PIER FELICE DEGLI UBERTI
ESSERE - APPARIRE:
ARALDICA, GENEALOGIA, NOBILTÀ E
ORDINI CAVALLERESCHI SOTTO ESAME
Studi in onore di Don Vicente de Cadenas y Vicent
Cronista de Armas del Regno di Spagna (1915-2005)
in occasione del XX anniversario della morte
2025
Prefazione e scopo
Tutti sanno che Pier Felice degli Ubert
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i studia da oltre quarantanni laraldica, la genealogia, la
nobiltà, gli ordini cavallereschi perché nel 1980 ha conosciuto Don Vicente de Cadenas y Vicent che
è diventato dallora un punto fisso in queste materie ed il suo Maestro.
Per questa ragione con le organizzazioni che rappresenta
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hanno deciso di onorare con Congressi,
Convegni, Conferenze e pubblicazioni la memoria di Don Vicente de Cadenas y Vicent
3
durante tutto
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PIER FELICE DEGLI UBERTI:
Dottore in Lettere. Università degli Studi di Torino.
Master di II livello in Diritto Nobiliare e Premiale, Araldica e Genealogia presso la UNED di Madrid.
Presidente dellInternational Commission for Orders of Chivalry - ICOC.
Presidente della Confédération Internationale de Généalogie et dHéraldique - CIGH.
Presidente dellIstituto Araldico Genealogico Italiano - IAGI.
Presidente onorario dellAcadémie Internationale de Généalogie - AIG.
Past Direttore dellInstitut International dÉtudes Généalogiques et dHistoire des Familles - ICFHS.
Vicepresidente dellAcadémie Internationale de Généalogie - AIG.
Vicepresidente dellIstituto Internazionale di Genealogia e Araldica - IIGH.
Accademico dellAcadémie Internationale dHéraldique - AIH.
Docente di araldica, diritto nobiliare e scienze ausiliarie della storia presso la Scuola di Archivistica
dellArchivio di Stato di Bologna e Modena.
Segretario generale di Famiglie Storiche dItalia
Segretario Generale di Historical Families of Europe.
Direttore responsabile di Nobiltà, Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini Cavallereschi,
Direttore responsabile de Il Mondo del Cavaliere,
Membro del Consiglio Consultativo di Hdalguía, la rivista di genealogia, nobiltà e araldica.
Attualmente autore di 32 pubblicazioni e 400 articoli di scienze documentarie della storia di contenuto
scientifico.
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ASSOCIAZIONI E ORGANIZZAZIONI
La Confédération Internationale de Généalogie et dHéraldique - CIGH,
lIstituto Araldico Genealogico Italiano - IAGI,
la Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie della Storia,
Le Famiglie Storiche dItalia - FSI,
Le Historical Families of Europe - HFE,
Alle quali si uniscono: International Academy of Genealogy - AIG e Studium, Accademia di Casale e del
Monferrato, per Arte, la Letteratura, la Storia e le Varie Umanità.
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VICENTE DE CADENAS Y VICENT:
LExcmo Sr Don Vicente de Cadenas y Vicent, è nato a Madrid il 29 aprile 1915 ed ivi morto il 21 dicembre
2005, figlio di Don Francisco de Cadenas y Gaztañaga e di Donna Vicenta Vicent y Nogues.
Iniziò i suoi studi allUniversità di Madrid nel 1932 approfondendo Storia, Giornalismo e divenendo anche
Maestro rilegatore.
Esercitò la professione di Cronista de Armas e contemporaneamente quella di giornalista.
Appartenne alle seguenti società araldico-genealogiche:
Collegio Araldico, Italia (1953);
Instituto Genealogico Brasileiro, Brasile (1953);
Instituto Internacional de Genealogía y Heráldica, Spagna (1953);
Instituto Salazar y Castro, Spagna (1954);
Academia de Genealogía Heráldica Mota Padilla, Messico (1954);
Instituo Chileno de Investigaciones Genealógicas, Cile (1954);
Conseil Heraldique du Luxembourg, Lussemburgo (1955);
Instituto Argentino de Ciencias Genealógicas, Argentina (1955);
Academie Internationale dHeraldique, Francia (1955-2000);
Istituto Italiano di Genealogia e Araldica, Italia (1958-1993);
Instituto Genealógico de Guayaquil, Equador (1958);
Die Heraldische Genealogische Gesellschaft, Adler, Austria (1960);
il 2025 per ricordare uno studioso che ha realizzato importantissime opere di contenuto culturale nelle
scienze documentarie della storia e sociali con la Real Asociación de Hidalgos de España,
Lo scopo della vita di questo grande personaggio della cultura non solo spagnola fu la realizzazione
di pubblicazioni di elevato contenuto nelle scienze documentarie della storia, per questa ragione
incominciò fondando nel 1953 la pubblicazione periodica Hidalguia, la prestigiosa rivista di araldica,
genealogia e nobiltà tuttora esistente, nella quale volle offrire ai lettori importanti studi che
dimostravano a scopo didascalico genealogie falsificate ed errate, stemmi rubati ed imprecisi, titoli
nobiliari inventati o non pertinenti nelle persone che li utilizzavano ed ordini cavallereschi auto-
referenziali, portando così al grande pubblico la conoscenza di situazioni inappropriate nelle scienze
documentarie della storia.
Altro importantissimo merito di questo luminare fu la fondazione della Real Asociacion de Hidalgos
de España che ha recentemente festeggiato il suo settantesimo anno di vita, da decenni la più
importante e attiva associazione nobiliare del mondo.
American Society of Heraldry, Stati Uniti dAmerica (1965);
Academia Guatemalteca de Genealogía y Heráldica, Guatemala (1967);
Instituto Venezolano de Genealogía, Venezuela (1968):
Genealogical Salt Lake Corporation, Stati Uniti dAmerica (1970);
Academia Nicaraguense de Ciencias Genealógicas, Nicaragua (1976);
Studium - Accademia di Casale e del Monferrato (1985)
Asociación de Posesores de Certificaciones de Genealogía, Nobleza y Armas expedidas por el Cuerpo de
Cronistas Reyes de Armas de España (1990);
Istituto Araldico Genealogico Italiano (1993);
International Commission for Orders of Chivalry (2003).
Altre associazioni:
Asociación de Amigos de los Castillos;
Societé de Medioevalistes;
Asociación Española de Vexilologia.
Ordini, Corporazioni nobiliari e sistemi Premiali
Cavaliere del Real y Leal Orden de San Carlos Borromeo (Legitimad Carlistas);
Balì Cavaliere di Gran Croce del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio decorato del Collare
(Due Sicilie);
Cavaliere dellInsigne e Reale Ordine di San Gennaro (Due Sicilie);
Commendatore dellOrdine di Nostra Signora della Concezione di Villaviciosa;
Commendatore dellOrdine di San Sava (Iugoslavia);
Cavaliere di Gran Croce dellOrdine al Merito Civile (Regno di Spagna);
Cavaliere di Gran Croce dellOrdine di Isabella la Cattolica (Regno di Spagna);
Confratello della Veneranda e Nobile Arciconfraternita dei Santi Apostoli (Italia);
Premio Internazionale Infante Don Alfonso Duca di Calabria.
Cariche in corporazioni genealogiche e nobiliari
Presidente dellAsociación de Posesores de Certificaciones de Genealogía, Nobleza y Armas expedidas por el
Cuerpo de Cronistas Reyes de Armas de España;
Vice Direttore dellInstituto Salazar y Castro;
Segretario Generale dellInstituto Internacional de Genealogía y Heráldica;
Segretario Generale dellAsociación de Hidalgos a Fuero de España;
Fellow of International Commission for Orders of Chivalry;
Senatore Accademico per la Storia dello Studium - Accademia di Casale e del Monferrato.
Cariche Diverse
Direttore della Rivista Hidalguía;
Già Direttore dellEscuela de Genealogia, Heráldica y Nobiliaria;
Direttore Onorario della Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie;
Presidente del Consiglio di Redazione di Nobiltà, rivista di araldica, genealogia, ordini cavallereschi.
Il perché di questi studi e il diritto di critica
Fin da quando, occupandomi già da ragazzo di genealogia con la verifica documentale dellalbero
genealogico della mia Famiglia conservato in casa, decisi di partire con il progetto di riportare lo studio
delle discipline documentarie della storia a dignità di vera scienza e la posizione del nostro Paese nel
consesso mondiale degli scholar di queste discipline a un rango di tutto rispetto, mi son sempre
impegnato per la ricerca e la difesa della verità storica, che solo può fondarsi sullautenticidelle fonti
documentali, e per lo sviluppo di una maggiore coscienza critica nei suoi fruitori, non curandomi mai
degli attacchi e delle intimidazioni di chi, nutrendo interessi opposti, si sentiva minacciato da una seria
ricerca della veri. Oggi posso affermare con soddisfazione di aver raggiunto entrambi gli obiettivi che
mi ero proposto: laraldica, la genealogia, lo studio degli ordini cavallereschi, la storia del diritto
nobiliare e le altre discipline sorelle non sono quasi più da nessuno definite come ausiliarie, ma come
scienze documentarie della storia, usando la definizione che con il prof. Giovanni M. Del Basso
decidemmo di assegnare loro, sottraendole per sempre a un rango ancillare e secondario (se non talvolta
addirittura negativo come nella definizione data nel Dizionario Larousse alla genealogia come una sorta
di invenzione di fiabe) per trasportarle alla dignità di protagoniste di primo piano nella ricostruzione
della verità storica. Anche il secondo obiettivo può considerarsi pche raggiunto perché oggi la nostra
Penisola è rispettata e considerata in questi studi al punto che saranno lIstituto Araldico Genealogico
Sammarinese e lIstituto Araldico Genealogico Italiano con la Real Asociacion de Hidalgos de España
a organizzare a San Marino dal 6 al 10 ottobre 2026 il prossimo 37° Congresso Internazionale di Scienze
Genealogica ed Araldica, ovvero il più importante evento a livello scientifico di questi studi nel mondo,
che ogni due anni si ripresenta in una differente nazione con il supporto delle autoridello Stato per
riunire i più importanti studiosi di queste materie e gli araldi di Stato.
In unepoca in cui linformazione scorre senza soluzione di continuità, attraverso canali tradizionali e
digitali, lo studio della genealogia, dellaraldica, del diritto nobiliare e degli ordini cavallereschi
acquisisce una rilevanza culturale e metodologica particolarmente delicata. Queste discipline, nate
dallesigenza di conservare e comprendere la memoria storica, familiare e collettiva, si trovano oggi a
fronteggiare fenomeni di distorsione, reinterpretazione arbitraria e persino manipolazione consapevole
di dati e documenti. Per tale ragione, si avverte la necessità di un approccio più rigoroso, documentato
e condiviso, che possa rendere più chiara la differenza tra ricerca scientifica e semplici opinioni non
fondate, tra fonti autentiche e contraffazioni, tra storia rigorosa e narrazione strumentale.
La ricerca genealogica, araldica e nobiliare rappresenta una disciplina complessa e affascinante che
unisce storia, cultura e diritto, affondando le sue radici nella necessità di conoscere e preservare la
memoria familiare e collettiva. Nel tempo, queste materie hanno dato vita a un corpus di conoscenze
straordinario, che si basa su documenti, testimonianze e studi accurati, ma che oggi rischia di essere
oscurato dallabuso di informazioni errate o, peggio, manipolate.
Con lavvento di Internet e la crescente digitalizzazione delle informazioni, gli appassionati e i
ricercatori hanno acquisito accesso immediato a una mole immensa di dati. Tuttavia, questa
democratizzazione della conoscenza ha avuto come effetto collaterale un proliferare di genealogie
alterate, titoli nobiliari inventati e ordini cavallereschi autoreferenziali. Questa tendenza non solo
offusca la ricerca scientifica, ma minaccia anche di compromettere la percezione stessa di queste
discipline, discreditandole come scienze e trasformandole in un terreno fertile per mistificazioni di varia
natura, dalle più innocue e lapalissiane percepibili da chiunque agli artifizi più sofisticati e
perniciosamente verisimiglianti non a tutti di immediata comprensione e difensiva decrittazione.
La serie di studi che parte oggi con questa pubblicazione nasce come risposta a tali sfide, proponendosi
di essere una guida didascalica e critica per chiunque desideri approfondire il mondo della genealogia,
dellaraldica, del diritto nobiliare e degli ordini cavallereschi con un approccio rigoroso e documentato.
Non è solo una guida pratica per imparare a navigare in un campo del sapere così complesso, ma anche
unopera che si pone lobiettivo di smascherare le contraffazioni, le semplici alterazioni, le abili o meno
manipolazioni che adulterano il genuino e così riaffermare la centralità della verità documentale e
documentabile.
Il diritto di critica, sancito dagli articoli 21 e 33 della Costituzione Italiana, ci offre uno spazio
imprescindibile per confrontarci con le mistificazioni che popolano il web e altre pubblicazioni,
esercitando una contestazione fondata su analisi documentate e rispettose del dettato normativo. Questa
serie di studi, in piena coerenza con il corpus normativo di riferimento e Codice Civile in primis, addita
perciò gli abusi che danneggiano la credibilità delle materie trattate, analizzando casi emblematici di
genealogie senza riscontro documentale, titoli nobiliari inesistenti e ordini cavallereschi privi di
riconoscimento istituzionale.
La manipolazione\contraffazione delle genealogie, spesso perpetrata per ragioni di prestigio personale
o economico, non è solo uninutile ingannevolezza, ma altresì un grave insulto (nel suo senso medico
di fenomeno morboso acuto) alla memoria storica e a quella degli antenati, nonché al diritto alla verità.
Allo stesso modo, lautoreferenzialità di ordini cavallereschi non riconosciuti o lattribuzione non
genuina di titoli nobiliari sviliscono secoli di tradizioni e di norme che regolano tali materie.
Questa serie di studi offre strumenti per riconoscere e contestare tali abusi, educando il lettore a
distinguere tra fonti autentiche e contraffatte, ma non si limitealla critica e non è svolta contro le
persone, le istituzioni o le pubblicazioni che tratta. Nelle sue pagine, il lettore troverà una guida
completa per condurre una corretta ricerca genealogica basata su fonti primarie, con esempi pratici per
esaminare registri parrocchiali, censimenti, documenti notarili e archivi storici. Troverà, inoltre,
approfondimenti sullaraldica, per comprendere il significato degli stemmi, la loro struttura e la loro
evoluzione storica, nonché unesposizione delle norme giuridiche che regolano il diritto nobiliare,
inclusa lanalisi delle prassi storiche e contemporanee dei riconoscimenti.
Le sezioni di caso in caso dedicate alle mistificazioni ed alle più perniciose falsificazioni (siano esse
mero dolus bonus secondo quellespressione di origine giurisprudenziale fondata sulla convinzione che
la pubblicità sia una forma di comunicazione di per sé ingannevole, ma comunque inidonea a illudere
un pubblico consapevole; siano esse più sofisticata opera di distanziamento dal vero e dal genuino
attraverso artificiosità e prestidigitazioni storiche), offrono unoccasione unica per riflettere sui rischi
insiti nellaccettare, acriticamente appunto, ciò che viene pubblicato sulla rete.
Attraverso casi studio accuratamente documentati, vengono esposti gli stratagemmi più comuni
utilizzati per manipolare le informazioni, e vengono forniti suggerimenti su come verificare lautenticità
delle fonti.
Questo approccio critico mira non solo a proteggere il lettore dagli inganni in cui possa cadere da sé o
essere fatto cadere da una buona scrittura che ben si rivesta del criterio del verisimile, ma anche a
promuovere una cultura di rispetto per la verità storica.
Questi studi sono arricchiti da esempi concreti, testimonianze e citazioni tratte da documenti autentici,
che dimostrano come una ricerca ben condotta possa restituire dignità alla storia familiare e culturale.
Al contempo, evidenzia come la scoperta della verità documentale possa rivelarsi unesperienza
straordinariamente gratificante, capace di collegare il presente al passato in un dialogo che arricchisce
la comprensione di e della propria comunità.
Infine, si ribadisce un principio fondamentale: la genealogia, laraldica, il diritto nobiliare e lo studio
degli ordini cavallereschi non sono solo strumenti per rivendicare unidentità, ma discipline che
richiedono rigore, rispetto e una profonda etica della verità. Solo attraverso una ricerca basata su
documenti autentici e una critica consapevole possiamo riscoprire la vera nobiltà delle famiglie, delle
tradizioni e delle storie che ci hanno preceduto. Questi studi sono dedicati a tutti coloro che credono
nella ricerca della verità e che desiderano contribuire a preservare lintegrità di queste discipline per le
generazioni future. Perché, come recita il motto della mia Famiglia, Sine virtute nulla nobilitas -
senza virtù non cè nobiltà.
A partire da questi presupposti, il piano dellopera intende offrire ai suoi fruitori non un mero trattato
teorico, ma un insieme di studi e riflessioni che verranno resi disponibili in molteplici forme e luoghi,
al fine di raggiungere un pubblico il più ampio e variegato possibile. Le analisi qui proposte, i casi
documentari presentati e gli esempi pratici saranno pubblicati in forma cartacea, offerti come e-book, e
resi fruibili sul sito internet https://www.degliuberti.info/. Inoltre, estratti e sintesi selezionate
appariranno anche su piattaforme di social media - come Facebook, Instagram ed eventualmente altre
reti - il testo verrà anche tradotti in inglese, sempre con lintento di diffondere i risultati della ricerca a
un pubblico di appassionati, studiosi e curiosi, salvaguardando la qualità scientifica dei contenuti relativi
alle scienze documentarie della storia.
Questa serie di studi, concepita come supplemento a differenti numeri di Nobiltà, rivista di araldica,
genealogia, ordini cavallereschi, mira a essere un punto di riferimento per il dibattito culturale e
storiografico. La disponibili in diversi formati e la presenza su supporti tradizionali e digitali non ha
alcuno scopo commerciale fine a stesso, ma nasce dalla volontà di condividere il frutto di ricerche
rigorose, di permettere il confronto con gli interessati e di favorire la conoscenza e la consapevolezza
critica di chi si interessa alle scienze documentarie della storia.
La trasparenza nella pubblicazione e la possibilidi accedere facilmente a questi contenuti vuole essere
uno stimolo affincil lettore possa interagire, commentare e - quando provvisto di fonti documentarie
altrettanto credibili - contribuire a correggere o integrare le affermazioni.
Prima di essere pubblicati, questi studi vengono inviati alle persone o ai responsabili di cui si tratta,
dando la possibilità di contestare le mie affermazioni basate sui documenti, presentando una
documentazione proveniente da archivi pubblici in loro possesso che dimostri il mio errore di
interpretazione.
Lauspicio è che il lettore, guidato dalle metodologie e dalle riflessioni offerte in queste pagine, possa
formarsi un quadro più completo e coerente dellaffascinante mondo della ricerca storica e delle scienze
documentarie, e possa apprezzare appieno la complessità, il rigore e linesauribile potenziale di scoperta
che le caratterizza. Attraverso la diffusione su più media, questo sapere sarà accessibile, verificabile e
aperto a un dialogo continuo, affinc la ricerca della verità storica e la tutela delle discipline
genealogiche, araldiche e nobiliari possano proseguire nel tempo, arricchendosi e consolidandosi.
Lago di Varano, la porzione dell’immagine riprodotta proviene da una fonte pubblica
(https://it.wikipedia.org/wiki/Lago_di_Varano#/media/File:Lake_-_Lago_di_Varano.jpg) ed è utilizzata
esclusivamente a scopo illustrativo riferito alle pagine di questa pubblicazione. L’impiego rientra nel diritto di
cronaca, senza alcuna finalità diffamatoria, e non vuole ledere né la reputazione di terzi né violare la normativa
vigente sul diritto d’autore. L’immagine è presentata unicamente per mostrare l’argomento oggetto di analisi
critica e storica
Christian Agricola di San Nicandro: araldica, genealogia, diritto nobiliare, ordini
cavallereschi dinastici, accademia dinastica universitaria, e ruolo di agente
diplomatico con rango consolare
Incominciamo questa serie di studi partendo dalla prima lettera dellalfabeto, la lettera A ove il nome che ci
ha colpito è quello della Dinastia Agricola e del suo capo il geom. Christian Agricola, che compare sulla
rete in questi settori e studi recentemente, dal 2022, per le tante attività pubblicizzate sul web e per luso di
un elevato numero di titoli nobiliari nella Repubblica Italiana dove la nobil giuridicamente non è
riconosciuta, per la creazione di tre ordini cavallereschi dinastici, che affermano di avere la protezione
della Chiesa Cattolica, e che vengono regolarmente conferiti in ambito pubblico (durante manifestazioni
patrocinate da Istituzioni della Repubblica Italiana) non tenendo conto della Legge 3 marzo 1951, n. 178; e
per la creazione di una accademia universitaria intitolata ad uno dei suoi ordini dinastici, che oltre ad
organizzare numerosi convegni (sino ad ora 7), avendo istituito una università degli studi, conferisce lauree
honoris causa e lauree universitarie non ancora riconosciute dal Ministero dellUniversi e della Ricerca
(MUR). Proprio perc si tratta di un argomento che riveste un grande interesse per gli studiosi e gli
appassionati, ho realizzato questo studio che diffondiamo fra le persone che amano queste materie.
Il primo ringraziamento è dovuto a mia moglie la dottoressa Maria Loredana Pinotti, Presidente
dellAcamie Internationale de alogie e dellIstituto Araldico Genealogico Sammarinese per il
continuo e costante aiuto fornitomi quotidianamente alla realizzazione di tutte le opere che ho intrapreso.
