-sono/) spiega il fenomeno cui già Umberto Eco ha accennato.
Potrete toccare con mano che il signor Eugenio Caffarelli e Don Luigi Costa o Jacques Girier o Baby Face Nelson o Narcis Herescu e il rumeno Tudor Beldiman sono i multipli falsi nick di questo tipo che ha così reagito per essere stato cacciato dal Forum I Nostri Avi (non da me perché se avessi avuto tempo di frequentare il forum lo avrei così tante volte zittito per le assurde interpretazioni riferite alle materie del forum, sino a farlo andare via spontaneamente, come molti anni fa ho fatto con altri buontemponi).
Natascia Alibani spiega nel suo articolo che: “I leoni da tastiera raramente usano la vera identità per agire sui social; molto più spesso costruiscono profili falsi, anche più di uno, che utilizzano per screditare, offendere, o persino minacciare altri utenti, siano essi personaggi pubblici o no, concedendosi atteggiamenti che, probabilmente, nella vita non avrebbero mai. Per questo vengono chiamati leoni, animale simbolo di coraggio, ma solo… Da tastiera, appunto”.
Il rumeno (forse) Tudor Beldiman, nell’unica telefonata avuta con lui mi aveva dichiarato di essere interessato all’araldica, genealogia, ordini cavallereschi e faleristica e così, dopo gli attacchi subiti, mi sono rivolto ai più importanti studiosi di queste materie in Romania per sapere se la persona fosse conosciuta e dove pubblicasse i suoi studi. Come ho già detto nessuno l’ha mai visto né conosciuto, non esiste una sola conferenza e neppure un articolo a suo nome sulle pubblicazioni romene di queste materie.
Del resto se leggete quanto scrive di araldica e diritto nobiliare riferendosi alla mia Famiglia, basandosi unicamente su un opuscolo che già dal titolo “Appunti genealogici sulla Famiglia degli Uberti” indica trattarsi di un’opera incompleta sul tema, vi renderete conto dell’ignoranza che traspare e dell’assoluta mancanza di volersi documentare perché mosso dal solo scopo di denigrare. Ricordo che ho voluto dimostrarmi magnanimo e gli ho fornito una ridotta ma sufficiente bibliografia per approfondire l’argomento (oltre alle pubblicazioni a stampa, gli ho detto, come si farebbe con uno scholar, di rivolgersi agli Archivi di Stato per controllare de visu i documenti citati nei libri), invitandolo a una discussione con me on line diffusa da 60 testate giornalistiche. La risposta è stata che non avrebbe tenuto nessuna discussione sul tema on line dimostrando di non voler assolutamente approfondire l’argomento e certificando con questo comportamento di essere proprio un Leone da Tastiera, capace solo di insultare e scappare.
Poiché amo vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, alla fine lo devo ringraziare perché mi ha permesso di trattare apertamente un argomento che non avrei mai trattato se non in pubblicazioni riservate a pochi interessati ed intendo: Una lectio magistralis: la nobiltà nel 2022 e i degli Uberti.
Però è inevitabile una considerazione: l’ANONIMO diffamatore non ha ancora capito (o finge di non aver ancora capito mosso da scopi denigratori) quale è il mio modo di pensare sul tema della Nobiltà, e non conosce (o finge di non conoscere) il grande lavoro che svolgo da anni: vorrebbe descrivermi come un “maniaco” della nobiltà che vive di sogni (probabilmente come vive lui). Devo dire che sul tema Nobiltà il mio modo di pensare ha maturato una evoluzione e oggi pretendo per i discendenti dei ceti dominanti e dirigenti del passato, un contatto reale con la società in cui viviamo.
Ma in giovane età come tutti i discendenti dei ceti dominanti e dirigenti del passato, ho voluto far parte di importanti corporazioni nobiliari sia italiane che straniere (perché ritengo che nei Paesi dove la nobiltà è ancora riconosciuta e tutelata esiste una concreta realtà che in Italia ovviamente abbiamo perso), e non ho avuto nessun problema nell’ammissione, basta vedere il mio CV riferito a questi temi per rendersi conto di quanto l’ANONIMO diffamatore sia mosso solo da intenti denigratori avulsi dalla realtà dei fatti.
Lo stesso posso dire per i Circoli esclusivi italiani e stranieri di cui faccio parte e dove i trattamenti nobiliari sono ovviamente inseriti.
Detto questo, oggi nel 2022 – come sapete bene – ritengo che per noi italiani la giusta tutela possa avvenire lo stesso, ma vada ricercata aderendo in pieno a quanto è ancora tutelabile dalla Repubblica Italiana.
