Desidero utilizzare questo blog che mi identifica chiaramente per presentare il mio pensiero con articoli, quando mi trovo in contrasto con qualcuno.
Desidero ringraziare la Dr.ssa Maria Loredana Pinotti e il Dr. Giorgio Cuneo, per l’aiuto offerto nella traduzione in inglese di questo blog.
L’uso di diffamare le persone per i più svariati motivi è ormai una consuetudine diffusa sulla rete, e tutti sappiamo che colpisce chiunque può dare fastidio per i più svariati motivi. Nel mio settore di studi esistono vari blog appositamente costruiti per diffamare seri studiosi con le più impossibili invenzioni, andando a toccare oltre agli studi anche la vita privata, l’attività professionale, l’origine familiare, e così via.
Vedo però che nessuno dei grandi e seri studiosi attaccati risponde alle accuse anonime che poi risultano infondate.
Personalmente la penso diversamente, perché l’attacco anonimo di un incompetente permette sempre di rispondere con una lezione magistrale che offre ai fruitori la possibilità di ampliare le conoscenze particolarmente sulle Scienze Documentarie della Storia spesso trattate da improvvisati incompetenti privi di una vera preparazione.
Chi mente persino sulla sua identità che verità può offrire?
L’anonimato rivela sia la coscienza di compiere un illecito, che la scarsa convinzione nelle proprie affermazioni.
Comunque ho invitato onestamente l’ignoto autore ad un pubblico confronto on line (diffuso su testate giornalistiche) se davvero l’anonimo DIFFAMATORE è certo delle sue affermazioni ed inte
ressato alla verità.
Come tutti supponevano l’anonimo ha rifiutato un pubblico dibattito sull’argomento desiderando rimanere anonimo.
Tutta la storia può essere letta a questi link:
Assistiamo ogni giorno alla nascita di supposte “dinastie già regnanti”, all’uso di “titoli nobiliari” privi dell’ovvio riconoscimento dello Stato dove traggono origine, da parte di persone che non sanno realmente cosa sia stata la nobiltà, per non parlare della nascita continua di quelli che vengono chiamati ordini cavallereschi, che nella realtà storica non sono mai esistiti.
Mosso da intenti pedagogici, ringrazio la rete per la possibilità che mi offre di chiarire una volta per tutte la tematica nobiliare a coloro che, forse per aver visto troppi film romanzati a pseudo base storica, o averne sentito parlare romantici sognatori distaccati dalla realtà, pronti a dare corpo alle più assurde fantastiche leggende familiari, pensano che il tempo si sia fermato a oltre 75 anni fa, e ripropongono la loro erronea visione onirica, cristallizzata in una realtà mai esistita.
Ma è ovvio che questa strana vicenda nasconde, proprio, per essere all’insegna dell’anonimato, interessi ben diversi da una onesta conoscenza della storia.