Ma non posso chiudere questa presentazione senza ringraziare anche il dottor Alessandro Novelli, socio
dellIstituto Araldico Genealogico Italiano, che ha svolto per gli stessi motivi una seria ricerca documentale
in archivi pubblici, e senza il cui supporto non avrei potuto ottenere un ampliamento così ulteriormente
importante a questo studio di carattere scientifico, nonc lavv. Eros Fioroni.
METODOLOGIA DI LETTURA DEL TESTO
BLU: il testo indicato in blu è quello redatto dal compilatore di questo studio, ed è lunico colore
che rappresenta il pensiero dellautore di questo studio.
OCRA ROSSA: il testo indicato in rosso è quello che volutamente non viene preso in considerazione
per vari motivi (privo di documentazione, inutile al fine dello studio) ed è realizzato dal geom.
Christian Agricola o da opere a lui collegate, testo che si trova sul web o preso da pubblicazioni e
giornali, ovviamente con lindicazione delle fonti.
NERO: il testo indicato in nero è quello preso dalle fonti che esaminiamo ed esprime NON il
mio pensiero, ma quello di chi lha scritto.
Mantello dell'Incoronazione, mantello reale di Ruggero II, recante un'iscrizione in arabo con la data dell'Egira
del 528 (1133-34), Bottega reale di Palermo. Seta figurata (tinta in kermes), oro e seta embro. Tesoro Imperiale,
Vienna, nel Palazzo Hofburg
Il testo che segue si basa su https://biografieonline.it/biografia-christian-agricola e
https://biografieonline.it/docs/famiglia-agricola-genealogia.pdf
4
(con approfondimenti su altre
pubblicazioni); ed ha lo scopo di presentare con una metodologia di carattere scientifico gli
errori di interpretazione su araldica, genealogia storica, nobiltà e diritto nobiliare, ordini
cavallereschi, commessi dallestensore della pubblicazione.
AGRICOLA
Gli Agricola sono unantichissima famiglia aristocratica, di origine germanica lo Storico Tacito la
fa risalire alla gens Iulia ed altre fonti ad una Gens minore la Gens Agria che godettero di patriziato
romano, che esercitò attività politica, medica, ecclesiastica, militare e commerciale in diverse città
del Nord e del Sud Italia, in particolar modo nelle Regioni del Friuli Venezia Giulia, Puglia, Molise
e nella storica Provincia di Capitanata e Terra di Lavoro.
Nel corso dei secoli la famiglia si è divisa in due rami, quello di Udine e Risano e quello di Ischitella.
Il ramo di Udine con la morte di Giovanni Agricola avvenuta nel 1956 e quella di Giulio Silvio nel
1958, (ultimi discendenti maschili), ha perso il titolo di Conte dellImpero Austriaco e nobili
dellImpero dAustria, titoli che sono passati al ramo collaterale più prossimo, quello di Ischitella,
avendo avuto Giovanni 4 figlie femmine.
Agricola: la Dinastia
La Dinastia degli Agricola della quale abbiamo traccia documentata intorno al 23 d.c., gode della
storica e legittima Fons e Ius Honorum, riconosciuta anche dal Tribunale Ordinario Italiano e dal
Tribunale Internazionale, dal Regno di Spagna, dalla Santa sede Vaticana, dai de Bourbon pretendenti
al Trono di Francia e Navarra, dal Palazzo Lateranense e da varie case regnanti ed ex regnanti.
COMMENTI: dar per certa unorigine romana riferita alla Gens Iulia o alla Gens Agria o germanica senza
affermare che si tratta di una leggenda o tradizione è improponibile in una opera genealogica contemporanea.
Lo stesso dicasi per laffermazione non provata con documenti di ritenere due rami come appartenenti alla
stessa famiglia, unendo il ramo di Udine e Risano con quello di Ischitella. Incredibile e non documentata
una eventuale successione nel 1958 al ramo di Udine Risano del ramo dIschitella senza le pubbliche
informazioni e la adeguata pubblici doverosa per un fatto così importante, ed impossibile se si crede alla
successione al titolo di Principe del Sacro Romano Impero unito al trattamento di Altezza Reale. Titolo
completamente sconosciuto nella famiglia Agricola di Udine Risano.
Bisogna notare che nella rete solo nel 2022 compare legata al geom. Christian Agricola la titolatura di
Principe del Sacro Romano Impero con il trattamento di Altezza Reale, in occasione di un convegno ad
Ancona nelle Marche. Dalla verifica documentale come si ved non esistono prove che i suoi antenati
abbiano usato titoli nobiliari. Fra i vari errori riferiti alla nobil merita una nota il titolo di Conte dellImpero
Austriaco, che sarebbe stato per la prima volta concesso nel 1645 a Lucrezio Agricola, ignorando che è
impossibile in quanto lImpero dAustria (Kaisertum Österreich) è stato fondato l11 agosto 1804
dallimperatore Francesco II, ultimo imperatore del Sacro Romano Impero. Egli adot il titolo di Francesco
I, Imperatore dAustria, per preservare il rango imperiale della Casa dAsburgo-Lorena in seguito alla
dissoluzione del Sacro Romano Impero nel 1806, causata dallascesa di Napoleone Bonaparte e dalla
formazione della Confederazione del Reno.
Il geom. Christian Agricola frequenta un ambiente di nobil dapparenza con persone auto-titolate con i
quali congiuntamente svolge attività che definisce culturali e sociali attraverso organizzazioni fra le quali:
- Accademia Dinastica Universitaria della Nobile Famiglia Agricola (A.D.U.O.M.S.S.A.N.) fondata nel 2022.
- Aristocrazia Adriatica dellEuropa Orientale (branca dellAccademia Dinastica Universitaria).
4
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RAMO DEI PRINCIPI DI ISCHITELLA
(
m.
p.
r.
)
Costoro non ebbero iscrizione nel Libro dOro della Nobil Italiana, ma vennero qui annotati per ragioni di
completezza (N.d.E.).
Ramo di Ischitella (oggi Ramo di Ischitella, San Severo,
G
ua
r
dial
fier
a).
Principe del Sacro Romano Impero Dr. Philipp Agricola, Professore e Medico della Medizinische
Universität Wien che nel 1480 ebbe un figlio di nome Leonardo (Leonhard)
5
.
Principe del Sacro Romano Impero Leonardo Agricola (n. 1480 - m. 1539), notaio, cancelliere e
ambasciatore nel XVI secolo del Patriarca di Aquileia Marino Grimani. Nel 1507 conobbe Caterina Balbi,
della famiglia Balbi di Venezia (che ottennero il titolo di patrizi veneziani nel XVII s
e
c. ) e nel 1509 dalla
loro unione nacque Camillo.
Principe del Sacro Romano Impero Camillo Agricola (n. 1509 - m. 1577), notaio, cancelliere ecclesiastico
dal 1540 al 1543 del Patriarca di Aquileia Marino Grimani. Nel 1540 conobbe a Udine, Tranquilla dei nobili
Erasmi di Udine e nel 1544 nacque il primogenito Ettore Leonardo. Da secondo letto, ebbe un figlio di nome
Marco Nico che nacque nel 1555, notaio e Rettore dellUniversi dIschitella e Gaspare che nacque nel
1570 di professione speziale. Marco Nico Agricola, fu proprietario di due torri a San Nicandro
Garganico
6
(atto notarile datato 1583). I rami di Marco e Gaspare si estinsero per mancanza di prole e le torri passarono
al ramo di Ettore.
COMMENTI: La Famiglia Agricola di Udine: la veri documentale tra storia e prove archivistiche,
le fonti storiche e un documento del 1524 confermano che non esiste alcun ramo parallelo nella
genealogia di Leonardo Agricola.
Introduzione
La Famiglia Agricola, antica stirpe nobile friulana, si distingue per la sua chiara e unica genealogia,
documentata dalle fonti autorevoli del Fondo del Torso e dellEnciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di
Vittorio Spreti (1928). Le origini del casato risalgono al XV secolo con Gaspare Piccolo, mercante di lane a
Udine, e i suoi figli Leonardo e Girolamo, i primi ad adottare il cognome Agricola. Attraverso unattenta
analisi delle fonti storiche e genealogiche, emerge che lunica discendenza legittima della famiglia Agricola
è quella diretta da Gaspare Piccolo, senza lesistenza di rami paralleli o autonomi.
Le Origini della Famiglia Agricola
La Famiglia Agricola si radica a Udine intorno al 1460, con Gaspare Piccolo, mercante di lane attivo nella
città. Secondo Vittorio Spreti ed Enrico del Torso i figli di Gaspare, Leonardo e Girolamo, furono
probabilmente i primi a adottare il cognome Agricola, dando inizio alla dinastia. Leonardo, nato nel 1480 e
morto nel 1539, ricoprì ruoli di prestigio come cancelliere patriarcale e notaio pubblico. Tuttavia, alcune fonti
ipotizzavano che Leonardo appartenesse a un ramo distinto della famiglia. Questa ipotesi fu rivista e smentita
da Enrico del Torso
7
, che confer lunici del lignaggio riconducendolo interamente a Gaspare Piccolo.
5
Archivio di Stato Austriaco Narodni Archiv - Archivio Nobiliare - documento datato XV sec.
6
Le torri dellatto, si riferiscono molto probabilmente alla Torre Calarossa situata nel comune di San Nicandro Garganico
e costruita nel 1569, per il rafforzamento di difesa delle coste dellAdriatico meridionale ad opera del viceré spagnolo don
Pedro di Toledo. Oggi nella zona rimangono un basamento e una sola Torre ridotta a un rudere. Sono visibili due
imponenti pareti, quella rivolta a nord e quella rivolta a ovest.
7
Studioso daraldica, che nellarco della sua vita si è dedicato agli studi di araldica e storia friulana, raccogliendo circa
novecento genealogie di famiglie nobili e popolari friulane. Ha studiato ed elaborato una ricca documentazione raccolta
nel corso di una sessantina danni presso diversi archivi storici, rappresentando quella nobiltà friulana che amava
ricostruire, su dati obiettivi, la storia della Patria.
Le ipotesi genealogiche e la verità documentata:
- Ipotesi 1 - Leonardo come ramo distinto
In una prima ipotesi, Leonardo Agricola sarebbe stato il capostipite di un ramo autonomo. Enrico del
Torso inizialmente collocava Leonardo in una linea genealogica separata, affermando che fosse il
padre di Camillo Agricola, notaio sposato con Tranquilla Erasmi. Da questa unione sarebbe nato un
altro Gaspare, il cui ramo si sarebbe estinto tra il XVII e il XVIII secolo.
- Ipotesi 2 - Leonardo come ramo diretto di Gaspare Piccolo
Successive revisioni genealogiche hanno smontato lipotesi precedente, dimostrando che Leonardo
Agricola era in realtà un discendente diretto di Gaspare Piccolo. La Tavola I del Fondo del Torso,
infatti, colloca Leonardo sotto Gaspare, consolidando la linea genealogica unica della famiglia. Non
solo, un documento notarile del 10 luglio 1524 rafforza questa verità, identificando Leonardo come
figlio del maestro Gaspare Piccolo.
La verità documentale:
- Ipotesi 2 è lunica valida
Lanalisi dei documenti conferma che lipotesi 2 è lunica storicamente valida. La cancellazione
dellipotesi del ramo separato di Leonardo nel Fondo del Torso è stata effettuata sulla base di prove
concrete, tra cui latto notarile del 10 luglio 1524, che rappresenta la prova decisiva.
Prova decisiva: il documento del 1524
Nel documento, Leonardo si identifica come figlio del maestro Gaspare Piccolo, attestando
in modo inequivocabile il legame genealogico diretto.
La sua posizione come notaio pubblico per autorità imperiale e cancelliere patriarcale rafforza
il prestigio della linea principale, smontando ogni ipotesi di rami paralleli.
Dichiarazione
Udine - 10 luglio 1524 Il [...] del patriarca di Aquileia Daniele de Rubeis vescovo di Caorle
dichiara di aver ordinato chierico e successivamente suddiacono, diacono e prete il reverendo
Giovanni di ser Leonardo Pionese di Tolmezzo
Segnatura Nomi
Fondo Principale ms 1232/VI.169 Leonardo Agricola - Notaio Daniele de Rubeis -
Autore
Dimensioni Giovanni Pionese - Destinatario Leonardo Pionese
259 x 330 mm Patriarca di Aquileia - Autore
Stato di conservazione Luoghi
Ottimo Traditio Originale Lingua Caorle
Latino Tolmezzo
Link: DICHIARAZIONE 2590
Leonardo Agricola: una figura chiave
Leonardo Agricola, nato nel 1480 e morto nel 1539, è una figura centrale della genealogia della
famiglia. Ricoprì i ruoli di notaio pubblico per autorità imperiale e cancelliere patriarcale presso il
Patriarcato di Aquileia. Nel documento del 1524, egli attesta formalmente il conferimento degli ordini
sacri (suddiaconato, diaconato e presbiterato) a una persona, firmando con il suo sigillo ufficiale.
Testo originale:
ego Leonardus agricola quon magri Gasparis picoli publicus imperiali auctoritate (indicato per esteso)
notarius omissis…”.
Traduzione:
Io, Leonardo Agricola, del defunto maestro Gaspare Piccolo, notaio pubblico per autorità
imperiale… omissis…”
Questo documento rappresenta una delle testimonianze più importanti della storia della famiglia
Agricola.
Il documento non è soltanto una testimonianza della posizione istituzionale di Leonardo Agricola, ma
rappresenta anche una prova genealogica decisiva. Attraverso la formula quon(dam) magri (magistri)
Gasparis Picoli (del defunto maestro Gaspare Piccolo), Leonardo conferma inequivocabilmente il
suo legame diretto con il capostipite della famiglia Agricola, smentendo ogni ipotesi di rami
genealogici separati.
Estinzione della famiglia e continuazione delluso del cognome Agricola per motivi storici
La famiglia Agricola è iscritta nel Libro doro della nobiltà italiana (Archivio Centrale dello Stato di Roma)
con i titoli di Nobile (mf) riconosciuto con D.M. 19 dicembre 1897 e 12 febbraio 1933 e Conte (mpr) R.D.
29 aprile 1925 e RR.LL.PP. 10 gennaio 1926 di concessione al nobile Giovanni di Nicolò, lultima
rappresentante riconosciuta della famiglia è stata Lodovica Agricola, deceduta nel 2020 alletà di 93 anni.
Il conte Giovanni, volle con disposizione testamentaria che il nipote ex-filia aggiungesse al proprio il
cognome Agricola, in modo che potesse tutelare i diritti storici degli Agricola nellunico modo
permesso dalle leggi della Repubblica Italiana coche al proprio cognome Fioravanti Cinci venne
aggiunto quello di Agricola con Decreto del Presidente della Repubblica del 24 febbraio 1995: così
chi oggi continua a livello storico a godere delle eredità incorporee legate alla nobile famiglia
Agricola è Antonio Fioravanti Cinci Agricola, figlio di Lucia Teresa, (figlia del Conte Giovanni,
nato a Risano 24 gennaio 1894, morto a Risano 28 luglio 1956) nata a Risano 7 settembre 1927, morta
6 ottobre 1988, che sposa il 24 settembre 1952 il dott. ing. Enrico Fioravanti Cinci. E con lui lo
saranno i propri discendenti.
Conclusione
La genealogia riferita alla famiglia Agricola riportata dal geom. Christian Agricola identifica come
capostipite il Dr. Philipp Agricola, descritto come Principe del Sacro Romano Impero, Professore
e Medico presso la Medizinische Universität Wien, il quale, secondo quanto riportato, nel 1480
avrebbe avuto un figlio di nome Leonardo (Leonhard) Agricola.
Tuttavia, il documento originale, conservato presso lArchivio di Stato Austriaco - Narodni Archiv,
datato XV secolo e spesso citato come prova, non solo non conferma alcun titolo principesco per
Philipp Agricola, ma non fornisce alcun elemento che colleghi direttamente Philipp Agricola a un
presunto figlio di nome Leonardo. La genealogia della Famiglia Agricola, basata su fonti autentiche
come documenti storici, il Fondo del Torso e lEnciclopedia di Spreti, dimostra in modo
inequivocabile lunicità della discendenza da Gaspare Piccolo. Ogni altra ipotesi di rami paralleli è
stata smentita dalla documentazione storica. Questa famiglia rimane un simbolo del rigore
genealogico e del patrimonio storico friulano.
Come si evince dalla documentazione dellArchivio Austriaco di Vienna, non esiste alcun Philipp
Agricola collegato a Leonardo Agricola. Al contrario, risulta documentato un Philipp Agricola, nato
nel 1563, mentre Leonardo Agricola era nato nel 1480, rendendo dunque impossibile che questultimo
fosse suo figlio. Inoltre, nei documenti non vi è alcuna menzione di un titolo di Principe del Sacro
Romano Impero attribuito a Philipp Agricola.
Vari stemmi della Famiglia Agricola di Udine e Risano provenienti dallo Stemmario
del Torso. Conservato nella Biblioteca Civica Vincenzo Joppi, a Udine
Dimora: Udine. Arma: Interzato in palo, di verde, di azzurro al leone di oro e di rosso.
Cimiero: Il leone di oro nascente.
Titoli: Nobile (mf.), D.M. 19 dic. 1897 e 12 febb. 1933. Conte (mpr.), R.D. 29 apr. 1925 e RR.LL.PP. 10
genn. 1926 di conc. a Giovanni di Nicolò.
A titolo informativo indichiamo la famiglia Agricola di Ischitella che ottenne con RR.LL.PP. di S.M.
Umberto II 2 aprile 1980. il titolo di Conte (mpr). Arma: Interzato in palo, di verde, dazzurro al leone doro
accompagnato da due stelle dello stesso, una in capo e una in punta, e di rosso. Motto: FORTITUDO PRIMA
VIRTUS.
Continuiamo presentando la genealogia non ben documentata, redatta dal geom. Christian Agricola, o da un
professionista genealogico da lui incaricato, che mostra palesi imprecisioni in vari punti, forse per levidente
mancanza di preparazione nelle scienze documentarie della storia dellestensore, distruggendo in questo
modo una genealogia che per le pretensioni è ovviamente del tutto inutilizzabile. Non entriamo in discussioni
inutili su presunti ascendenti che come vedremo non hanno nulla a che fare salvo lomonimia con la famiglia
in questione:
Principe del Sacro Romano Impero Ettore Leonardo Agricola (n. 1544 - m. 1590), Capitano e
commerciante di manna, fu nobile di Sannicandro San Licandro (San Nicandro Garganico). Spo N.D.
Vittoria Verderame dei Nobili di Sannicandro Garganico e dalla loro unione nel 1581 nacque Sebastiano.
Principe del Sacro Romano Impero Sebastiano Agricola (n. 1581 - m. 1666), Capitano della Marina di
Ischitella, fu nobile di Sannicandro Dan Licandro (San Nicandro Garganico). Spo la Nobile Brita
Tavolaccio e dalla loro unione nel 1601 nacque L
e
ona
r
do
8
.
Principe del Sacro Romano Impero Leonardo Agricola (n. 1601 - m. 1688), notaio, fu nobile di
Sannicandro (San Nicandro Garganico) e di Mezzolombardo. Sposò la N.D. Girolama Vigilante Nob. di
Mezzolombardo e dalla loro unione nel 1643 Carmine.
Principe del Sacro Romano Impero Carmine Agricola (n. 1643 - m. 1713), notaio, fu nobile di Sannicandro
San Licandro (San Nicandro Garganico) e di Mezzolombardo. Sposò Lucenta dei conti Paolino (Pallis di
Ischitella), nobile di Veroli, di Viterbo e dalla loro unione, nel 1688, nacque Ambrogio. Ambrogio venne
battezzato il 06.01.1688. Il padrino di battesimo fu Luigi Emanuele Pinto y Mendoza (principe di Ischitella
e barone di
Pe
schici)
9
.
Principe del Sacro Romano Impero Ambrogio Leonardo Gaspare Agricola (n. 1688 - m. 1764), medico
e cancelliere del Regno ad Ischitella, fu nobile di Sannicandro San Licandro (San Nicandro Garganico), di
Mezzolombardo, di Veroli, di Viterbo e nobili dei conti. Si laureò in medicina e in fisica. Sposò la nobile
Agnese Micaglia marchesi Sarlo, figlia di Franco Antonio Micaglia e Beatrice Sarlo. I Sarlo sono un ramo
cadetto della casata Altavilla, e dalla loro unione nel 1725 nacque Matteo.
Le generazioni sopra citate non sono state esaminate in quando non permettono di dimostrare lappartenenza
delle stesse alla famiglia del geom. Christian Agricola.
Principe del Sacro Romano Impero Matteo Agricola (n. 1725 - m. 1802), medico e cancelliere del Regno
ad Ischitella, fu nobile di Sannicandro San Licandro (San Nicandro Garganico), di Mezzolombardo, di
Veroli, di Viterbo, nobile dei conti e dei marchesi. Si laureò nel 1749 in medicina presso il Real Colleggio
di
Napoli
10
. Si spo nel 1751 la N.D. Girolama Di Monte e dalla loro unione nel 1758 nacque Gaetano.