Vi sono organizzazioni che applicano questo principio, e intendo con il Duca de Vargas Machuca: FAMIGLIE STORICHE D’ITALIA e HISTORICAL FAMILIES OF EUROPE, delle quali, proprio perché non sono megalomane, sono Socio Fondatore e non Socio Ordinario (collocazione riservata alle grandi famiglie storiche).
Quanto è successo a me con la persecuzione del signor “Eugenio Caffarelli” (e i suoi plurimi nick) avviene normalmente in tutti i settori della vita sia in Italia che all’Estero e a proposito di estero esiste un blog che diffama i più importanti studiosi del mondo delle materie che tratto, redatto da odiatori seriali facenti parti di organizzazioni che vendono “ordini cavallereschi”, titoli “nobiliari” e tutto quanto uno sprovveduto può comprare, blog al quale, ovviamente è stato subito linkato l’articolo del blog del nostro diffamatore ANONIMO.
Il mio persecutore ha detto che, oltre a parlare di me, vuole raccontare le storie di falsi nobili, ma ha elencato persone non così tanto rilevanti a tal scopo, quando invece io gli avevo suggerito di occuparsi dei casi eclatanti di falsi nobili ricevuti in ordini nobiliari o corporazioni nobiliari indiscutibili. Anche in questo caso, come si addice ad un Leone da Tastiera, l’ANONIMO diffamatore è rimasto in totale silenzio.
A definire il suo comportamento ricordo che nelle prime email, quando si giustificava con me per la sua espulsione dal forum I NOSTRI AVI, cercava di mantenere un atteggiamento da agnellino, certificando così ancora il suo essere Leone da Tastiera, dato che successivamente, per paura di quanto aveva scritto, ha pensato bene di eliminare dal suo blog: Una risposta al Presidente degli Uberti e Si rassegni Presidente.
Poche sono stato tirato in ballo ho deciso di rimettere on line nel mio blog gli scritti che ha tolto, sentendo il dovere di commentarli per i lettori che li avevano letti.
Desidero ricordare che il mio blog è allo stesso tempo una testata giornalistica della mia rivista Nobiltà.
Avendo fatto presente all’ANONIMO diffamatore che nel suo agire da Leone da Tastiera a seconda dei comportamenti si possono integrare diversi reati come: diffamazione (aggravata dalla pubblicità della rete), sostituzione di persona, molestia, minaccia, incitamento all’odio e stalking, per non perdere il ritmo mi ha riempito di email con le quali mi insulta e minaccia e dice anche di volermi denunciare (come io gli ho annunciato di volere fare nei suoi confronti) alla polizia postale.
Sarei davvero interessato alla sua denuncia nei miei confronti perché così finalmente potrei conoscere con certezza il vero nome di questo ANONIMO diffamatore, che con il suo comportamento mi ha fatto capire che in qualche modo ho raggiunto proprio quel successo che permette la nascita di questa categoria di persone: i Leoni da Tastiera.
Per il facilmente prevedibile comportamento da Leone da Tastiera, so bene che l’ANONIMO diffamatore si farà nuovamente vivo dopo molti giorni di silenzio, alimentato dalle mie parole che interpreta erroneamente come rivolte a lui, quando invece questo mio articolo è rivolto solo ai lettori che meritano tutto il mio rispetto. Quindi l’ANOMINO diffamatore è libero di scrivere a chiunque quello che vuole su di me, a me non importa nulla perché sono ben conosciuto e godo la stima di tantissime persone ben note e di ben noto elevato livello (come lui stesso ha dovuto anche riconoscere).
L’ANONIMO, che probabilmente si vergogna del suo vero nome e cognome in quanto preferisce non usarlo (è chiaro a tutti che l’ANONIMO mente quando nelle sue finali giustificazioni dice di usare nick immaginari, perché nella realtà dimostra di utilizzare la foto di un morto!), è fuggito in fretta e furia cancellando una parte delle diffamazioni scritte contro di me, e tutte le altre scritte nei confronti del Chief Herald of Malta, ma su internet non si perde nulla e tutto rimane a perpetua memoria, così in questo modo il signor “Eugenio Caffarelli” che mi scrive col suo falso nick mi consentirà – al prossimo attacco – di essere libero di postare tutte le “belle” email che ho da lui ricevuto, dove si configurano numerosi reati.
Concludo con una punta di amarezza nel riscontrare la superficialità di tanti siti che si dicono di carattere scientifico che vogliono trattare queste materie e che però hanno ospitato questa diffamazione fatta solo per odio ed invidia nei confronti di una persona che seriamente lavora per il progresso di questi studi.
Ma la Corrida degli anni in cui ero ragazzo insegna!!!
[2] Rockettara, animalista, book addicted, vivo il “qui e ora” come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.