COMMENTI: risulta nei documenti di Ischitella, latto di nascita del 25 novembre 1813 di Michele
Vincenzo Agricola, che era figlio di Gaetano e nipote di Matteo. Archivio di Stato di Foggia. Sezione di
Lucera, Stato civile napoleonico, Ischitella, Registro 672.
https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua36043172/LqOPVOX
Principe del Sacro Romano Impero Gaetano Agricola (n. 1758 - m. 1840), Sottotenente della Guardia
Nazionale, fu nobile di Sannicandro San Licandro (San Nicandro Garganico), di Mezzolombardo, di Veroli,
8
Documenti di testimonianza in un processo del 1607.
9
Certificato di battesimo datato 06.01.1688 conservato presso il Convento di San Francesco ad Ischitella.
10
Nel Riggistro De Privilegiati in Medicina dal Protomedico Signior Di Francesc Buon Core - numero antico 168 -
numero nuovo 158 - da luglio 1735 - viene menzionato come Principe Matteo Agricola - medico (documento
conservato in un archivio privato inesistente in un archivio di pubblica consultazione).
di Viterbo, nobile dei conti e dei marchesi. Si spo la N.D. Lucia Maria DAvolio nata nel 1774, figlia di
Don Leonardo DAvolio e la N.D. Vittoria Pizzarelli, dalla loro unione nel 1813 nacque Michele Vincenzo.
Ischitella, atto di nascita del 25 novembre 1813 di Michele Vincenzo Agricola
Archivio di Stato di Foggia. Sezione di Lucera, Stato civile napoleonico, Ischitella, Registro 672.
https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua36043172/LqOPVOX
COMMENTI: risulta nei documenti di Ischitella, latto di nascita del 25 novembre 1813 di Michele
Vincenzo Agricola, che era figlio di Gaetano di anni 52 e di Lucia DAvolio di anni 39, e nipote di Matteo
Agricola, che a differenza di quanto sopra indicato svolgeva il lavoro di sacrestano.
Vedasi: Archivio di Stato di Foggia. Sezione di Lucera, Stato civile napoleonico, Ischitella, Registro 672.
https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua36043172/LqOPVOX
Principe del Sacro Romano Impero Michele Vincenzo Agricola (n. 1813 - m. //), decurione della Polizia,
proprietario terriero e di una masseria fortificata sullisola di Varano, fu nobile di Sannicandro San Licandro
(San Nicandro Garganico), di Mezzolombardo, di Veroli, di Viterbo, nobile dei conti e dei marchesi. Si
spo la N.D. Girolama dei marchesi Fontana, figlia del Marchese Fontana e della N.D. Rosa dei nobili
marchesi Gallo, dalla loro unione nel 1826 nacque Alfiero Domenico.
COMMENTI: risulta nei documenti di Ischitella, latto di nascita del 25 novembre 1813 di Michele
Vincenzo Agricola, che era figlio di Gaetano di anni 52, sagrestano e di Lucia DAvolio di anni 39;
condizione lavorativa incompatibile con quanto viene affermato nella genealogia di Christian
Agricola. Da quanto si evince dai documenti che qui presentiamo Michele Vincenzo Agricola, nato
nel 1813 a Ischitella, era un sarto analfabeta. Contrariamente a quanto riportato nella genealogia di
Christian Agricola, non vi è alcuna evidenza documentale che supporti lattribuzione di titoli nobiliari
o proprietà terriere significative a suo nome. Si unì in matrimonio con Girolama Fontana, presentata
come appartenente a una famiglia marchionale. Tuttavia, le ricerche storiche indicano che Girolama
proveniva da un contesto sociale umile, senza legami con la nobiltà. Non esistono documenti ufficiali
che confermino lappartenenza della famiglia Fontana a titoli nobiliari. Questa discrepanza tra le
genealogie pubblicate e le fonti storiche autentiche evidenzia limportanza di basarsi solo su
documentazioni verificabili per ricostruire accuratamente le origini familiari. Le attribuzioni di titoli
nobiliari non supportate da prove concrete possono portare a interpretazioni distorte della storia
familiare.
Principe del Sacro Romano Impero Alfiero Domenico Agricola (n. 1826 - m. //), costruttore di biciclette,
proprietario terriero e di una masseria fortificata sullisola di Varano, fu nobile di Sannicandro San Licandro
(San Nicandro Garganico), di Mezzolombardo, di Veroli, di Viterbo, nobile dei conti e dei marchesi. Si
spo N.D. Elvira nobile dei baroni Tondi di Galatina, dalla loro unione nel 1853 nacque Francescoantonio
e nel 1902 Agostino.
COMMENTI: Alfiero Domenico Agricola è personaggio inesistente nella genealogia del geom. Christian
Agricola; questa genealogia cerca di collegare un Alfiero Domenico Agricola alla famiglia di Christian
Agricola ma tale connessione è priva di fondamento documentale. Le date di nascita e le informazioni
attribuite risultano errate e contraddittorie rispetto alla documentazione storica disponibile. Il Libro dOro
della Nobiltà Italiana (Collegio Araldico Romano, Edizione 1986, pagina 19), riporta invece Alfiero
Domenico Agricola padre di altra famiglia Agricola, che si sviluppò in Puglia e a Torino (TO). La
genealogia attesta che Alfiero Domenico, sposato con Elvira Tondi, generò Agostino Agricola, nato a San
Severo il 27 dicembre 1902, un medico insignito del titolo di Cavaliere della Corona dItalia e, nel 1964,
di Grande Ufficiale dellOrdine al Merito della Repubblica Italiana per meriti sanitari.
Principe del Sacro Romano Impero Francescoantonio Agricola (n. 1853 - m. //), proprietario terriero e di
una masseria fortificata sullisola di Varano, nobile di Sannicandro San Licandro (San Nicandro
Garganico), di Mezzolombardo, di Veroli, di Viterbo, nobile dei conti e dei marchesi. Era il fratello
maggiore di altri cinque fratelli, suo fratello Agostino, dottore e Direttore primario di clinica psichiatrica a
Torino, fu cav. della Cor. dIt. e dal 1964 Gr. Uff. per meriti sanitari
11
. Francescoantonio sposò la N.D.
11
Agostino essendo molto attaccato alle origini della propria famiglia e non potendo pretendere il titolo di Principe del
Sacro Romano Impero, ma solo Nobile dei Conti, trapelata la notizia dellestinzione del Ramo degli Udinesi e sapendo
che il titolo comitale sarebbe andato alla linea fiorente di suo fratello maggiore, decise di farselo riconoscere con
Nunzia Maria Voto, dalla loro unione nacque nel 1882 Lazzaro.
COMMENTI: latto di nascita di Francescoantonio Agricola (vedi sopra) del 19 ottobre 1840, offre
un quadro chiaro del contesto sociale della famiglia. In tale documento, il padre, Michele Vincenzo
Agricola, si dichiara analfabeta e chiama come testimoni della registrazione un ortolano e un
bracciante, entrambi anchessi analfabeti. Questo dettaglio evidenzia non solo la condizione personale di
Michele Vincenzo, ma anche il tipo di relazioni sociali e frequentazioni, limitate a un ambiente umile e privo
di istruzione formale. Latto, conservato presso il Portale Antenati, è una testimonianza autentica che
smentisce ogni pretesa di appartenenza a contesti nobiliari o di alto rango sociale. Il fatto che Michele
Vincenzo si affidasse a persone del medesimo contesto sociale per la registrazione dellatto rafforza
limmagine di una real familiare radicata in un ambiente di lavoro manuale e di quotidiana semplici.
Questi elementi confermano che la famiglia Agricola, in quel periodo era parte di un tessuto sociale modesto
e rurale, ben lontano dalle descrizioni di titoli nobiliari o prestigio sociale attribuiti nelle genealogie
contemporanee.
Un altro Francescoantonio nato nel 1853 vedi: Archivio di Stato di Foggia. Sezione di Lucera, Stato civile
della Restaurazione, Ischitella, Registro 679.
https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua36043092/0AlPOJ7 compare nella genealogia del
geom. Christian Agricola ove si legge che questo Francescoantonio Agricola è nato il 28 gennaio 1853;
secondo quanto il geom. Christian Agricola presenta, Alfiero Domenico Agricola sarebbe nato nel 1826,
Francescoantonio Agricola nel 1853 (sebbene i documenti ufficiali attestino la nascita del suo reale
trisnonno nel 1840, ma si legge erroneamente 1842 nel Libro dOro delle Famiglie Nobili e Notabili con
annesso Armoriale Storico Generale Italiano, VI Edizione, 2020, pagina 60, Copyright di Enzo Modulo
Morosini, data poi modificata in 1853 nelledizione 2024) e Agostino Agricola nel 1902, entrambi da Alfiero
Domenico e della moglie Elvira Tondi. Queste date, oltre a risultare contraddittorie rispetto alla
documentazione storica disponibile, presentano un evidente paradosso biologico. Se si accettassero come
valide tali informazioni, Elvira Tondi, sposa di Alfiero Domenico, avrebbe dato alla luce Agostino Agricola
a une compresa tra i 60 e i 70 anni, un evento straordinariamente improbabile dal punto di vista medico
e biologico, considerati i limiti naturali della fertilità femminile. La menopausa, che mediamente si verifica
tra i 45 e i 55 anni, segna la fine della capaci riproduttiva nella maggior parte delle donne. Non esistono
evidenze scientifiche documentate che possano supportare una materni naturale a une così avanzata,
rendendo questa affermazione del tutto irrealistica. Anche nei rarissimi casi moderni di gravidanze oltre i 60
anni, queste avvengono esclusivamente attraverso tecniche di fecondazione assistita, non disponibili nel
contesto storico attribuito. Questo dato, sommato alle discrepanze già rilevate nelle date di nascita e nelle
informazioni genealogiche, rafforza linconsistenza delle dichiarazioni depositate. La discendenza attribuita
appare basata su ipotesi errate o costruzioni arbitrarie, prive di validità documentaria e contrarie alla
plausibilità biologica.
decreto Umbertino che citiamo parzialmente Casata di ascendenza germanica, un ramo della quale, nob., passò nel
Friuli, donde taluni suoi componenti si trasferirono nelle Puglie. Il ramo fiorito in Ischitella (Foggia), fu notabile per
censo e parentadi. Diretto discendente è il dr. Agostino Agricola, cav. della Cor. DIt. e dal 1964 Gr. Uff. per meriti
sanitari. Direttore primario di clinica psichiatrica a Torino. Co. (mpr) RR.LL.PP. di S.M. Umberto II 2 apr. 1980.
Arma: interzato in palo, di verde, dazzurro al leone doro accompagnato da due stelle dello stesso, una in capo e una
in punta, e di rosso. Motto: FORTITUDO PRIMA VIRTUS. Co. Agostino Agricola, n. a Sansevero 27 dic. 1902,
figlio di Alfiero Domenico e di Elvira Tondi, sp. 27 dic. 1930, etc…”
COMMENTI: basta leggere quanto è riportato sopra trascritto dal Libro d’oro della nobiltà italiana edizione 1986-
1989 (edizione XIX, volume XX edito dal Collegio Araldico Romano) a pagina 19: fu notabile per censo e
parentadi, per comprendere chiaramente che la concessione del titolo di Conte al prof. Agostino Agricola ottenuta
dall’ultimo Re d’Italia dall’esilio nel 1980 è prova evidente di una precedente notabilità ma di una mancanza di nobiltà.
Inesistenza di nobil confermata anche da Don Francesco Agricola nella sua pubblicazione Briciole di Pane, edita in
occasione del 50° anniversario di Ordinazione Sacerdotale nel 2014, pagine 5-10.
Ischitella, atto di nascita del 19 ottobre 1840 di Francescoantonio Agricola
Archivio di Stato di Foggia. Sezione di Lucera > Stato civile della Restaurazione > Ischitella > Registro 676
https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua36043364/w9MKnm6
Il reale trisavolo del geom. Christian Agricola: Francescoantonio (Antonio) Agricola
La reale identi di Francescoantonio Agricola, talvolta indicato come Antonio, trisavolo del geom.
Christian Agricola emerge in modo inequivocabile dallatto di nascita di Lazzaro Agricola, del 12 agosto
1882 avvenuto ad Ischitella. In questo documento di stato civile è chiaramente descritta lattività svolta da
Francescoantonio ovvero calzolaio, e la residenza in Vico Forno Nuovo 15 ad Ischitella, senza alcun
riferimento a titoli nobiliari o possedimenti significativi.
Questo documento deve essere riconosciuto come fonte primaria, e rappresenta una smentita incontestabile
delle pretese genealogiche moderne che lo descrivono come Principe del Sacro Romano Impero o
proprietario terriero. Limmagine che tali genealogie tentano di costruire non solo manca di qualsiasi
fondamento documentale, ma distorce la real storica, ignorando i dati verificabili per creare una narrazione
che risulta fittizia. Francescoantonio era conosciuto nei registri di stato civile anche come Antonio (come
compare nellatto di nascita del figlio Lazzaro), visse una vita modesta, radicata in un contesto popolare e
umile, dedicandosi al lavoro artigianale della calzoleria.
Principe del Sacro Romano Impero Lazzaro Agricola (n. 1882 - m. 1952), proprietario di una masseria
fortificata sullIsola di Varano e di una parte del lago di Varano, imprenditore calzaturiero, fu nobile di
Sannicandro San Licandro (San Nicandro Garganico), di Mezzolombardo, di Veroli, di Viterbo, nobile dei
conti e dei marchesi. Sposò la N.D. Girolama DErrico, dalla loro unione nacquero Rocco, Antonio,
Filomena, Nunziata, Anna e Libera.
Comune di Ischitella, Archivio di Stato Civile, Atti di Nascita, 1882
COMMENTI: come già detto Francesco Antonio, conosciuto nei registri come Antonio, visse una vita
modesta, radicata in un contesto popolare e umile, dedicandosi al lavoro artigianale della calzoleria. È
evidente che le genealogie moderne non solo ignorano i fatti, ma nobilitano una figura che la
documentazione invece dimostra essere lontana da qualsiasi contesto aristocratico o prestigioso. Latto di
nascita di Lazzaro Agricola, figlio di Antonio, non lascia spazio a interpretazioni: le pretese genealogiche
risultano palesemente errate al confronto con levidenza documentale e portano a delineare unimmagine
che non ha alcun riscontro nella real. Il figlio Lazzaro Agricola, nato ad Ischitella il 12 agosto 1882, come
menzionato sopra, figlio di Antonio Agricola (Francescoantonio) e di Nunzia Voto. Contrariamente a quanto
riportato in alcune genealogie, che lo descrivono come Principe del Sacro Romano Impero e proprietario
di una parte del lago di Varano, i documenti ufficiali delineano un contesto ben diverso. Muore nel 1952 a
San Severo. Lazzaro proveniva da una famiglia di umili origini, inserita in un tessuto sociale popolare e
modesto, abitante ad Ischitella in via de Angelis 21, privo di qualsiasi titolo nobiliare o proprietà terriere
rilevanti. I testimoni presenti alla sua nascita sono degli artigiani locali come un sediaio e un altro calzolaio,
e confermano questa appartenenza a un ambiente economico legato allartigianato e distante
dallaristocrazia. In e adulta, Lazzaro emigrò più volte negli Stati Uniti, come molti connazionali
dellepoca, per cercare opportunità lavorative migliori, per poi tornare ad Ischitella per svolgere il lavoro di
calzolaio. Il suo percorso di vita riflette le difficoltà e le ambizioni comuni a tanti emigranti italiani, senza
alcuna traccia di nobiltà o possedimenti significativi attribuiti erroneamente in genealogie successive.
https://www.familysearch.org/search/collection/1368704; anno 1907 Lista degli arrivi Ellis Island, New
York City, New York, 1892-1924, e https://www.familysearch.org/ark:/61903/1:1:JVMM-XPP anno
1912 Lista degli arrivi Ellis Island, New York City, 1892-1924
RAMO DEI PRINCIPI, CONTI E NOBILI (m.p.r. - m.f.
)
Principe del Sacro Romano Impero Rocco Agricola (n. 1931 - m. 2003), proprietario di una masseria
fortificata sullIsola di Varano e di una parte de lago di Varano, questultima, che donò alla
comunità di Ischitella nellanno 1987 insieme alla Chiesa del C
r
o
c
i
fi
sso
12
. Fu Conte dellImpero
Austriaco, nobile dellImpero dAustria, nobile di Sannicandro (San Nicandro Garganico), di
Mezzolombardo, di Veroli, di Viterbo, nobile dei conti e dei marchesi. Sposò Lucia de Vicariis (del
Vicario) marchesi di S. Lucia, dalla loro unione nacque nel 1960 Rossano Tiziano, nel 1962 Nadia
Girolama, nel 1964 Giovanni, nel 1966 Isabella Filomena e nel 1974 Paolo.
Rocco Agricola si trasferisce a San Severo (FO), il 22 ottobre 1953 sposa Lucia de Vicariis, e muore
ad Ancona Torrette il 20 marzo 2003.
Principe del Sacro Romano Impero Rossano Tiziano Agricola (n. 1960 - vivente), costruttore edile
e proprietario terriero. Conte dellImpero Austriaco, nobile dellImpero dAustria, nobile di
Sannicandro (San Nicandro Garganico), di Mezzolombardo, di Veroli, di Viterbo, nobile dei conti e
dei marchesi. Sposò la N.D. Gabriella Palumbo, nobile Di Giuliano, Patrizi di Cava e Baroni. Dalla
loro unione nacquero nel 1982 Lucia Fabrizia (medico), nel 1987 Christian (imprenditore), nel 1991
Danilo (imprenditore edile a Melbourne - Australia). Da secondo letto con la Nob. Alessandra
Rocchetti nacquero Samuele, Marco e Lucia (studenti).
COMMENTI: ho già scritto sulla nobiltà e le titolature nelle precedenti generazioni.
Principe del Sacro Romano Impero Christian Agricola (1987 - vivente). Principe di Occitana, duca
di Capua e della Terra di Lavoro, nobile dei conti di Risano e Udine, nobile dellImpero dAustria,
nobile di Sannicandro (San Nicandro Garganico), di Mezzolombardo, di Veroli, di Viterbo.
Cavaliere di Boemia Ereditario (Jus Sanguinis), Cavaliere di Gran Croce di Giustizia dellOrdine
Costantiniano Nemagnico di Santo Stefano (P.N. del 12 ottobre 2023 n. 0001/A1), Ufficiale
dellOrdine del Leone del Regno del Godenu (Decreto del 28 ottobre 2023 firmato da Togbe Osei
II in Spagna ), Cavaliere dellOrdine di San Gioacchino (Saint Joachim), Cavaliere dellOrdine del
Santo Sepolcro di Gerusalemme ( Diploma n. 17481 del 27 giugno 2019 rilasciato da S.E.R. Card.
OBrien). Membro della Royal Society of St. George e White Lion Society
Br
i
t
anni
c
a
13
. Sposato con
Sua Altezza Reale Emiliana Rainelli, imprenditrice e proprietaria terriera, nata Baronessa di
SantAngelo Altissimo nel 1982. Dalla loro unione nel 2012 è nato S.A.R. del S.R.I. omissis…,
studente, battezzato presso SantAngelo Limosano (C
B
)
14
.
12
Una targa posta sulla Chiesa del Crocifisso di Ischitella, ricorda la donazione da parte della famiglia Agricola.
13
Britannica, La Royal Society of St. George è stata istituita nel 1894, la regina Vittoria è stata la prima
patrona reale della Società e da allora ha sempre goduto del patrocinio di ogni monarca regnante. Nel 1902 Re
Edoardo VII concesse alla Società il prefisso Royal. Nel 1963, Sua Maestà la Regina Elisabeth II, le confe
un ulteriore importante onore, concedendole la propria Royal Charter, una distinzione di cui i suoi membri sono
giustamente orgogliosi. Membro della La White Lion Society Britannica, con a capo Sua Grazia il Duca
Edward William Fitzalan-Howard di Norfolk, Earl Marshal di Sua Maestà Charles III.
14
SantAngelo Limosano è il paese natale di Celestino V.
Ischitella, via de Angelis, 21 dove è nato nel 1931 Rocco Agricola, vedi google maps:
https://www.google.com/maps/place/via+de+Angelis,+21,+71010+Ischitella+FG,+Italia/@41.9036789,15.895
6771,17z/data=!3m1!4b1!4m6!3m5!1s0x1337a5f4dcdcdc3f:0x54071b19b91f5a42!8m2!3d41.9036789!4d15.8
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COMMENTI: ho già scritto sulla nobiltà e le titolature nelle precedenti generazioni, ma tratterò
questo argomento nel capitolo Titoli. Da quanto viene scritto è doverosa anche una domanda: se il
geom. Christian Agricola porta il titolo di Principe del Sacro Romano Impero (mpr), come mai
essendo il padre Rossano Tiziano Agricola ancora vivente non risulta in nessuna pubblicazione una
sua rinuncia, o abdicazione al titolo di Capo della Dinastia dei Principi del Sacro Romano Impero
Agricola, dato che si scrive che il titolo è riservato solo al maschio primogenito? Perché vivente il
padre il geom. Christian Agricola usa il titolo di Principe del Sacro Romano Impero, attribuendosi
così il titolo di Capo della Casa?
In merito ai cosiddetti ordini cavallereschi, ad eccezione dellOrdine Equestre del Santo Sepolcro
che è protetto e riconosciuto dalla Santa Sede, nella mia posizione di Presidente dellInternational
Commission for Orders of Chivalry, ne parlerò più avanti nello studio ad essi dedicato.
Ischitella, Archivio atto di nascita del 3 agosto 1931 di Rocco Agricola
Comune di Ischitella, Archivio di Stato Civile, Atti di Nascita, 1931
- TITOLI -
Principe del Sacro Romano Impero (m.p.r.) - presso lArchivio di Stato Austriaco Narodni
Archiv - Archivio Nobiliare è conservato un documento che recita Agricola, Philipp Dr. Reichsfürst
(Prinz des Heiligen Romischen Reiches) - (k.A., 07.08.1453), Sohn Leonhard Leonardo (
1480
) alla
quale è collegato un ulteriore documento presso Österreichisches Staatsarchiv, abbreviato ÖStA -
Archivio generale dellAmministrazione - sezione 8 Nobiltà: nobiltà dellImpero, nobildi corte,
alberi genealogici - Reichsfürst Agricola, Leonardo
1480. Dai documenti conservati presso gli Archivi di Stato Austriaci, si evidenzia chiaramente che
il titolo fu trasmesso da padre a figlio. Essendo Leonardo figlio primogenito del Principe del S.R.I.,
possiamo con certezza desumere la trasmissibilità alla linea primogenitura del titolo.
COMMENTI: Sul sito Biografieonline, nella sezione dedicata a Leonardo Agricola, si segnala
lesistenza di un documento indicato sopra conservato presso lArchivio di Stato di Vienna, ma dalla
documentazione autentica dellArchivio di Stato Austriaco, non risulta alcun file Agricola 1453.
Risulta invece un file legato a Philipp Dr. Agricola, datato 7 agosto 1563, che riporta la seguente
descrizione: Philipp Dr. Agricola, Adelstand (k.A., 07.08.1563). Il termine Adelstand indica
unelevazione alla nobiltà in senso generale e non corrisponde a un titolo specifico come principe
(Prinz o Fürst in tedesco). Piuttosto, designa laccesso al rango nobiliare, che poteva includere titoli
intermedi come cavaliere (Ritter), barone (Freiherr), o conte (Graf). Tuttavia, il documento non
specifica quale titolo esatto sia stato conferito a Philipp Dr. Agricola.
Per quanto riguarda il presunto legame con Leonardo Agricola, questa informazione è errata sotto
diversi aspetti. Considerando le date, è impossibile che Philipp Agricola fosse il padre di Leonardo
Agricola, poiché questultimo era già deceduto nel 1539, molti anni prima che Philipp ricevesse il
titolo nobiliare nel 1563.
Inoltre, Leonardo Agricola, in un atto datato 10 luglio 1524, attualmente conservato presso gli archivi
di Teche Udine, firma con le parole: Ego Leonardus Agricola, quondam Magistri Gaspari Piccoli.
Questo documento attesta un legame tra Leonardo Agricola e il Magister Gaspare Piccoli,
confermando ulteriormente lassenza di qualsiasi connessione con Philipp Agricola.
Infine, il file Agricola 1453 citato su Biografieonline non esiste allinterno dellArchivio di Stato
Austriaco Narodni Archiv, confermando che le informazioni riportate su quel sito sono imprecise
e non supportate da fonti documentate.
Note e Fonti Biografiche
- Archivio di Stato Austriaco Österreichisches Staatsarchiv, abbreviato ÖStA - Archivio generale
dellAmministrazione - sezione 8 Nobiltà: nobiltà dellImpero, nobiltà di corte, alberi genealogici -
file Agricola, Leonardo 1480.
- Alla scoperta dei segreti di 18 antiche ville private, in Il Gazzettino, 1º Maggio 2015.
- Archivio di Stato Austriaco Narodni Archiv - Archivio Nobiliare - file Agricola 1453 - Agricola,
Philipp Dr. Prinz des Heiligen Romischen Reiches (k.A., 07.08.1453), Sohn Leonhard Leonardo
(1480)
Rimando alla lettura di quanto è scritto nei nostri COMMENTI relativamente alla famiglia Agricola
del Friuli. Riguardo al notaio, cancelliere e ambasciatore nel XVI secolo del Patriarca di Aquileia
Marino Grimani si tratta di una errata interpretazione perché un notaio dipendente dal Patriarca di
Aquileia non avrebbe avuto titolo prerogativa per essere Principe del Sacro Romano Impero.
Ecco la spiegazione:
1. Chi erano i Principi del Sacro Romano Impero?
I Principi del Sacro Romano Impero erano membri dellaristocrazia imperiale con privilegi specifici,
come la sovranità territoriale e il diritto di partecipare alla Dieta Imperiale (Reichstag). Essi
includevano:
- Principi secolari: sovrani di ducati, contee o margraviati.
- Principi ecclesiastici: vescovi, arcivescovi o abati con territori sotto la loro giurisdizione.
-Famiglie elevate per decreto imperiale.
Questi individui dovevano esercitare unautorità politica e territoriale, o ricevere un riconoscimento
formale dallImperatore.
2. Ruolo di un notaio, cancelliere o ambasciatore nel XVI secolo
- Notaio: figura con funzioni giuridiche e amministrative, incaricata di redigere documenti ufficiali.
- Cancelliere: alto funzionario che supervisionava gli affari amministrativi e diplomatici.
- Ambasciatore: rappresentante del Patriarca in trattative o questioni esterne.
Questi ruoli erano prestigiosi e spesso ricoperti da persone di elevata istruzione e capacità, ma non
conferivano status principesco. Questi funzionari agivano da dipendenti sotto lautorità del loro
superiore, in questo caso il Patriarca di Aquileia.
3. Il Patriarcato di Aquileia nel XVI secolo
Il Patriarcato di Aquileia era una potente istituzione ecclesiastica con territori significativi. Il Patriarca
poteva avere relazioni dirette con lImperatore ed essere riconosciuto come un Principe del Sacro
Romano Impero (anche se non tutti i patriarchi avevano questo titolo).
Tuttavia, i suoi funzionari:
- Non avevano sovranità territoriale.
- Non potevano essere elevati al rango principesco semplicemente per il loro servizio.
- Erano subordinati allautorità del Patriarca.
4. Riconoscimenti eccezionali
Anche se un notaio, cancelliere o ambasciatore avesse ricevuto una onorificenza imperiale o un titolo
nobiliare (ad esempio, di barone o conte), ciò non lo avrebbe automaticamente reso Principe del Sacro
Romano Impero. Tale dignità era estremamente rara e concessa solo per meriti straordinari o sovranità
territoriale.
5. Possibili fraintendimenti
- Influenza familiare: a volte, tradizioni familiari successive attribuiscono titoli esagerati agli antenati.
- Uso metaforico del termine Principe: alcune cronache o genealogie potrebbero usare Principe
in senso onorifico, senza legami con il rango ufficiale del Sacro Romano Impero.
- Confusione con il rango del Patriarca stesso: il Patriarca di Aquileia poteva essere Principe, ma ciò
non si estendeva automaticamente ai suoi funzionari.
Altro aspetto da considerare è il fatto che non esistono fonti storiche che pongono la famiglia Agricola
fra i detentori del titolo di Principe del Sacro Romano Impero, la famiglia non fu mai pubblicata su
lAlmanach de Gotha che pubblica oltre alle Dinastie Sovrane anche le Mediatizzate, i Principi e i
Duchi. LAlmanacco di Gotha (in francese: Almanach de Gotha, in tedesco Gothaischer Hofkalender,
in italiano Calendario di Gotha), fu pubblicato dal 1763 al 1944, e nuovamente dal 1998.
Inoltre un titolo così importante non sarebbe sfuggito agli Imperatori del Sacro Romano Impero e alle
dinastie sul trono, dallImpero dAustria ai Borboni delle Due Sicilie, e sicuramente in seguito ai Re
dItalia, che avrebbero voluto a corte una famiglia così importante, cosa che mai avvenne!
Principe di Occitana (m.f.) - ottenuto per Adozione Araldica Borbone di Francia con decreto del 11
settembre 2022 n. 182.
Riguardo a tale adozione araldica oggi, i Borbone di Francia potrebbero effettuare unadozione
araldica come atto dinastico privato, ma:
- non avrebbe valore legale in Francia;
- potrebbe avere un riconoscimento simbolico o limitato in contesti specifici (es. tradizioni nobiliari,
famiglie sovrane o associazioni araldiche private);
- lefficacia giuridica di tali atti dipenderebbe dal Paese in cui avvengono e dalla presenza di un
sistema araldico riconosciuto, in Italia non ha nessun valore!
Inoltre questa adozione araldica si riferisce a una concessione effettuata da Charles Louis de
Bourbon Naudorff (2 novembre 1933 a Nimègue - 16 novembre 2022 a Toronto), autoproclamatosi
Duca di Berry e poi Carlo XIII, che sposa nel 1953 Arline Winchester (1933), appartenente alla
discendenza Naudorff il cui DNA genealogico ha dimostrato chiaramente non avere alcuna
connessione con i Borbone di Francia.
Conte dellImpero Austriaco della famiglia in Udine e Risano e Nobile dellImpero dAustria
(m.p.r.) - il titolo di Conte dellImpero Austriaco, fu per la prima volta concesso nel 1645 a Lucrezio
Agricola e passò successivamente a Feliciano (primogenito maschile di Lucrezio) - Antonio
(primogenito maschile di Feliciano) - Giorgio (terzogenito maschile di Feliciano), entrambi questi
rami si estinsero e il titolo passò a Vincenzo (quintogenito vivente maschile di Feliciano). Con la
morte di Vincenzo il titolo passò al figlio Feliciano che si sposò tre volte. Da primo letto ebbe sei
femmine e quattro maschi, il titolo passò a Vincenzo, poi a Giò, poi a Bernardo ed infine a Leonardo
tutti e quattro i rami si estinsero e il titolo passò a Rizzardo figlio primogenito di secondo letto di
Feliciano (il primogenito di secondo letto fu tale Riccardo nato nel 1781 che morì senza figli). Tutti i
rami dei figli di terzo letto si estinsero. Da Rizzardo il titolo passò a Federico (figlio primogenito), da
Federico passò a Rizzardo (figlio primogenito di Federico), da Rizzardo a Nicolò Maria Agricola Bo
(figlio primogenito di Rizzardo), da Nicolò a Giovanni (figlio primogenito di Nicolò), ultimo
discendente maschile del ramo di Udine insieme al fratello minore Giulio Silvio. Con la morte di
Giovanni avvenuta nel 1956 e di Giulio Silvio nel 1958, seguendo il fondo del Torso ed il fondo
Joppi, il
tit
olo
è
sempre passato al ramo collaterale ed ai soli figli maschi. Il titolo è passato nel 1958
a Rocco Agricola, nonno di Christian Agricola. La fonte sul passaggio è supportata anche dallo
SMO
M
15
dove la Contessa Ludovica in Gavotti, figlia di Giovanni, viene citata come dei nobili
conti. Su alcuni libri viene citato tale Antonio Fioravanti Cinci (nipote di Giovanni), che per volontà
testamentale fece aggiungere il cognome Agricola nel 1995. Il titolo non può essere rivendicato dallo
stesso, perché si è ufficialmente estinto nel 1958 passando a Rocco.
COMMENTI: probabilmente chi scrive non conosce sino in fondo la storia dellAustria: si deve
sapere che lImpero dAustria nacque ufficialmente l11 agosto 1804, quando larciduca dAustria
Francesco II, che era anche imperatore del Sacro Romano Impero, assunse il titolo di Francesco I,
Imperatore dAustria (Franz I von Österreich). Tale evento segnò la fondazione di un nuovo stato
imperiale con il nome di Kaiserthum Österreich (Impero dAustria), e questo chiude il discorso
sulla validità del titolo, creato quando non esisteva lImpero dAustria!.
Ricordo ancora che la famiglia Agricola del Friuli ebbe solo i seguenti titoli riconosciuti durante il
Regno dItalia: di Nobile (mf) riconosciuto con D.M. 19 dicembre 1897 e 12 febbraio 1933 e Conte
(mpr) R.D. 29 aprile 1925 e RR.LL.PP. 10 gennaio 1926 di concessione al nobile Giovanni di Nicolò.
Nobile di Sannicandro/San Licandro, Nobile di Mezzolombardo, Nobile di Veroli, Nobile di
Viterbo
ottenuti per discendenza.
Commento: dove sono le fonti e i riconoscimenti che proverebbero questi titoli?
Per rigore scientifico e cortesia cavalleresca si è esteso in via anticipata il presente studio
divulgativo al soggetto che si fregia della titolatura e genealogia oggetto di ricerca al fine di
offrire lopportunità di produrre documentazione a confutazione o ad implementazione. Essa
non è venuta. Da ciò non si argomenta che non possa esistere, ma se vero è che lonus probandi
incubit ei qui dicit si ritiene per questo studio e suoi supporti tutti di aver assolto allonere con
onestà intellettuale e scrupolo scientifico, mentre contra: nulla è venuto a confutarlo come nulla
è venuto a documentare circostanze contrarie a quelle qui comprovate invece con dovizia
documentale indicata allegata e controllabile.
Gli Agricola godono del diritto di Fons Honorum Jus Sanguinis - Jure Imperii - Jus Maiestatis - Jus
Gladii - Jus Honorum ratificata anche con le seguenti sentenze passate in giudicato: Tribunale
Ordinario di Taranto al 3736/2022 RGVG Cron. 2413/2022 ed apostillati (convenzione dellAia del
05/10/1961). Dalla Procura della Repubblica presso Tribunale Ordinario dello Stato Italiano presso
Taranto il 17/11/2022 con il n. 338/2022. Sentenza del tribunale Internazionale di Taranto 02/2022,
Sentenza del Tribunale Ordinario di Tempio Pausania 351/2022, Sentenza della Supreme Court of
the United Kingdom CN: 12735405 del 03/05/2023. Atto notorio n. 000456870 del 26/05/2023
registro 1083 presso lAraldo del Regno di Spagna.
COMMENTI: Christian Agricola dice di godere del diritto di Fons Honorum, Jus Sanguinis, Jure (sic
ablativo nelloriginale, ma correggiamo per uniformi al nominativo Jus), Jus Imperii, Jus Maiestatis, Jus
Gladii, Jus Honorum, ma in base a quale concessione? Ricordo che erano tutti trattamenti riservati al Capo
di una Dinastia Sovrana: se il titolo cui sono legati fosse quello di Principe del Sacro Romano Impero, non
essendo comunque connesso ad una Casa g Sovrana, non attribuirebbe il trattamento di Altezza Reale, ma
15
Elenco Storico della Nobiltà Italiana del Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta.
quello di Altezza o al massimo di Altezza Serenissima. A meno che chi scrive non intenda riferirsi al
Kingdom of Agricola dove il geom. Christian Agricola afferma di possedere come sovrano 11 isole, ma
anche in questo caso sarebbe dirimente produrre, da parte di chi si asserisce sovrano i riconoscimenti di
detta sovrani (di solito bilaterali) da parte di enti altrettanto sovrani, che, (eccezion fatta per il Sovrano
Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, comunemente abbreviato
in Sovrano Militare Ordine di Malta, Ordine Gerosolimitano, o anche semplicemente Ordine di Malta che
riconosciuto essere uno Stato Senza Territorio), sono altri Stati Nazionali superiorem non recognoscentes.
Lespressione è utilizzata in diritto costituzionale per indicare i supremi organi dello Stato che, posti in
posizione di indipendenza e pari tra di loro, non sono sottoposti ad alcun potere superiore. Sovrano, in
senso proprio, sarebbe quindi soltanto il potere costituente, perc creatore dellordinamento stesso. Da
cui perciò la domanda: chi gli riconosce la sovrani? Ma di tale regno scriveremo p avanti.
Dopo la sentenza n. 101 del luglio 1967 della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana non possono
esistere attribuzioni di carattere nobiliare nelle sentenze della Magistratura Ordinaria, quindi ci sono
certamente errori nello scritto che afferma: ratificata anche con le seguenti sentenze passate in giudicato:
Tribunale Ordinario di Taranto al 3736/2022 RGVG Cron. 2413/2022 ed apostillati (convenzione dellAia
del 05/10/1961) Dalla Procura della Repubblica presso Tribunale Ordinario dello Stato Italiano presso
Taranto il 17/11/2022 con il n. 338/2022. Sentenza del tribunale Internazionale di Taranto 02/2022, Sentenza
del Tribunale Ordinario di Tempio Pausania 351/2022
16
. Sicuramente anche dalle abbreviazioni utilizzate
ci si riferisce a lodi arbitrali emessi da Tribunali Arbitrali che hanno carattere privato. Si ricorda che il lodo
arbitrale non ha valenza giuridica se tratta argomenti nobiliari o riferiti al cognome, in quanto diritto non
disponibile; è solo un contratto fra le parti, non erga omnes, e come tale obbliga unicamente le parti che
hanno stipulato il compromesso. In poche parole: nulla che abbia valore giuridico opponibile a terzi.
In merito alla cosiddetta Sentenza della Supreme Court of the United Kingdom CN: 12735405 del
03/05/2023, si fa presente che la Corte Suprema del Regno Unito non tratta argomenti di carattere nobiliare
al di fuori delle famiglie e organizzazioni del Regno Unito. Infine in merito allAtto notorio n. 000456870
del 26/05/2023 registro 1083 presso lAraldo del Regno di Spagna, si precisa che dal 2005 nel Regno di
Spagna non esistono p Cronistas de Armas del Regno di Spagna, ma solo pochi araldi regionali che non
hanno giurisdizione di carattere nobiliare, la quale è solo prerogativa del Re attraverso il Ministero di
Giustizia.
Per dimostrare il modo non ortodosso con cui è stata condotta la ricerca genealogica, araldica,
nobiliare e cavalleresca presentiamo lunico libro italiano che ha trattato sin ora la famiglia del
geom. Christian Agricola, anche se è un opera privata che rispecchia esclusivamente la linea editoriale
e il pensiero delleditore, ma utilissima particolarmente se vogliamo magari far qualche luce sulle
aspirazioni dei sottoscrittori, si tratta del già citato Libro dOro delle Famiglie Nobili e Notabili con
annesso Armoriale Storico Generale Italiano, VI Edizione, 2020, pagine 52-60, Copyright di Enzo
Modulo Morosini, da cui prendiamo le notizie che commentiamo in azzurro.
16
Vi si tratta del Kingdom of Agricola dove si sostiene di possedere 11 isole (affermazione non risultante sul
web). Il Trattato sullAntartide, firmato a Washington il 1° dicembre 1959 (accordo internazionale che regola
luso e la gestione del continente antartico), entrato in vigore il 23 giugno 1961, considerato uno dei più
importanti trattati multilaterali per la protezione ambientale e la cooperazione internazionale, tratta del divieto
di rivendicazioni territoriali fra gli obiettivi principali affermando all’Articolo IV: 1. Congelamento delle
rivendicazioni territoriali esistenti, 2. Divieto di nuove rivendicazioni territoriali, 3. Neutralità rispetto alla
sovranità, fatto che tronca qualunque rivendicazione a sovranità territoriale (cfr. nota 21 a pagina 62).
La porzione dellimmagine riprodotta proviene da una fonte pubblica (Il Resto del Carlino (edizione di
Macerata) del 10-06-2023, vedasi: https://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cronaca/agricola-abbiamo-
aperto-le-porte-della-nobilta-431efd5a ed è utilizzata esclusivamente a scopo illustrativo, al fine di evidenziare
elementi rilevanti per la comprensione dei fatti trattati. Limpiego rientra nel diritto di cronaca, senza alcuna
finalità diffamatoria, e non vuole ledere la reputazione di terzi violare la normativa vigente sul diritto
dautore. Limmagine è presentata unicamente per mostrare largomento oggetto di analisi critica e storica,
infatti compare evidenziata laffermazione di Christian Agricola io posso nobilitarlo con un titolo riconosciuto dallo
Stato, lho già fatto con una quindicina di persone; Come p un privato cittadino concedere titoli nobiliari in una
Repubblica dove la nobiltà non è costituzionalmente riconosciuta?
Nella Presentazione alla VII Edizione, Enzo Modulo Morosini a pagina 15 scrive: “omissis… tale
lavoro da me redatto e curato con passione storico-araldica, pur con i suoi limiti ed inevitabili
incertezze, e migliorabile nelle prossime edizioni, spero possa essere apprezzato da studiosi e cultori
e aggiungo quanto scrive alla pagina 47 Donna Silvia Mion da Mosto, coordinatrice editoriale: Nelle
pagine a seguire il Lettore troverà riportate in rigoroso ordine alfabetico, le singole schede
riguardanti le rispettive famiglie Nobili e Notabili. Tali brevi excursus che potranno sembrare
riduttivi e per ragioni di spazio risulteranno certamente non esaustivi, contengono comunque in sé,
innumerevoli spunti di riflessione ed approfondimento storico/araldico di inestimabile valore. La
redazione del Libro dOro con orgoglio è onorata di pubblicarli su richiesta degli interessati che ne
conservano la responsabilità in ordine al contenuto, poiché, di norma, sono riportati come pervenuti.
La redazione del Libro dOro inoltre, mantiene comunque la facoltà di non inserire la pubblicazione
dei contenuti che non ritenga coerenti con la propria linea editoriale. La mancata pubblicazione non
va intesa in alcun modo, quale giudizio di valore, bensì come frutto di discernimento e scelta
editoriale nellottica complessiva dellintera opera.
Dobbiamo rilevare nellinserzione Agricola anche numerosi refusi ortografici che mostrano
evidentemente che lautore non ha corretto le bozze, e che noi volendo rendere il testo aderente alla
realtà del libro non abbiamo corretto:
Principi - Duchi -Marchesi - Conti -Visconti - Baroni - Nobili Arma: Partito innestato in punta: In
a): interzato in palo: nel 1° di verde, nel 2° dazzurro al leone doro, nel di rosso; in b): dazzurro,
al prato erboso di verde, caricato da un aratro doro, affiancato da un albero di ulivo a sinistra e da
un mazzo di grano a destra; il tutto sormontato da una stella (8) dargento, caricata da una stella di
David doro; al cantone destro arrotondato di verde, caricato da un leone doro; al cantone sinistro
arrotondato di rosso, caricato da un elmo da conte; al bastone curvato rialzato in banda di rosso,
sopra il cantone destro; al bastone curvato rialzato di verde, sopra il cantone sinistro; in c) doro
alla banda dargento accostata da una gemella di nero. Col capo doro, allaquila bicipite di nero,
coronata alla principesca, rostrata ed armata di rosso, afferrante due spade dargento, basse, poste
in decusse, caricata in cuore da uno scudetto interzato in palo: nel di verde; nel dazzurro al
leone doro accompagnato da due stelle (6) dello stesso, una in capo ed una in punta; nel 3° di rosso.
Il tutto è accollato da una croce potenziata di rosso; nel braccio inferiore è innestata una conchiglia
di Santiago caricata da una croce potenziata di rosso accantonata da quattro crocette dello stesso.
Ornamenti: il collare del Sacro Militare Ordine del Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di
Nazareth (esso è composto di diciotto lacci doro che alternano otto croci di Tolosa a un ornamento
composto di due medagliette d oro C nella sua parte inferiore la figura di un leone.
Scudo: Timbrato da un elmo coronato alla principesca con tocco di rosso; il tutto racchiuso da un
manto di velluto rosso, foderato di ermellino, bordato, cordonato e fioccato doro, movente da una
corona tradizionale dei Principi Sangue Reale del Sacro Romano Impero e cimata da una Croce di
Tolosa.
Motto: Invito Beneficium Non Datur - Fortitudo Prima Virtus
COMMENTI: non entro in merito sul contenuto della descrizione araldica.
Storica e Nobile Famiglia attualmente residente a Gardialfiera (CB). Il Casato Agricola, che gode di
Fons e Ius Honorum, dalla documentazione prodotta e dallalbero genealogico, risulta essere un
casato storico. Il N.H. Christian Agricola, attuale rappresentante del Casato, vanta unascendenza
germanica ed affonda le proprie radici in Friuli. Il suo diretto avo fu un Gaspare, che fu in Friuli nel
XV secolo. A tale ceppo friulano apparteneva la Contessa Ludovica A., recentemente scomparsa. La
storica villa della famiglia dei Conti A., che aveva sede a Risano, fu venduta dopo la guerra dal marito
della contessa, il nobile Lodovico dei marchesi Gavotti, una famiglia di origini genovesi. Il
Crollalanza cita A. di Udine, aggregata al Consiglio Nobile di Udine nel 1670, e confermata nobile
dallImperatore dAustria, nel 1820 con il titolo di Conte. Successive diramazioni familiari si
stanziarono nel Foggiano e nelle Terre di Lavoro, con Illustri personaggi dati alla storia nel corso
del tempo. Alcuni discendenti di Gaspare si trasferirono, infatti, a Ischitella, a San Severo e
Guardialfiera, dove si imparentarono con nobilissime famiglie. Il Conte Don Gaetano A. di Ischitella
sposò nel 1799 Donna Lucia dAvolio (dAvalos), appartenente ad una nobile e ricca famiglia titolare
di numerosi feudi nel Regno di Napoli. Nel 1751 il Conte Matteo Giovanni A. sposò Donna Girolamo
Di Monte, di antichissima e nobile famiglia. Donna Girolamo Fontana, proveniente dalla nobiltà
veneta, sposò nel 1840 il Conte Michele Vincenzo A. Tra le altre famiglie imparentate si possono
citare i Paolino, i Pasquarelli, i Sabatelli, i Sarlo, i dAltavilla, i Voto, i de Vicariis, i Florio, i Palumbo.
Nelle maglie della storia antica si ritrovano moltissimi illustri personaggi che portano il cognome A..
Molti generali e condottieri romani che hanno fatto la storia della Roma antica appartengono alla
famiglia A., come Gneo Giulio A., generale impegnato nella conquista della Britannia. SantA. di
Nevers fu un vescovo dellantica Francia, morto nel 594. Giorgio A. (1494-1555) fu uno scienziato
tedesco: la sua opera più importante De re metallica, pubblicata postuma nel 1 556, servì da libro
di testo e guida per ingegneri mineralogici per quasi due secoli. Al momento della sua morte, A. era
borgomastro (sindaco) della città di Chemnitz. Un Leonardo A. fu cancelliere patriarcale di Aquileia
e Nobile di Sannicandro Garganico. Un Michele A. (1509-1557) fu teologo e vescovo luterano
finlandese, ritenuto il padre della lingua finlandese scritta. Il figlio Christian fu vescovo di Tallin.
Lavvocato Claude A. fu assessore della città di Aix (Francia) nel 1623. La storia ricorda anche Don
Matteo A., sottotenente della Guardia Nazionale nel 1861, il cui capitano comandante era un
dAragona. Il N.H. Christian A., quindi, può vantare lo status di Nobile per il possesso dei seguenti
titoli familiari appartenenti al Casato, elencati secondo la nomenclatura delle varie epoche: Principe
di Capua, delle terre di Lavoro, di Bergogno in Reggio dellEmilia, di Kürfurst und Margrave; Duca
di Capua, delle Terre di Lavoro, Duca di Lago Santo (modenese), Uria, San Severo, Castellum Sancti,
Severini, Sanctus Severinus, Sanctus Severus, San Severino, Sanctus Severinus, Sanseverinus,
Sansevero, di San Pietro de Criptanova e Opineae, North Pearl, Atri, Conca, Airola, Giovinazzo,
Mignano, San Cipriano, Termoli, Teramo, Torre; Marchese di San Michele (Sassuolo Modena),
Aversa, Arpaia, Campolattaro, Campogiove, Canzano, Torrefrancolise, Villalago, Castellino,
Castrum Eudolini, Castellum De Lino, Lucius, Roccaromana, regno di Aragona, San Donato,
Venafro, degli Abruzzi, Sanseverino di Bisagno, Tuttavilla, Molfetta, Manfredogna, Barletta, Conca,
Salerno della Rocca di SantAgata, delle Puglie, di Hovècourt, Terre Francolise, Conca; Conte di
Alessano, Altavilla, Anversa, Bayranurn, Castrum, di Ischitella, di Biccari, di Campobasso, di
Caserta, di Gambatesa, di Lanciano, di Larino, di Letto, di Molise, di Montagano, di Montuoro, di
Uria, di Monto, di Palena, di San Flaviano, di Sanframondo, di Satriano, di Santo Stefano Udinese
Terre Annesse; di Aquileia, di Troia, di Pomerania e Livonia, di Manzano, di Brazza, di Bleda e
partigiano degli Ordelaffi, Palatino addetto alla Corte di Svezia, Palatino della Santa Sede, di
Anclechs, di Aquileia, di Maniago, Ferrante di Civitate, Termene, Capuanorum, Tricarico, Saponara,
Campobasso, Montagano, Normanni, Castellino, Castrum Eudolini, Castellum de Lino, del Principato
di Sealand, di San Prospero in Cefalonia, di Udine, di Risano, di Floreni domini in Slobozia, della
Corte dei Principi di Correggio, del Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sophia del
Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia, del sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa
Sophia, Gran Priorato di lTerra Santa e Moldavia; Visconte del Sovrano Ordine Nobiliare Greco
Ortodosso di Santa Sophia del Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia, Barone di Mulino del Latte
Scurano, di San Michele in Cefalonia, di Varnita domini in Slobozia, di Bering, del sovrano Ordine
Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sophia, Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia, Uria, Castrum,
Bayranum, Ailano, Alvignano, Arnone, Baia, Bioglio, Boiano, Caiazzo, Campochiaro, Campolieto,
Campomarino Capua, Carinola, Casacalenda, Casalnuovo, Caspoli, Castelluccio, Cerreto, Cerza,
Faito, Fossaseca, Fragnito, Frosolone, Gambatesa, Gesualdo, Giffoni, Ischitella, Limatola,
Marcianise, Monterotaro, Ottaiano, Pietracatella, Presenzano, Roseto, Sannicandro, SantAlberto,
Sulmona, Troia, Udine Volturno, Varano, Galluccio, Biaselanza, del Cileno, Nucium, Campolattaro,
Gessopalena, Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo, Pizzoferrato, di SantAgabio; Signore
di Letto, Lama, Morrone, delle Guardie di Adalfiero, del Ponte di Santo Ambrogio, Signore del
Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sophia del Gran Priorato di Terra Santa e
Moldavia; Difensore di Nonantola, di San Nicandro Garganico, di Ischitella, della Arcidiocesi
Sipontina, della Gallia Aquitania, di Udine, di Risano, del Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso
di Santa Sophia del Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia; Patrizio del Sovrano Ordine Nobiliare
Greco Ortodosso di Santa Sophia del Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia, di Parma, di Reggio
Emilia, di Modena, di Cremona, Arles, Udine, Ischitella, San Severo, Varano, Ancona, Servigliano,
Lucito, Guardialfiera, Civitacampomarano, della Micronazione Sovrano Impero, della Gallia
Aquitania, del Sacro Romano Impero.
COMMENTI: in merito ai titoli nobiliari indicati lascia perplesso il numero che viene pubblicato,
sia per la differenza geografica-politica, che per il miscuglio fra titolature di varia natura, comunque
risultano ben 4 titoli di Principe, 20 titoli di Duca, 9 titoli di Marchese, 26 titoli di Conte, 1 titolo di
Partigiano, 2 titoli di Palatino, 5 titoli di Signore, 4 titoli di Difensore, 13 titoli di Patrizio (alcuni di
essi nella nobiltà storica sono inesistenti e improbabili); in totale si tratta di 83 titoli nobiliari!
Rilevo altra imprecisione nella pubblicazione dove è scritto: titoli familiari appartenenti al Casato
in quanto vi sono aggiunte anche cosiddette titolature concesse al geom. Christian Agricola.
Ecco la lista: Principe di Capua, delle Terre di Lavoro, di Bergogno in Reggio Emilia, di Kürfurst und
Margrave; Duca di Capua, delle Terre di Lavoro, di Lago Santo (modenese), Uria, San Severo,
Castellum Sancti Severini, Sanctus Severinus, Sanseverinus, Sansevero, di San Pietro de Criptanova
e Opineae, North Pearl, Atri, Conca, Airola, Giovinazzo, Mignano, San Cipriano, Termoli, Teramo,
Torre; Marchese di San Michele (Sassuolo Modena), Aversa, Arpaia, Campolattaro, Campogiove,
Canzano, Torrefrancolise, Villalago, Castellino, Castrum Eudolini, Castellum de Lino, Lucius,
Roccaromana, Regno di Aragona, San Donato, Venafro, degli Abruzzi, Sanseverino di Bisagno,
Tuttavilla, Molfetta, Manfredogna, Barletta, Salerno, della Rocca di SantAgata, delle Puglie, di
Hovècourt, Terre Francolise; Conte di Alessano, Altavilla, Anversa, Bayranurn, Ischitella, Biccari,
Campobasso, Caserta, Gambatesa, Lanciano, Larino, Letto, Molise, Montagano, Montuoro, Palena,
San Flaviano, Sanframondo, Satriano, Santo Stefano Udinese, Aquileia, Troia, Pomerania e Livonia,
Manzano, Brazza, Bleda; partigiano degli Ordelaffi, Palatino addetto alla Corte di Svezia, Palatino
della Santa Sede, Anclechs, Maniago, Ferrante di Civitate, Termene, Tricarico, Saponara, Principato
di Sealand, San Prospero in Cefalonia, Udine, Risano, Floreni domini in Slobozia, Corte dei Principi
di Correggio; del Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sophia, Gran Priorato di Terra
Santa e Moldavia; Visconte del Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sophia, Barone
di Mulino del Latte Scurano, San Michele in Cefalonia, Varnita domini in Slobozia, Bering, Ailano,
Alvignano, Arnone, Baia, Bioglio, Boiano, Caiazzo, Campochiaro, Campolieto, Campomarino,
Carinola, Casacalenda, Casalnuovo, Caspoli, Castelluccio, Cerreto, Cerza, Faito, Fossaseca, Fragnito,
Frosolone, Gesualdo, Giffoni, Limatola, Marcianise, Monterotaro, Pietracatella, Presenzano, Roseto,
Sannicandro, SantAlberto, Sulmona, Volturno, Varano, Galluccio, Biaselanza, Cileno, Nucium,
Gessopalena, Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo, Pizzoferrato, SantAgabio; Signore di
Letto, Lama, Morrone, delle Guardie di Adalfiero, Ponte di Santo Ambrogio, Difensore di Nonantola,
San Nicandro Garganico, Arcidiocesi Sipontina, Gallia Aquitania; Patrizio di Parma, Reggio Emilia,
Modena, Cremona, Arles, Ancona, Servigliano, Lucito, Guardialfiera, Civitacampomarano, Sovrano
Impero, Sacro Romano Impero.
Il NH Christian A. è Cavaliere ereditario di Bering, dellOrdine Equestre del Santo Sepolcro di
Gerusalemme (OESSG-OESSH) di subcollazione pontificia, templari cattolici dItalia, Knight of
Malta OSJ of KraK, templare del OATH Margrave, Knaith, di Santa Maria dei Teutonici in Terra
Santa, di Prufìlla e Germania, dellOrdine Sacro Militare al Merito di Livonia, Knaith, dellOrdine
Teutonico di Livonia, della Repubblica di Venezia, del Memoriale di YAD VASHEM Jerusalem e
Israel, Equestris Ordo Sancti Sepulchry Hierosolymitani dellImperiale Ordine della Corona del Sacro
Romano Impero e dellAquila Bizantina, Ereditario del Sovrano Imperiale Ordine della Corona del
Sacro Romano Impero e dellAquila Bizantina, Ordine di San Giorgio di Correggio dAustria, di
Conghiglia del Patriarcato Latino di Gerusalemme, Guardiano di Pace di Assisi e Malta, Crociato,
del Krack, oltre ad essere Portaspada del Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sophia
del Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia e Vessillifero del Sovrano Ordine Nobiliare Greco
Ortodosso di Santa Sophia del Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia.
COMMENTI: viene presentato un elenco di 14 organizzazioni che si dicono cavalleresche che
sono: Crociato, Ordine del Krack, Romano Impero e dellAquila Bizantina, Guardiano di Pace di
Assisi e Malta, Knight of Malta OSJ of KraK, Knaith, Memoriale di YAD VASHEM Jerusalem e
Israel, Ordine di San Giorgio di Correggio dAustria, Ordine Sacro Militare al Merito di Livonia,
Ordine Teutonico di Livonia, Portaspada del Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa
Sophia del Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia, dellImperiale Ordine della Corona del Sacro
Sovrano Imperiale Ordine della Corona del Sacro Romano Impero e dellAquila Bizantina
(ereditario), Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sophia del Gran Priorato di Terra
Santa e Moldavia (Vessillifero). Lunico Ordine indiscutibile è lOrdine Equestre del Santo Sepolcro
di Gerusalemme (OESSG-OESSH) di subcollazione pontificia. Alcuni ordini appaiono più volte con
ruoli o qualifiche diverse (ad esempio, Portaspada o Vessillifero), alcuni nomi sembrano non
corrispondere a ordini storicamente noti o potrebbero essere riferimenti a ordini autoreferenziali o di
dubbia autenticità.
Ha diritto al trattamento di Sua Altezza Reale (S.A.R.), Sua Altezza Serenissima (S.A.S.), Eccellenza,
Eccellentissimo, Sua Grazia, Illustrissimo, Nobile, Don. Ha La piena proprietà e luso dello stemma
così descritto. Stemma posto sopra la croce dellOrdine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
(OESSG-OESSH) essendo il Principe appartenente anche allOrdine Stesso come Cavaliere e Conte
Palatino della Santa Sede (Stato del Vaticano) Decreto n. 17481 del 27.06.2019 - È una croce
potenziata con quattro piccole croci che nel totale Rappresentano le cinque Piaghe di Gesù.
COMMENTI: in merito ai trattamenti di S.A.R., S.A.S.. Eccellenza, Eccellentissimo, Sua Grazia,
Illustrissimo, Nobile, Don, in base allo studio qui effettuato essi sono completamente autoreferenziali
senza prova e documentazione alcuna. Lappartenenza allOrdine Equestre del Santo Sepolcro di
Gerusalemme non conferisce il titolo di Conte Palatino della Santa Sede perché si tratta di una
tradizione non completamente documentata e non riconosciuta dalla Santa Sede che è la reggitrice
dellOrdine.
Note araldiche presenti nella sentenza
del Tribunale Arbitrale Internazionale
COMMENTI: un lodo arbitrale ha valore giuridico vincolante solo tra le parti che hanno sottoscritto
il compromesso arbitrale o la clausola compromissoria. Esso non ha efficacia erga omnes, ovvero nei
confronti di terzi estranei allarbitrato. Questa è la ragione per cui non commento i lodi arbitrali e
ricordo inoltre che possono essere utilizzati solo per questioni patrimoniali o diritti disponibili.
Cognomi e titoli nobiliari, invece, rientrano in ambiti regolati dal diritto pubblico o da norme
imperative, e quindi non sono diritti disponibili. Per queste ragioni quando un lodo arbitrale tratta di
un diritto indisponibile, lintero procedimento è viziato in origine. Di conseguenza: il compromesso
arbitrale o la clausola compromissoria che riguarda tali diritti è nullo. Il lodo arbitrale che tratta tali
diritti è inefficace, nullo e non eseguibile.
Arma: Partito-troncato in punta, capo del Sacro Romano Impero doro allaquila bicipite di nero
coronata e ali dispiegate e al centro della stessa viene riportato lo stemma della famiglia A. - (Casata
di ascendenza germanica, un ramo della quale passò nel Friuli e poi nelle Puglie. Il ramo fiorito in
Ischitella (Foggia), fu notabile per censo e parentadi. Diretti discendenti RR.LL.PP. di S.M. Umberto
II 2 apr. 1980.
Arma: Interzato in palo, di verde, dazzurro al leone doro accompagnato da due stelle dello stesso,
una in capo e una in punta, e di rosso. Motto: Fortitudo Prima Virtus nel l° stemma Arma degli A.
Rainelli: famiglia molisana di Guardialfiera (Campobasso) registrato presso il registro araldico
Italiano n. 543 del 26.03.2019 - cappato, dazzurro, al prato erboso di verde, caricato da un aratro
doro, affiancato da un albero di ulivo a sinistra e da un mazzo d1 grano a destra; il tutto sormontato
destra arrotondata di verde, caricata da un leone doro lampassato di rosso, alla cappa sinistra
arrotondata di rosso, caricata da un elmo da Duca in Argento che rappresenta la famiglia Rainelli,
ramo diretto della moglie di Christian A.; al bastone curvato rialzato in banda di rosso sul cantone
destro, al bastone curvato rialzato di verde sul cantone sinistro. nel stemma Arma: famiglia
friulana, residente a Udine e Risano. Regio Decreto con D.M. 19 dic. 1897 e 12 febb. 1933. Co. (mpr)
R.D. 29 apr. 1925 e RR.LL.PP. 10 genn. 1926 aggregata alla nobiltà udinese, che avvenne il 23 aprile
1645: interzato in palo, di verde, dazzurro e rosso e il leone doro in palo dazzurro. nel stemma
Arma dei di Capua, doro alla banda dargento accostata da una gemella di nero per R.D.. Elmo e
Corona: Tradizionale dei Principi Sangue Reale del Sacro Romano Impero con Croce di Tolosa a
capo della corona. Manto: reale principesco tradizionale di rosso frangiato doro con collare. Il collare
dellordine è composto di diciotto lacci doro che alternano otto croci di Tolosa a un ornamento
composto di due medagliette doro C nella sua parte inferiore la figura di un Leone Rampante.
Lambrecchini: dazzurro, di rosso e di verde.
COMMENTI: come ho già spiegato non entro in merito al contenuto descrittivo araldico.
Decorazioni: Rilasciata con Decreto n. N. 10656/2019/10156 del 19.11.2019 dal Patriarca Latino di
Gerusalemme Monsignor Pierbattista Pizzaballa per conto di Sua Santità Papa Francesco I già sotto
lo scudo la Conchiglia del Pellegrino è una distinzione speciale dellOrdine Equestre del Santo
Sepolcro di Gerusalemme OESSG - OESSH. Motto: il Motto della famiglia A. è Invito
Beneficium Non Datur.
Il NH Christian A. è Gran Maestro dellOrdine Equestre di Gnaeus Iulius A., dellOrdine Equestre
Rosacroce, dei Cavalieri di Santo Isidoro A., dei Cavalieri di Santo Eustachio Martire, dei Cavalieri
Ospedalieri di Gesù, dellOrdine Familiare di Christian I, dellOrdine Ordine Equestre Madonna di
Lourdes, Ordine Equestre dei Santi Vitali e A., del Sacro Militare Ordine del SS Sacramento
dellAnnunciazione di Nazaret (S.M.O.S.S.A.N.), avente il suo cappellano. Tale ultimo Ordine
custodisce una reliquia proveniente dalla Grotta dellAnnunciazione di Nazareth, certificata
dallArcivescovo Metropolita di Lecce, Gran Priore per il Salento dellOESSG. Il simbolo
dellOrdine è la croce di Tolosa, caricata alle quattro estremità delle lettere I.B.N.D. (Invito
Beneficium Non Datur) e nel centro lo stemma A.. Christian A. è anche Rettore della Accademia
Dinastica Universitaria Nobile Famiglia A. (A.D.U.O.M.S.S.A.N.), molto attiva nel campo degli studi
sociali, scientifici ed umanistici.
COMMENTI: in base a quanto scritto sopra il geom. Christian Agricola è Gran Maestro delle
seguenti 9 organizzazioni: Cavalieri di Santo Isidoro Agricola, Cavalieri di Santo Eustachio Martire,
Cavalieri Ospedalieri di Gesù, dellOrdine Equestre di Gnaeus Iulius A., Ordine Equestre dei Santi
Vitali e Agricola, Ordine Equestre Madonna di Lourdes, Ordine Equestre Rosacroce, Ordine
Familiare di Christian I, Sacro Militare Ordine del SS Sacramento dellAnnunciazione di Nazaret
(S.M.O.S.S.A.N.).
Genealogia
RAMO DEI PRINCIPI BARONI CONTI E CAVALIERI AGRICOLA
Co. Nob. (ndr. Giovanni Agricola) Cav. Cor. Dit..., cr di guerra camp. 1915-1919, n - Rissano (Pavia
di Udine) 24 gen. 1894 - ivi 28 lug. 1956, f. del Nob. Nicolò Maria, cav. Cor. DIt. (n. ad Udine 10
giu. 1867 - 11 gen. 1913, di federico, n. a Udine 3 set. 1815-ivi 30 ag. 1877 e della - Nob. Amalia
Caratti dei sign. Di Lauzacco, n. a Udine 19 gen. 1828 - ivi 15 apr. 1902 e di - Lucia della Mea n.
Chiasottis 24 gen. 1871 - 6 giu 1955, f. di - Giovanni e di - Maria Piussi, sp. A Venezia 9 giu. 1925 -
Nob. Elena dei co pal. Miani, n. 6 ott. 1902 - 6 mar. 1980, f. del - Nob. Lodovico, Co. Pal., cap. di
compl. N. a Padova 25 mag. 1872 - 30 lug. 1952 e di - Maria Teresa Bianca dei Co. Pelli Fabbroni,
dama di palazzo di S.M. la Regina Elena n. 18 dic. 1877 - 5 set. 1970, da Cui: Figlie....
1) Nob. Ludovica Nicoletta, n. ad Udine 3 mar. 1926, sp. 9 set. 1948 - Ludovico dei march. Gavotti,
Patr., Genov., dott. In giurispr., n. a Torino 9 feb. 1914 - 27 dic. 1969, f. del. - March. Giovanni
Battista Gavotti, Patr. Genov. N. a Genova 23 gen. 1871 - i vi 29 dic. 1948 e di - Carolina (Lina)
Ceriana - 4 dic. 1959;
2) Nob. Lucia Teresa, n. a Risano di Udine 7 set. 1927 - Roma 6 ott. 1988, sp. A Risano di Udine 24
set. 1952 Enrico jr. Fioravanti Cinci, dott. Ing.., ten. Di compl. Del genio del R.Es. it., n. a Roma 5
set. 1915 - ivi 5 apr. 1995, f. di Enrico, ing. N. a Sassari 9 nov. 1884 - a S. Paolo del Brasile 23 mar.
1953 e di Jeanne Dumont, n. 25 feb. 1893 - a Volterra 27 nov. 1970;
Fratelli:
l) Nob. Feliciano, n. Risano di Udine 22 lug. 1890;
2) Nob. Maria Amalia, n. a Risano Udine 25 giu. 1892, sp. A Risano di Udine (Pavia di Udine) 3 feb.
1917 - Guido dei March. Savini Nob. Di Camerino, avv.., n. Camerino 6 gen. 1888, - a Muccia 21
dic. 1947, f. di - Enrico, Nob. Di Camerino, e di - Elvira Santoni;
3) Co. Nob. Giulio Silvio, n. ad Udine 19 feb. 1911 - 4 ag. 1958;
Co. Barone Cav. Sebastiano Agricola N. a Udine 1588 e deceduto a Sannicandro Garganico 1653;
Padre di:
Co. Barone Don Leonardo Agricola marito di Girolama n. a Sannicandro Garganico 1618 e deceduto
ad Ischitella 1687;
Genitori di:
Co. Barone Cav. Notaio Don Carmine Agricola N. ad Ischitella 1643 deceduto il 28 apr. 1713 marito
di Donna Lucenta Paolino;
Genitori di:
Magn.co Co. Barone Don Ambrogio Agricola Dottore Fisico n. 1675 sposato ad Ischitella con Donna
Agnese Micaglia nel 171 deceduto 1748;
Genitori di:
Magn.co Co. Barone Don Matteo Giovanni Agricola Notaio sposato ad Ischitella il 28 gen. 1751 con
Donna Girolama di Monte ad Ischitella;
Genitori di:
Magn.co Co. Barone Don Gaetano Agricola n. 1761 m. 1840 sposato con Donna Lucia Davolio il
21 set. 1799 ad Ischitella;
Genitori di:
Nobil Homo Don Michele Vincenzo Agricola n. 24 nov. 1813 m. 1881 sposato con Donna Girolama
Fontan ad Ischitella il 17 feb. 1840;
Genitori di:
Nobil Homo Don Francesco Antonio Agricola n. 1842 m. 1915 sposato con Donna Nunzia Voto il 2
giu. 1871 ad Ischitella;
Genitori di:
Don Lazzaro Agricola n. 12 ago. 1882 a Ischitella m. a San Severo (FG) 1965 c.a. sposato con Donna
Girolama DErrico ad Ischitella il 4 dic. 1910;
Genitori di:
Don Rocco Agricola nato ad Ischitella 3 ago. 1931 sposato con Donna Lucia Del Vicario il 22 ott.
1953 m. ad Ancona il 20 mar. 2003;
Genitori di:
Don Rossano Tiziano, Don Giovanni, Don Nazario, Don Paolo, Don Franco, Donna Isabella e Donna
Nadia Agricola - tutti Viventi;
Don Rossano Tiziano nato a San Severo (FG) 30 ago. 1960 e Donna Gabriella Palumbo sposati alla
Chiesa AVE CRUX di San Severo (FG) dal venerabile don Felice Canelli (oggi divorziati
Civilmente);
Genitori di:
Donna Magn.ca Dott. Lucia Fabrizia Agricola nata a San Severo giu 1982; Don Danilo Agricola n. a
San Severo magg. 1991;
S.A.R. Christian Agricola Co. Cav. DellOrdine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme di Sub
Collazione Pontificia nato a San Severo il 11 feb. 1987 vivente sposato con S.A.R. la Contessa Donna
Emiliana Rainelli già Contessa di Bleda a Partigiana degli Ordelaffi n. 16 ott. 1982 hanno contratto
matrimonio a Guardialfiera il 14 ago 2011 nella Chiesa Colleggiata di Santa Maria;
Genitori di:
S.A.R. Don omissis n. a omissis… battezzato a omissis
Da: Libro dOro delle Famiglie Nobili e Notabili con annesso Armoriale Storico Generale Italiano,
VI Edizione, 2024, pagine 52-60, Copyright di Enzo Modulo Morosini da cui prendiamo le notizie
che in azzurro commentiamo:
Principi - Duchi -Marchesi - Conti -Visconti - Baroni - Nobili Arma: Partito innestato in punta: In
a): interzato in palo: nel 1° di verde, nel 2° dazzurro al leone doro, nel di rosso; in b): dazzurro,
al prato erboso di verde, caricato da un aratro doro, affiancato da un albero di ulivo a sinistra e da
un mazzo di grano a destra; il tutto sormontato da una stella (8) dargento, caricata da una stella di
David doro; al cantone destro arrotondato di verde, caricato da un leone doro; al cantone sinistro
arrotondato di rosso, caricato da un elmo da conte; al bastone curvato rialzato in banda di rosso,
sopra il cantone destro; al bastone curvato rialzato di verde, sopra il cantone sinistro; in c) doro
alla banda dargento accostata da una gemella di nero. Col capo doro, allaquila bicipite di nero,
coronata alla principesca, rostrata ed armata di rosso, afferrante due spade dargento, basse, poste
in decusse, caricata in cuore da uno scudetto interzato in palo: nel di verde; nel dazzurro al
leone doro accompagnato da due stelle (6) dello stesso, una in capo ed una in punta; nel 3° di rosso.
Il tutto è accollato da una croce potenziata di rosso; nel braccio inferiore è innestata una conchiglia
di Santiago caricata da una croce potenziata di rosso accantonata da quattro crocette dello stesso.
Ornamenti: il collare del Sacro Militare Ordine del Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di
Nazareth (esso è composto di diciotto lacci doro che alternano otto croci di Tolosa a un ornamento
composto di due medagliette d oro C nella sua parte inferiore la figura di un leone.
Scudo: Timbrato da un elmo coronato alla principesca con tocco di rosso; il tutto racchiuso da un
manto di velluto rosso, foderato di ermellino, bordato, cordonato e fioccato doro, movente da una
corona tradizionale dei Principi Sangue Reale del Sacro Romano Impero e cimata da una Croce di
Tolosa.
Motto: Invito Beneficium Non Datur - Fortitudo Prima Virtus
Storica e Nobile Famiglia attualmente residente a Gardialfiera (CB). Il Casato Agricola, che gode di
Fons e Ius Honorum, dalla documentazione prodotta e dallalbero genealogico, risulta essere un
casato storico. Il N.H. Christian Agricola, attuale rappresentante del Casato, vanta unascendenza
germanica ed affonda le proprie radici in Friuli. Il suo diretto avo fu un Gaspare, che fu in Friuli nel
XV secolo. A tale ceppo friulano apparteneva la Contessa Ludovica A., recentemente scomparsa. La
storica villa della famiglia dei Conti A., che aveva sede a Risano, fu venduta dopo la guerra dal marito
della contessa, il nobile Lodovico dei marchesi Gavotti, una famiglia di origini genovesi. Il
Crollalanza cita A. di Udine, aggregata al Consiglio Nobile di Udine nel 1670, e confermata nobile
dallImperatore dAustria, nel 1820 con il titolo di Conte. Successive diramazioni familiari si
stanziarono nel Foggiano e nelle Terre di Lavoro, con Illustri personaggi dati alla storia nel corso
del tempo. Alcuni discendenti di Gaspare si trasferirono, infatti, a Ischitella, a San Severo e
Guardialfiera, dove si imparentarono con nobilissime famiglie. Il Conte Don Gaetano A. di Ischitella
sposò nel 1799 Donna Lucia dAvolio (dAvalos), appartenente ad una nobile e ricca famiglia titolare
di numerosi feudi nel Regno di Napoli. Nel 1751 il Conte Matteo Giovanni A. sposò Donna Girolamo
Di Monte, di antichissima e nobile famiglia. Donna Girolamo Fontana, proveniente dalla nobiltà
veneta, sposò nel 1840 il Conte Michele Vincenzo A. Tra le altre famiglie imparentate si possono
citare i Paolino, i Pasquarelli, i Sabatelli, i Sarlo, i dAltavilla, i Voto, i de Vicariis, i Florio, i Palumbo.
Nelle maglie della storia antica si ritrovano moltissimi illustri personaggi che portano il cognome A..
Molti generali e condottieri romani che hanno fatto la storia della Roma antica appartengono alla
famiglia A., come Gneo Giulio A., generale impegnato nella conquista della Britannia. SantA. di
Nevers fu un vescovo dellantica Francia, morto nel 594. Giorgio A. (1494-1555) fu uno scienziato
tedesco: la sua opera più importante De re metallica, pubblicata postuma nel 1 556, servì da libro
di testo e guida per ingegneri mineralogici per quasi due secoli. Al momento della sua morte, A. era
borgomastro (sindaco) della città di Chemnitz. Un Leonardo A. fu cancelliere patriarcale di Aquileia
e Nobile di Sannicandro Garganico. Un Michele A. (1509-1557) fu teologo e vescovo luterano
finlandese, ritenuto il padre della lingua finlandese scritta. Il figlio Christian fu vescovo di Tallin.
Lavvocato Claude A. fu assessore della città di Aix (Francia) nel 1623. La storia ricorda anche Don
Matteo A., sottotenente della Guardia Nazionale nel 1861, il cui capitano comandante era un
dAragona. Il N.H. Christian A., quindi, può vantare lo status di Nobile per il possesso dei seguenti
titoli familiari appartenenti al Casato, elencati secondo la nomenclatura delle varie epoche: Principe
di Capua, delle terre di Lavoro, di Bergogno in Reggio dellEmilia, di Kürfurst und Margrave; Duca
di Capua, delle Terre di Lavoro, Duca di Lago Santo (modenese), Uria, San Severo, Castellum Sancti,
Severini, Sanctus Severinus, Sanctus Severus, San Severino, Sanctus Severinus, Sanseverinus,
Sansevero, di San Pietro de Criptanova e Opineae, North Pearl, Atri, Conca, Airola, Giovinazzo,
Mignano, San Cipriano, Termoli, Teramo, Torre; Marchese di San Michele (Sassuolo Modena),
Aversa, Arpaia, Campolattaro, Campogiove, Canzano, Torrefrancolise, Villalago, Castellino,
Castrum Eudolini, Castellum De Lino, Lucius, Roccaromana, regno di Aragona, San Donato,
Venafro, degli Abruzzi, Sanseverino di Bisagno, Tuttavilla, Molfetta, Manfredogna, Barletta, Conca,
Salerno della Rocca di SantAgata, delle Puglie, di Hovècourt, Terre Francolise, Conca; Conte di
Alessano, Altavilla, Anversa, Bayranurn, Castrum, di Ischitella, di Biccari, di Campobasso, di
Caserta, di Gambatesa, di Lanciano, di Larino, di Letto, di Molise, di Montagano, di Montuoro, di
Uria, di Monto, di Palena, di San Flaviano, di Sanframondo, di Satriano, di Santo Stefano Udinese
Terre Annesse; di Aquileia, di Troia, di Pomerania e Livonia, di Manzano, di Brazza, di Bleda e
partigiano degli Ordelaffi, Palatino addetto alla Corte di Svezia, Palatino della Santa Sede, di
Anclechs, di Aquileia, di Maniago, Ferrante di Civitate, Termene, Capuanorum, Tricarico, Saponara,
Campobasso, Montagano, Normanni, Castellino, Castrum Eudolini, Castellum de Lino, del Principato
di Sealand, di San Prospero in Cefalonia, di Udine, di Risano, di Floreni domini in Slobozia, della
Corte dei Principi di Correggio, del Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sophia del
Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia, del sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa
Sophia, Gran Priorato di lTerra Santa e Moldavia; Visconte del Sovrano Ordine Nobiliare Greco
Ortodosso di Santa Sophia del Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia, Barone di Mulino del Latte
Scurano, di San Michele in Cefalonia, di Varnita domini in Slobozia, di Bering, del sovrano Ordine
Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sophia, Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia, Uria, Castrum,
Bayranum, Ailano, Alvignano, Arnone, Baia, Bioglio, Boiano, Caiazzo, Campochiaro, Campolieto,
Campomarino Capua, Carinola, Casacalenda, Casalnuovo, Caspoli, Castelluccio, Cerreto, Cerza,
Faito, Fossaseca, Fragnito, Frosolone, Gambatesa, Gesualdo, Giffoni, Ischitella, Limatola,
Marcianise, Monterotaro, Ottaiano, Pietracatella, Presenzano, Roseto, Sannicandro, SantAlberto,
Sulmona, Troia, Udine Volturno, Varano, Galluccio, Biaselanza, del Cileno, Nucium, Campolattaro,
Gessopalena, Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo, Pizzoferrato, di SantAgabio; Signore
di Letto, Lama, Morrone, delle Guardie di Adalfiero, del Ponte di Santo Ambrogio, Signore del
Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sophia del Gran Priorato di Terra Santa e
Moldavia; Difensore di Nonantola, di San Nicandro Garganico, di Ischitella, della Arcidiocesi
Sipontina, della Gallia Aquitania, di Udine, di Risano, del Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso
di Santa Sophia del Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia; Patrizio del Sovrano Ordine Nobiliare
Greco Ortodosso di Santa Sophia del Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia, di Parma, di Reggio
Emilia, di Modena, di Cremona, Arles, Udine, Ischitella, San Severo, Varano, Ancona, Servigliano,
Lucito, Guardialfiera, Civitacampomarano, della Micronazione Sovrano Impero, della Gallia
Aquitania, del Sacro Romano Impero. Il NH Christian A. è Cavaliere ereditario di Bering, dellOrdine
Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (OESSG-OESSH) di subcollazione pontificia, templari
cattolici dItalia, Knight of Malta OSJ of KraK, templare del OATH Margrave, Knaith, di Santa Maria
dei Teutonici in Terra Santa, di Prufìlla e Germania, dellOrdine Sacro Militare al Merito di
Livonia, Knaith, dellOrdine Teutonico di Livonia, della Repubblica di Venezia, del Memoriale di
YAD VASHEM Jerusalem e Israel, Equestris Ordo Sancti Sepulchry Hierosolymitani dellImperiale
Ordine della Corona del Sacro Romano Impero e dellAquila Bizantina, Ereditario del Sovrano
Imperiale Ordine della Corona del Sacro Romano Impero e dellAquila Bizantina, Ordine di San
Giorgio di Correggio dAustria, di Conghiglia del Patriarcato Latino di Gerusalemme, Guardiano di Pace di
Assisi e Malta, Crociato, del Krack, oltre ad essere Portaspada del Sovrano Ordine Nobiliare Greco
Ortodosso di Santa Sophia del Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia e Vessillifero del Sovrano Ordine
Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sophia del Gran Priorato di Terra Santa e Moldavia. Ha diritto al
trattamento di Sua Altezza Reale (S.A.R.), Sua Altezza Serenissima (S.A.S.), Eccellenza, Eccellentissimo,
Sua Grazia, Illustrissimo, Nobile, Don. Ha La piena proprie e luso dello stemma co descritto. Stemma
posto sopra la croce dellOrdine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (OESSG-OESSH) essendo
il Principe appartenente anche allOrdine Stesso come Cavaliere e Conte Palatino della Santa Sede (Stato
del Vaticano) Decreto n. 17481 del 27.06.2019 - È una croce potenziata con quattro piccole croci che nel
totale Rappresentano le cinque Piaghe di Gesù.
Note araldiche presenti nella sentenza del
Tribunale Arbitrale Internazionale
Arma: Partito-troncato in punta, capo del Sacro Romano Impero doro allaquila bicipite di nero coronata e
ali dispiegate e al centro della stessa viene riportato lo stemma della famiglia A. - (Casata di ascendenza
germanica, un ramo della quale pas nel Friuli e poi nelle Puglie. Il ramo fiorito in Ischitella (Foggia), fu
notabile per censo e parentadi. Diretti discendenti RR.LL.PP. di S.M. Umberto II 2 apr. 1980.
Arma: Interzato in palo, di verde, dazzurro al leone doro accompagnato da due stelle dello stesso, una in
capo e una in punta, e di rosso. Motto: Fortitudo Prima Virtus nel l° stemma Arma degli A. Rainelli:
famiglia molisana di Guardialfiera (Campobasso) registrato presso il registro araldico Italiano n. 543 del
26.03.2019 - cappato, dazzurro, al prato erboso di verde, caricato da un aratro doro, affiancato da un albero
di ulivo a sinistra e da un mazzo d1 grano a destra; il tutto sormontato destra arrotondata di verde, caricata
da un leone doro lampassato di rosso, alla cappa sinistra arrotondata di rosso, caricata da un elmo da Duca
in Argento che rappresenta la famiglia Rainelli, ramo diretto della moglie di Christian A.; al bastone curvato
rialzato in banda di rosso sul cantone destro, al bastone curvato rialzato di verde sul cantone sinistro. nel
stemma Arma: famiglia friulana, residente a Udine e Risano. Regio Decreto con D.M. 19 dic. 1897 e 12
febb. 1933. Co. (mpr) R.D. 29 apr. 1925 e RR.LL.PP. 10 genn. 1926 aggregata alla nobiltà udinese, che
avvenne il 23 aprile 1645: interzato in palo, di verde, dazzurro e rosso e il leone doro in palo dazzurro. nel
3° stemma Arma dei di Capua, doro alla banda dargento accostata da una gemella di nero per R.D. Elmo
e Corona: Tradizionale dei Principi Sangue Reale del Sacro Romano Impero con Croce di Tolosa a capo
della corona. Manto: reale principesco tradizionale di rosso frangiato doro con collare. Il collare dellordine
è composto da diciotto lacci doro che alternano otto croci di Tolosa a un ornamento composto di due
medagliette doro C nella sua parte inferiore la figura di un Leone Rampante. Lambrecchini: dazzurro,
di rosso e di verde. Decorazioni: Rilasciata con Decreto n. N. 10656/2019/10156 del 19.11.2019 dal
Patriarca Latino di Gerusalemme Monsignor Pierbattista Pizzaballa per conto di Sua Santi Papa
Francesco I già sotto lo scudo la Conchiglia del Pellegrino è una distinzione speciale dellOrdine Equestre
del Santo Sepolcro di Gerusalemme OESSG - OESSH. Motto: il 1° Motto della famiglia A. è Invito
Beneficium Non Datur Il NH Christian A. è Gran Maestro dellOrdine Equestre di Gnaeus Iulius A.,
dellOrdine Equestre Rosacroce, dei Cavalieri di Santo Isidoro A., dei Cavalieri di Santo Eustachio Martire,
dei Cavalieri Ospedalieri di Ge, dellOrdine Familiare di Christian I, dellOrdine Ordine Equestre
Madonna di Lourdes, Ordine Equestre dei Santi Vitali e A., del Sacro Militare Ordine del SS Sacramento
dellAnnunciazione di Nazaret (S.M.O.S.S.A.N.), avente il suo cappellano. Tale ultimo Ordine custodisce
una reliquia proveniente dalla Grotta dellAnnunciazione di Nazareth, certificata dallArcivescovo
Metropolita di Lecce, Gran Priore per il Salento dellOESSG. Il simbolo dellOrdine è la croce di Tolosa,
caricata alle quattro estremità delle lettere I.B.N.D. (Invito Beneficium Non Datur) e nel centro lo stemma
A.. Christian A. è anche Rettore della Accademia Dinastica Universitaria Nobile Famiglia A.
(A.D.U.O.M.S.S.A.N.), molto attiva nel campo degli studi sociali, scientifici ed umanistici.
Genealogia
RAMO DEI PRINCIPI BARONI CONTI E CAVALIERI AGRICOLA
Co. Nob. (ndr. Giovanni Agricola) Cav. Cor. Dit..., cr di guerra camp. 1915-1919, n - Rissano (Pavia
di Udine) 24 gen. 1894 - ivi 28 lug. 1956, f. del Nob. Nicolò Maria, cav. Cor. DIt. (n. ad Udine 10
giu. 1867 - 11 gen. 1913, di federico, n. a Udine 3 set. 1815-ivi 30 ag. 1877 e della - Nob. Amalia
Caratti dei sign. Di Lauzacco, n. a Udine 19 gen. 1828 - ivi 15 apr. 1902 e di - Lucia della Mea n.
Chiasottis 24 gen. 1871 - 6 giu 1955, f. di - Giovanni e di - Maria Piussi, sp. A Venezia 9 giu. 1925 -
Nob. Elena dei co pal. Miani, n. 6 ott. 1902 - 6 mar. 1980, f. del - Nob. Lodovico, Co. Pal., cap. di
compl. N. a Padova 25 mag. 1872 - 30 lug. 1952 e di - Maria Teresa Bianca dei Co. Pelli Fabbroni,
dama di palazzo di S.M. la Regina Elena n. 18 dic. 1877 - 5 set. 1970, da Cui: Figlie....
1) Nob. Ludovica Nicoletta, n. ad Udine 3 mar. 1926, sp. 9 set. 1948 - Ludovico dei march. Gavotti,
Patr., Genov., dott. In giurispr., n. a Torino 9 feb. 1914 - 27 dic. 1969, f. del. - March. Giovanni
Battista Gavotti, Patr. Genov. N. a Genova 23 gen. 1871 - i vi 29 dic. 1948 e di - Carolina (Lina)
Ceriana - 4 dic. 1959;
2) Nob. Lucia Teresa, n. a Risano di Udine 7 set. 1927 - Roma 6 ott. 1988, sp. A Risano di Udine 24
set. 1952 Enrico jr. Fioravanti Cinci, dott. Ing.., ten. Di compl. Del genio del R.Es. it., n. a Roma 5
set. 1915 - ivi 5 apr. 1995, f. di Enrico, ing. N. a Sassari 9 nov. 1884 - a S. Paolo del Brasile 23 mar.
1953 e di Jeanne Dumont, n. 25 feb. 1893 - a Volterra 27 nov. 1970;
Fratelli:
l) Nob. Feliciano, n. Risano di Udine 22 lug. 1890;
2) Nob. Maria Amalia, n. a Risano Udine 25 giu. 1892, sp. A Risano di Udine (Pavia di Udine) 3 feb.
1917 - Guido dei March. Savini Nob. Di Camerino, avv.., n. Camerino 6 gen. 1888, - a Muccia 21
dic. 1947, f. di - Enrico, Nob. Di Camerino, e di - Elvira Santoni
3) Co. Nob. Giulio Silvio, n. ad Udine 19 feb. 1911 - 4 ag. 1958.
Co. Barone Cav. Sebastiano Agricola N. a Udine 1588 e deceduto a Sannicandro Garganico 1653;
Padre di:
Co. Barone Don Leonardo Agricola marito di Girolama n. a Sannicandro Garganico 1618 e deceduto
ad Ischitella 1687;
Genitori di:
Co. Barone Cav. Notaio Don Carmine Agricola N. ad Ischitella 1643 deceduto il 28 apr. 1713 marito
di Donna Lucenta Paolino;
Genitori di:
Magn.co Co. Barone Don Ambrogio Agricola Dottore Fisico n. 1675 sposato ad Ischitella con Donna
Agnese Micaglia nel 171 deceduto 1748
Genitori di:
Magn.co Co. Barone Don Matteo Giovanni Agricola Notaio sposato ad Ischitella il 28 gen. 1751 con
Donna Girolama di Monte ad Ischitella;
Genitori di:
Magn.co Co. Barone Don Gaetano Agricola n. 1761 m. 1840 sposato con Donna Lucia Davolio il
21 set. 1799 ad Ischitella;
Genitori di:
Nobil Homo Don Michele Vincenzo Agricola n. 24 nov. 1813 m. 1881 sposato con Donna Girolama
Fontan ad Ischitella il 17 feb. 1840;
Genitori di:
Nobil Homo Don Francesco Antonio Agricola n. 1842 m. 1915 sposato con Donna Nunzia Voto il 2
giu. 1871 ad Ischitella;
Genitori di:
Don Lazzaro Agricola n. 12 ago. 1882 a Ischitella m. a San Severo (FG) 1965 c.a. sposato con Donna
Girolama DErrico ad Ischitella il 4 dic. 1910
Genitori di:
Don Rocco Agricola nato ad Ischitella 3 ago. 1931 sposato con Donna Lucia Del Vicario il 22 ott.
1953 m. ad Ancona il 20 mar. 2003
Genitori di:
Don Rossano Tiziano, Don Giovanni, Don Nazario, Don Paolo, Don Franco, Donna Isabella e Donna
Nadia Agricola - tutti Viventi;
Don Rossano Tiziano nato a San Severo (FG) 30 ago. 1960 e Donna Gabriella Palumbo sposati alla
Chiesa AVE CRUX di San Severo (FG) dal venerabile don Felice Canelli (oggi divorziati Civilmente)
Genitori di:
Donna Magn.ca Dott. Lucia Fabrizia Agricola nata a San Severo giu 1982; Don Danilo Agricola n. a
San Severo magg. 1991;
S.A.R. Christian Agricola Co. Cav. DellOrdine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme di Sub
Collazione Pontificia nato a San Severo il 11 feb. 1987 vivente sposato con S.A.R. la Contessa Donna
Emiliana Rainelli già Contessa di Bleda a Partigiana degli Ordelaffi n. 16 ott. 1982 hanno contratto
matrimonio a Guardialfiera il 14 ago 2011 nella Chiesa Colleggiata di Santa Maria
Genitori di:
S.A.R. omissis… n. a omissis…
COMMENTI CONCLUSIVI
ARALDICA
La famiglia Agricola del geom. Christian Agricola non ha nessun riconoscimento araldico
ufficiale degli stemmi di cui fa uso. Quindi essi non hanno alcun valore araldico in quanto
stemmi auto-assunti nel secolo XXI, e non provati nei secoli precedenti.
Durante il Regno dItalia (1861-1946), gli stemmi delle famiglie nobili e quelle di distinta civiltà
erano riconosciuti e regolamentati da precise disposizioni legislative e amministrative, derivanti dalle
tradizioni araldiche preunitarie e uniformate dopo lunificazione.
Ecco un quadro generale del riconoscimento e delle leggi relative agli stemmi nel Regno dItalia:
1. Riconoscimento degli stemmi nobiliari e di distinta civiltà
Gli stemmi erano riconosciuti come simboli identificativi delle famiglie nobili e delle famiglie di
distinta civiltà e registrati presso lautorità competente. Gli stemmi per essere ufficialmente
riconosciuti dovevano essere registrati presso la Consulta Araldica del Regno dItalia istituita nel
1869 (Regio Decreto 1° gennaio 1869), lorgano preposto al riconoscimento e alla regolamentazione
della nobiltà e degli stemmi, che aveva il compito di esaminare le genealogie, verificare i titoli
nobiliari e registrare gli stemmi delle famiglie nobili e delle famiglie di distinta civiltà nei libri ufficiali
dello Stato.
Registrazione negli elenchi nobiliari
Gli stemmi delle famiglie nobili riconosciute o da riconoscere erano registrati nei libri ufficiali dello
Stato, i cosiddetti Elenchi Ufficiali della Nobiltà Italiana (1921, 1933, supplemento 1934-36). Le
famiglie non nobili o meglio di distinta civiltà che utilizzavano stemmi senza riconoscimento dello
Stato potevano incorrere in sanzioni per uso illecito.
2. Regolamentazione degli stemmi
Luso degli stemmi era regolato da una combinazione di leggi e decreti, oltre che da norme di
tradizione araldica. Le leggi principali includevano:
Regio Decreto 7 giugno 1943, n. 651: stabiliva che luso degli stemmi e dei titoli nobiliari doveva
essere autorizzato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o con decreto del Re.
Regio Decreto gennaio 1869: istituiva la Consulta Araldica e regolava le modalità di
riconoscimento di stemmi e titoli.
Regio Decreto 12 dicembre 1926, n. 2137: uniformava le norme relative alla nobil e alla
trasmissione degli stemmi.
Regole tecniche sulluso degli stemmi: gli stemmi dovevano essere rappresentati secondo le norme
araldiche tradizionali. Le modifiche agli stemmi (aggiunta di elementi, suddivisioni) erano sottoposte
allapprovazione della Consulta Araldica.
3. Decadenza della nobiltà e degli stemmi
Con lavvento della Repubblica Italiana nel 1946 e lentrata in vigore della Costituzione italiana (1°
gennaio 1948), larticolo XIV delle Disposizioni Transitorie e Finali dichiarò che i titoli nobiliari non
erano più riconosciuti, e con essi gli stemmi delle famiglie nobili ed anche quelli delle famiglie di
distinta civiltà in quanto lo Stato si occupa da allora solo dellaraldica degli enti. Tuttavia, gli stemmi
nobiliari e quelli di distinta civiltà continuano ad avere valore storico, araldico e genealogico, ma non
sono più riconosciuti né protetti dalla legge.
Araldi di Stato; qualunque registrazione di stemma effettuata privatamente al di fuori degli Uffici
Araldici di Stato, anche se vengono seguite le norme araldiche non si può considerare provvedimento
e riconoscimento di carattere araldico. Ovviamente i provvedimenti araldici effettuati dagli Uffici
Araldici di Stato secondo le leggi del Paese che ha emesso il provvedimento sono a tutti effetti valide
registrazioni, autorizzazioni, riconoscimenti e concessioni araldiche.
Inserisco solo per laspetto grafico gli stemmi contenuti nelle pubblicazioni che cito nellarticolo, con
anche le relative descrizioni araldiche con il solo scopo di completezza informativa, ma senza
attribuire alcun valore al contenuto araldico che non ha alcun riconoscimento araldico ufficiale:
Interzato in palo: nel 1 di verde, nel 2 dazzurro caricato di un leone coronato allantica doro, nel 3 di rosso; col capo
doro allaquila bicipite di nero, rostrata, linguata e membrata di rosso, tenente in ciascun artiglio una spada bassa dargento
poste in decusse, coronata da Principe del Sacro Romano Impero
Scudo: sannitico del Pr. Christian Agricola
Arma: partito: nel 1° interzato di verde, dazzurro e di rosso, al leone doro sul tutto; nel 2° dazzurro, al prato erboso di verde, caricato
da un aratro doro, affiancato da un albero di ulivo a sinistra e da un mazzo di grano a destra; il tutto sormontato da una stella (8)
dargento, caricata da una stella di David doro. Al cantone destro arrotondato di verde, caricato da un leone doro; al cantone sinistro
arrotondato di rosso, caricato da un elmo chiuso, dacciaio, in maes; al bastone curvato rialzato in banda di rosso, sopra il cantone
destro; al bastone curvato rialzato di verde, sopra il cantone sinistro. Al capo doro, caricato da unaquila bicipite di nero, beccato doro
e lampassato di rosso, reggente due spade in decusse, coronato alla principesca: accollato uno scudo sagomato- accartocciato interzato
di verde, dazzurro e di rosso, al leone doro sul tutto, accompagnato da due stelle (6) doro. Innestato in punta doro, al filetto dargento
con allinterno tre aquile, affiancato da una gemella di nero.
Timbro: lo scudo è raccolto dentro un mantello di rosso, foderato dermellino, frangiato e cordonato doro, raccolto in una corona da
Principe del Sacro Romano Impero
Decorazione cavalleresca: il collare dello SMOSSAN (Sacro Militare Ordine Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di Nazareth
della Nobile Famiglia Agricola) e la croce dellOrdine del Santo Sepolcro di Gerusalemme dietro lo scudo.
Arma: partito: nel interzato di verde, dazzurro e di rosso, al leone doro sul tutto; nel dazzurro, al prato erboso di verde,
caricato da un aratro doro, affiancato da un albero di ulivo a sinistra e da un mazzo di grano a destra; il tutto sormontato da
una stella (8) dargento, caricata da una stella di David doro. Al cantone destro arrotondato di verde, caricato da un leone
doro; al cantone sinistro arrotondato di rosso, caricato da un elmo chiuso, dacciaio, in maestà; al bastone curvato rialzato in
banda di rosso, sopra il cantone destro; al bastone curvato rialzato di verde, sopra il cantone sinistro. Al capo doro, caricato
da unaquila bicipite di nero, beccato doro e lampassato di rosso, reggente due spade in decusse, coronato alla principesca:
accollato uno scudo sagomato-accartocciato interzato di verde, dazzurro e di rosso, al leone doro sul tutto, accompagnato da
due stelle (6) doro. Innestato in punta doro, al filetto dargento, affiancato da una gemella di nero.
Corona: da Principe Sangue Reale del Sacro Romano Impero con Croce di Tolosa sopra
Decorazione cavalleresca: il collare dello SMOSSAN (Sacro Militare Ordine Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di
Nazareth della Nobile Famiglia Agricola)
Hanno diritto allo stemma tutti i discendenti legittimi e naturali dellintestatario
DOCUMENTI DEPOSITATI
Stemma ed estratto della sentenza registrati con atto pubblico il 17 novembre 2022 presso il tribunale Ordinario di Taranto al
n. 3736/2022RGVG cron. 2413/2022 ed apostillati ( convenzione de LAia del 5/10/1961) dalla Procura della repubblica presso
il tribunale ordinario dello Stato Italiano presso Taranto il 17/11/2022 col numero 338/2022
GENEALOGIA
Fare una ricerca genealogica in Italia è possibile seguendo procedure ben definite e utilizzando risorse
disponibili sia a livello pubblico che privato. Di seguito accludo una sintetica guida ma dettagliata,
con i riferimenti alle leggi e agli enti coinvolti.
1. Fonti principali per la ricerca genealogica
In Italia, i principali archivi e registri per le ricerche genealogiche sono:
Archivi di Stato: conservano documenti storici come censimenti, registri catastali, atti notarili e ruoli militari.
Archivi comunali: contengono gli atti di stato civile (nascita, matrimonio, morte) dal 1866 in avanti.
Parrocchie: conservano i registri ecclesiastici (battesimi, matrimoni, decessi) anteriori e posteriori al 1866.
Archivi diocesani: raccolgono documenti parrocchiali e altri registri ecclesiastici.
Biblioteche storiche e associazioni genealogiche: spesso hanno alberi genealogici, araldica locale e
documentazione di famiglie nobili.
2. Leggi italiane relative alla ricerca genealogica
a. Accesso agli atti di stato civile
Codice Civile (art. 450 e ss.): regola la registrazione degli atti di stato civile.
D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396: disciplina laccesso agli atti di stato civile e stabilisce che i registri possono
essere consultati:
direttamente dagli interessati o loro delegati per atti recenti;
da chiunque per atti p antichi di 70 anni (art. 107, comma 3).
b. Accesso agli archivi pubblici
Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42): stabilisce il diritto di accesso
agli Archivi di Stato, che conservano documenti storici di interesse pubblico, genealogico e araldico.
Legge 241/1990: regola laccesso agli atti amministrativi, compresi i registri anagrafici e altri documenti
degli enti locali.
c. Privacy
Il trattamento di dati personali è regolato dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e dal
D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196. È necessario rispettare la privacy per documenti recenti (meno di 70 anni).
3. Come iniziare la ricerca genealogica
a. Registri dello stato civile
Uffici comunali di Stato Civile: vi si possono richiedere certificati di nascita, matrimonio e morte,
specificando il nome dellantenato e il periodo di riferimento.
Accesso ai registri storici: per atti p vecchi di 70 anni, vi si può chiedere una visura direttamente allufficio
competente.
b. Parrocchie e diocesi
Occorre scrivere alla parrocchia locale o alla diocesi dellarea di interesse per accedere ai registri ecclesiastici
anteriori al 1866, specificando i dettagli noti (nome, date approssimative).
c. Archivi di Stato
Dopo aver cercato lArchivio di Stato provinciale competente, si può accedere a a:
Registri militari (liste di leva, ruoli matricolari).
Catasti storici (documenti di proprietà).
Atti notarili.
Molti archivi di Stato dispongono di banche dati online, come il Sistema Archivistico Nazionale (SAN).
4. Strumenti utili
Portale Antenati (www.antenati.san.beniculturali.it): offre laccesso digitale a molti documenti storici di
stato civile conservati negli Archivi di Stato.
FamilySearch.org: una piattaforma gratuita che collabora con gli Archivi di Stato italiani per
digitalizzare documenti genealogici.
Associazioni genealogiche: alcune associazioni italiane (es. Istituto Araldico Genealogico Italiano)
possono fornire supporto specialistico.
5. Procedura pratica
Si comincia intervistando i parenti e raccogliendo le informazioni preliminari: nomi, date e luoghi degli
antenati.
Si contatta lufficio dello stato civile del comune dorigine per ottenere atti di nascita, matrimonio o morte dal
1° gennaio 1866 (istituzione dello Stato Civile del Regno dItalia).
Poi si consultano i registri parrocchiali per documenti precedenti al 1866 e possibilmente sino a 1565 (data
del Concilio di Trento che obbliga i parroci a tenere gli atti di nascita e battesimo, confirmazioni, matrimoni e
morte.
Si p quindi accedere agli Archivi di Stato per documenti storici (ruoli militari, catastali, notarili).
Si devono anche usare le piattaforme digitali (es. Antenati, FamilySearch) per consultare documenti già
digitalizzati.
In sintesi per fare una ricerca genealogica in Italia, occorre rispettare le leggi che regolano laccesso agli atti
pubblici e storici (D.P.R. 396/2000, D.Lgs. 42/2004), rivolgertindosi agli archivi comunali, di Stato e
parrocchiali, e utilizzando anche strumenti digitali come il Portale Antenati.
La ricerca genealogica sulla famiglia Agricola di Ischitella oggetto di questo studio è stata sino ad ora
svolta non secondo le metodologie della ricerca accademica, infatti nelle varie genealogie presentate
allinterno di questo studio troviamo varie incongruenze, quali mancanza di date (in una ricerca
genealogica si inseriscono i dati di nascita, matrimonio e morte, molti dei quali sono invece mancanti o
imprecisi). Atti inesistenti non garantiscono alcuna certezza genealogica, come ad esempio è totalmente
non provato il collegamento con il ramo omonimo del Friuli Venezia Giulia.
TITOLI NOBILIARI
Luso di un titolo principesco del Sacro Romano Impero da parte di una famiglia con un passato
documentato recentemente come calzolaio, sarto e sacrestano, senza tracce nella cronaca storica del
paese riconoscimenti ufficiali nel Regno delle Due Sicilie o nel Regno dItalia, solleva seri dubbi
sulla veracità dellasserito in quanto non assistito da prova inoppugnabile né fumus né plurali di
indizi precisi e concordanti legittimità. Ecco alcune considerazioni che si possono fare:
1. Assenza di documentazione storica
Mancanza nelle cronache locali: in piccoli paesi, le famiglie nobili o rilevanti tendono ad essere
documentate nei registri parrocchiali, anche con diritti di giuspatronato; negli archivi comunali o in fonti
locali (storia del paese, cronache, catasti, ecc.). Lassenza di Palazzi Nobiliari, di tracce di questa famiglia
nella storia locale rende improbabile lautentici del titolo.
Nel Regno delle Due Sicilie e nel Regno dItalia: i titoli nobiliari erano registrati e regolati, e i membri
delle famiglie nobili spesso ricoprivano incarichi amministrativi, ecclesiastici o militari. Lassenza di
questa famiglia in tali elenchi ufficiali è un ulteriore elemento che indebolisce la pretesa.
2. Incoerenza tra genealogia e titolo
Le occupazioni lavorative non nobiliari: il fatto che gli antenati noti fossero calzolaio, sarto e sacrestano
indica una genealogia di estrazione popolare. Questo è in forte contraddizione con la pretesa di un titolo
principesco, che dovrebbe essere accompagnata da una tradizione familiare aristocratica consolidata.
Circa il titolo principesco del Sacro Romano Impero: i principi del Sacro Romano Impero (Reichsfürsten)
erano pochissimi e appartenevano a unélite estremamente documentata. Una famiglia con un simile titolo
sarebbe stata certamente menzionata in fonti storiche come elenchi di famiglie nobili tedesche o italiane,
cronache, e archivi del Sacro Romano Impero.
3. Possibili spiegazioni
Uso autoreferenziale: è possibile che la famiglia abbia adottato il titolo per prestigio personale o per motivi
autoreferenziali, senza una reale base storica o giuridica.
Titolo comprato o inventato: negli ultimi due secoli, sono esistiti individui o istituzioni che vendevano
ingannevoli titoli nobiliari non genuini, in particolare presunti titoli del Sacro Romano Impero, sfruttando
la cessazione formale dellImpero nel 1806.
Mito familiare: in alcuni casi, famiglie non nobili hanno sviluppato tradizioni orali che attribuiscono loro
origini nobiliari, spesso senza alcun riscontro storico il che non deve stupire, g nellantica Grecia
laristocrazia di quel tempo si premurava di dare una curata ricostruzione della propria genealogia. Tali
ricostruzioni erano nondimeno fantastiche, anche perché quasi tutti i greci che si pretendevano nobili
tendevano a collegarsi con un dio o ad un eroe. Allora infatti la genealogia era un modo per fondare il
diritto a prerogative e privilegi, e nulla cera di meglio che collegare stessi direttamente al mito, co da
far discendere direttamente le loro caratteristiche di riconoscibilità al carattere e funzione di una divinità
(o di un eroe). In Roma pure, nelle case nobili, si conservavano le maschere e gli elogia degli antenati,
usanza che non era tuttavia immune da amplificazioni o invenzioni vere e proprie. Nel Medioevo, in una
società con nette divisioni di classi e stretta solidarietà del singolo con la famiglia e il gruppo gentilizio,
la genealogia rivestì crescente ruolo ed importanza. Di poi nelle monarchie assolute si affer la prassi
del conferimento di importanti incarichi e la possibilidi partecipazione ai consigli maggiori legando ciò
alla nascita da soggetti specifici; inoltre, lammissione in taluni ordini cavallereschi e nei capitoli religiosi,
(cosiddetti nobili), poteva essere conseguita soltanto da chi fosse in grado di dimostrare lappartenenza a
famiglia nobile da più generazioni. Va dunque da sé che se in epoca antico greca e romana lassenza di
una prassi intorno alla registrazione dei dati consentiva una libertà di manovra, man mano che tale prassi
diventa p organizzata e rende possibile la verifica documentale dei dati, diventa sempre meno plausibile
affermare la propria discendenza diretta o meno da un dio o da un eroe.
4. Come verificare la legittimità di una pretesa nobiliare
Per valutare lautenticità di tali pretese, si possono intraprendere le seguenti verifiche:
Ricerche genealogiche: esaminando i registri parrocchiali, catastali e comunali per ricostruire la
genealogia della famiglia e verificare leventuale esistenza di antenati nobili.
Registri nobiliari: occorre consultare i registri ufficiali del Sacro Romano Impero, del Regno delle Due
Sicilie e del Regno dItalia per cercare menzioni della famiglia o del titolo.
5. Conclusione
Le pretese di un titolo principesco del Sacro Romano Impero, in assenza di prove documentarie e
levidenza di una genealogia legata a occupazioni popolari, risultano infondate. La loro origine potrebbe
essere frutto di un mito familiare, di un titolo autoreferenziale o di unacquisizione priva di legittimi
storica e giuridica.
Le pretese di nobil generica sono dimostrabili con le stesse modalità che sono state elencate
precedentemente. Sebbene la nobil abbia solo carattere pubblico e non privato, possono essere
dimostrate oggi in senso meramente storico, in quanto nella Repubblica Italiana non esiste il
riconoscimento giuridico della nobiltà. A questo proposito sono fondate come indizio anche le ammissioni
in associazioni di carattere nobiliare (Corpo della Nobiltà Italiana - Famiglie Storiche dItalia), ordini
cavallereschi che richiedono prove nobiliari quali Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di
Gerusalemme - SMOM (ante 3-09-2022), Ordine Costantiniano di San Giorgio - SMOCSG (ante 2000),
Ordine di Santo Stefano di Pisa - OSSP e confraternite storiche che richiedono prove nobiliari.
Quello che lascia ulteriormente perplessi è anche il fatto che chi rivendica tale titolo principesco sembra
ignorare che durante il Regno dItalia, dopo lestinzione di una famiglia nobile come gli Agricola di Udine
e Rissano non sarebbe stata permessa la successione dei titoli in un ramo della stessa famiglia che avesse
un antenato comune risalente a 500 anni prima, perc non bastava la dimostrazione dellaggancio
genealogico, dato che non vi era pparentela giuridicamente riconosciuta, e sarebbe stata necessaria
labilitazione del Re con una probabile rinnovazione, cosa impossibile date le attività praticate dalla
famiglia omonima di Rocco Agricola (1931-2003) di Ischitella (porto un esempio del secolo XIX: gli
storici conoscono il rifiuto del Re alla successione di un ramo Giovanelli da parte di un altro ramo nobile
Giovanelli).
FONTI e BIBLIOGRAFIE
-
Archivio di Stato Austriaco Österreichisches Staatsarchiv, abbreviato ÖStA - Archivio generale
dellAmministrazione - sezione 8
Nobiltà: nobiltà dellImpero, nobiltà di corte, alberi
ge
n
e
alo
g
ici
;
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Archivio di Stato Austriaco Narodni Archiv - Archivio Nobiliare;
-
Capitolo di Aquileia - Archivio Storico Diocesano - Capitolo 70 - Nomine Prebende Processi;
-
Gr. Uff. Prof. Antonio Battistella, Agricola, a cura di Biblioteca Comunale Vincenzo Joppi -
Udine, vol. 716, marzo 1933;
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Capitolo di Aquileia - Archivio Storico Diocesano - Capitolo 73 - Capitolo dAquileia sec. XVI e
in(izio) XVII;
-
Archivio di Stato di Lucera;
-
Archivio Notarile di Udine;
-
Archivio Notarile di Apricena;
-
Archivio di Napoli;
-
Archivio della diocesi Sipontina;
-
Archivio della diocesi di Manfredonia;
-
Matrimoni e processetti, morti e nascite conservati presso i vari archivi diocesani;
-
Corder Morosini 1878;
-
Archivio Storico Diocesano di Termoli - Larino
-
Archivio gentilizio del notaio Carmine Agricola 1643 - 1713
La porzione dellimmagine riprodotta proviene da una fonte pubblica, Futuro Molise, Conferita al cav. Christian
Agricola la Laurea ad Honoris Causa in Scienze Politiche Diplomatiche Internazionali, Cronaca, 13 ottobre
2020, https://futuromolise.com/conferita-al-cav-christian-agricola-la-laurea-ad-honoris-causa-in-scienze-
politiche-diplomatiche-internazionali/ ed è utilizzata esclusivamente a scopo illustrativo, al fine di evidenziare
elementi rilevanti per la comprensione dei fatti trattati. Limpiego rientra nel diritto di cronaca, senza alcuna
finalità diffamatoria, e non vuole ledere la reputazione di terzi violare la normativa vigente sul diritto
dautore. Limmagine è presentata unicamente perché pertinente allargomento oggetto di analisi critica e storica.
Vi si legge nella descrizione «CHRISTIAN AGRICOLA, già Cavaliere dellOrdine Equestre del Santo Sepolcro
di Gerusalemme (OESSG), a 33 anni riceve la Laurea ad Honoris Causa (sic!) il 1 Settembre 2020, … omissis
viene conferito Secondo il dettato dellart. 169 del testo unico approvato con regio decreto n. 1592/1933, per
opere compiute o pubblicazioni fatte, siano venute in meritata fama di singolare perizia nelle discipline della
Facoltà per cui è concessa. Christian Agricola ha ricevuto a Bari una Laurea Honoris Causa in Scienze Politiche
Diplomatiche Internazionali, dal Magnifico Rettore Ereditario Prof. Antonio Tiberio di Dobrynia di Russia
UNIMOSCOW IMPERIAL ACADEMY OF RUSSIA Saint Nicholas University... omissis». Luniversità citata
non risulta tra le università riconosciute dal Ministero dellUniversità e della Ricerca - MUR italiano.
ORDINI CAVALLERESCHI DELLA NOBILE FAMIGLIA
A
G
RI
CO
LA
La nobile famiglia Agricola, nel corso degli anni, ha fondato i seguenti Ordini Dinastici:
Sacro Militare Ordine del Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di Nazareth
Ordine della Legio Linteata
Ordine dei Santi Ermacora e Fortunato
Il Sacro Militare Ordine del Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di Nazareth, lOrdine della
Legio Linteata e lOrdine dei Santi Ermacora e Fortunato, sono delle istituzioni cavalleresche non
statuali ma dinastico-familiare, totalmente estranee allordinamento italiano, come origini e come
evoluzione storica, che hanno costantemente ottenuto il riconoscimento canonico [e pertanto essi]
vanno qualificati come Ordini non nazionali ai sensi e per gli effetti dellart della legge 178/1951.
Tutti e tre gli Ordini sono beneficiari di decreto di protezione perpetua della Chiesa Cattolica come
Ordini Dinastici Famigliari Nobilitanti secondo il diritto canonico.
Hanno la figura di S.E. Cav. Gr. Cr. Dott Luca Caruso, Luogotenente Generale degli Ordini di Casa
Agricola
17
..Ambassador for Italy at D.I.S. - UNDESA. Entrepreneur in Financial and IT. Knight Great
Officer of the Kingdom of Godenu. Knight Grand Cross LGT at SMOSSAN. Knight Great Officer
at Knights of Malta OSJ. President of DSF
18
COMMENTI: si deve premettere che la costituzione e la creazione di ordini cavallereschi dinastici
dipende dal diritto internazionale, dal diritto dinastico delle famiglie sovrane e dalle legislazioni
nazionali. Ecco i criteri principali e chi può legittimamente creare tali ordini:
1. Dinastie Sovrane con Fons Honorum
La prerogativa di creare ordini cavallereschi dinastici è legata al concetto di Fons Honorum, che è la
capacità legittima di concedere onorificenze e riconoscimenti cavallereschi, ma chi può creare ordini
dinastici? Possono legittimamente provenire da:
- Sovrani di monarchie riconosciute attualmente regnanti (es. Re di Spagna, Re di Norvegia, ecc.), i
cui ordini cavallereschi sono ordini di Stato o ordini dinastici legittimi.
- Dinastie storiche che mantengono il diritto dinastico ovvero Dinastie non più regnanti, ma che sono
riconosciute come detentrici di un titolo di sovranità (reale, de facto o affievolita). Ne sono esempi:
i Borbone (Francia, Spagna, Due Sicilie, Parma); gli Asburgo (Austria - Toscana); i Savoia (Italia).
17
https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:7272196166405021696/
18
https://www.linkedin.com/in/lucacaruso/?originalSubdomain=it
Queste famiglie possono creare sistemi premiali o mantenere ordini dinastici, purché la loro Fons
Honorum sia storicamente legittimata.
- Principati sovrani mediatizzati, ovvero famiglie che in passato hanno governato territori sovrani e
che, pur avendo perso il controllo territoriale, mantengono diritti di sovranità simbolica riconosciuti
nel passato (es. Liechtenstein, Monaco).
2. Condizioni per la legittimità
Per essere considerati legittimi, gli ordini dinastici devono:
- Essere istituiti da una dinastia che abbia avuto una sovranità riconosciuta nel passato, ma nella forma
di Sistemi Premiali.
- Essere legati a un diritto dinastico storicamente documentato.
- Non essere creati a scopo commerciale o senza fondamenti storici.
3. Creazione da parte di entità non sovrane
Gli ordini creati da individui o gruppi senza Fons Honorum non sono riconosciuti come legittimi
ordini cavallereschi, ma devono essere considerati solo delle associazioni private. Queste creazioni
possono svolgere attività culturali o caritative, ma non hanno valore legale o araldico come ordini o
sistemi premiali.
In questa categoria si trovano gli ordini della Famiglia Agricola creati dal geom. Christian Agricola,
per le ragioni spiegate nelle precedenti pagine di questo studio.
4. Legislazioni nazionali
- Italia: solo gli ordini cavallereschi riconosciuti dalla Repubblica Italiana (come lOrdine Al Merito
della Repubblica Italiana) e gli ordini dinastici legittimi (es. Ordine Costantiniano di San Giorgio,
Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro) sono considerati validi. Gli ordini non riconosciuti sono tollerati
in alcuni casi come semplici associazioni private.
Nel caso specifico gli Ordini della Famiglia Agricola sono selfstyled privi di qualunque contenuto
cavalleresco e sono in violazione della Legge 3 marzo 1951, n. 178.
5. Abusi e falsi ordini cavallereschi
Molti falsi ordini cavallereschi sono creati senza alcuna legittimità storica o dinastica e operano a
scopo commerciale. Questi possono essere legalmente considerati associazioni private, ma non
conferiscono nessuna sorta di diritti cavallereschi ufficiali.
6. Riportiamo ad ulteriore chiarezza la Precisazione della Santa Sede:
Precisazione della Segreteria di Stato della Santa Sede in merito agli Ordini Equestri N. 0585
Marte 16.10.2012
La Segreteria di Stato, a seguito di frequenti richieste di informazioni in merito allatteggiamento della Santa
Sede nei confronti degli Ordini Equestri dedicati a Santi o aventi intitolazioni sacre, ritiene opportuno
ribadire quanto già pubblicato in passato:
Oltre ai propri Ordini Equestri (Ordine Supremo del Cristo, Ordine dello Speron dOro, Ordine Piano,
Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), la Santa Sede riconosce e tutela soltanto il
Sovrano Militare Ordine di Malta - ovvero Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di
Gerusalemme, di Rodi e di Malta - e lOrdine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e non intende
innovare in merito.
Tutti gli altri Ordini - di nuova istituzione o fatti derivare da quelli medievali - non sono riconosciuti dalla
Santa Sede, non potendosi questa far garante della loro legittimi storica e giuridica, delle loro finalità e dei
loro sistemi organizzativi.
Ad evitare equivoci purtroppo possibili, anche a causa del rilascio illecito di documenti e delluso indebito
di luoghi sacri, e ad impedire la continuazione di abusi che poi risultano a danno di molte persone in buona
fede, la Santa Sede conferma di non attribuire alcun valore ai diplomi cavallereschi e alle relative insegne
che siano rilasciati dai sodalizi non riconosciuti e di non ritenere appropriato luso delle chiese e cappelle
per le cosiddette cerimonie di investitura.
7. Conclusione
Gli ordini cavallereschi dinastici legittimi possono essere creati solo da:
- Monarchie regnanti.
- Dinastie ex sovrane con Fons Honorum storicamente riconosciuta che possono amministrare gli Ordini
Cavallereschi creati come dinastici durante la sovrani effettiva e creare nuovi Sistemi Premiali.
- Principati mediatizzati con sovranità simbolica se sono tuttora sovrani di Stati.
Per verificare la legittimità di un ordine, è utile valutare il contesto storico e il riconoscimento ufficiale
da parte dellInternational Commission for Orders of Chivalry - ICOC.
La pubblicazione della fotografia sopra ha unicamente scopo critico-didascalico per raccontare un evento
inerente agli auto-nominati ordini cavallereschi dinastici della dinastia Agricola, come si può leggere
sul giornale: Gazzetta H24, Ottobre di cultura e solidarietà nella Aristocrazia internazionale, pubblicato
il 7 novembre 2024: «Lo scorso 11 Ottobre 2024 presso la splendida Chiesa Cattolica di Santa Maria
a Portosalvo in Napoli si è tenuta la consacrazione ufficiale del Magistero degli Ordini Dinastici di
Casa Agricola alla presenza di molte Dame e Cavalieri Nobili e Notabili. Testimone la prestigiosa
Presenza di Sua Maestà Togbe Osei III Re di Godenu (Ghana) (Cristiano Presbiteriano) Cavaliere
di Gran Croce con Collare dellOrdine dello SMOSSAN e della Legio Linteata. Desideriamo
ricordare che gli Ordini Dinastici di Casa Agricola oltre ad essere Ordini Nobilitanti sono Ordini
Ecumenici seguendo le direttive di Santa Romana Chiesa e ad oggi tutti e tre contano solo 170 tra
Cavalieri e Dame, una scelta fatta perc non si ha linteresse di creare numeri. Sua Altezza Reale
il Principe Christian Agricola di San Nicandro ha voluto fortemente che la costituzione ufficiale
fosse suggellata durante una celebrazione eucaristica visto limportanza dellevento, e considerata
la profonda fede cristiana che caratterizza tutti i componenti del Magistero. Durante la cerimonia
ad ogni componente del Magistero, è stata donata da Sua Altezza Reale una reliquia proveniente
dalla Grotta delle apparizioni di San Michele Arcangelo sul Monte Gargano, con decreto di
Autenticità e Assegnazione di Padre Ladislao Suchy, rettore del Santuario di San Michele Arcangelo
- Celeste Basilica. Limportanza della costituzione ufficiale e pubblica del Magistero degli ordini
dinastici, vuole sottolineare la serietà dell’istituzione in linea con le parole del Vangelo… omissis».
La porzione dellimmagine riprodotta proviene da una fonte pubblica link:
https://www.gazzettah24.it/ottobre-di-cultura-e-solidarieta-nella-aristocrazia-internazionale/ ed è
utilizzata esclusivamente a scopo illustrativo, al fine di evidenziare elementi rilevanti per la comprensione
dei fatti trattati. Tale estratto è stato modificato per omettere elementi identificativi di eventuali persone
ritratte, in modo da rispettarne la privacy. Limpiego rientra nel diritto di cronaca, senza alcuna finalità
diffamatoria, e non vuole ledere la reputazione di terzi violare la normativa vigente sul diritto
dautore. Limmagine è presentata unicamente per mostrare oggetti, simboli o segni distintivi pertinenti
allargomento oggetto di analisi critica e storica.
In altra foto si vedono: un gruppo di persone con il geom. Christian Agricola, tutte indossanti quelli che
vengono definiti gli ordini cavallereschi dinastici della Casa Agricola con Togbe Osei III, riconosciuto
dalla Repubblica del Ghana come capo tradizionale (non è un sovrano indipendente, poiché il Ghana è
una repubblica; inoltre per chiarezza va detto che non esiste alcun riconoscimento costituzionale che gli
garantisce e riconosce il diritto di conferire titoli nobiliari e ordini cavallereschi con valore legale.
Togbe Osei III è un capo tradizionale riconosciuto dal governo del Ghana e dalla sua Costituzione come
custode delle tradizioni e della cultura dellantico Regno di Godenu; e non ha fons honorum nel senso
giuridico internazionale, poiché il Ghana è una repubblica e il potere dei capi tradizionali è circoscritto
alle funzioni culturali e locali. Vedasi il sito facebook di Togbe Osei III
https://www.facebook.com/togbe.osei
Gli Ordini creati dalla Famiglia Agricola hanno le seguenti caratteristiche:
- Sacro Militare Ordine del Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di Nazareth
(S.M.O.S.S.A.N.) è unorganizzazione, non un ordine cavalleresco dinastico, che si presenta
come fosse un ordine cavalleresco con finalità culturali, umanitarie e di solidarietà. Il geom.
Christian Agricola, ha assunto la carica di gran maestro dellordine. Lordine custodisce una
reliquia proveniente dalla grotta dellAnnunciazione di Nazareth (reliquia di seconda classe),
certificata con decreto nr. 100/2019.
Il simbolo dellordine è la Croce di Tolosa, caricata alle quattro estremità delle lettere I.B.N.D.
(Invito Beneficium Non Datur) e nel centro lo stemma Agricola
Le prime menzioni online del Sacro Militare Ordine del Santissimo Sacramento
dellAnnunciazione di Nazareth risalgono al 2022, quando lAccademia Dinastica Universitaria
dellOrdine Militare del Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di Nazareth della Nobile
Famiglia Agricola (A.D.U.O.M.S.S.A.N.) è stata istituita, come riportato in diverse fonti.
Questa accademia ha organizzato eventi e convegni che hanno segnato linizio delle attività
pubbliche dellOrdine.
Riconoscimenti Ufficiali: Per quanto riguarda i riconoscimenti ufficiali, le informazioni
disponibili indicano che lOrdine è riconosciuto come Entità de Facto con personali
giuridica. Tuttavia, non sono presenti dettagli specifici su riconoscimenti formali da parte di
stati sovrani o istituzioni internazionali.
Affiliazioni Religiose: LOrdine è menzionato tra le associazioni riconosciute dalla Chiesa
Ortodossa Italiana, con sede del Gran Magistero a Guardialfiera (CB).
La Chiesa Ortodossa Italiana, non è una chiesa canonica ed è guidata da Filippo Ortenzi -
Metropolita dItalia e Arcivescovo di Roma.
Ordine Dinastico non nazionale: viene affermato che si tratta di un ordine cavalleresco
dinastico di natura non nazionale, ma manca la fons honorum che ne permetterebbe
listituzione quale Sistema Premiale di una Casa già Sovrana, quindi esso viola gli articoli della
Legge 3 marzo 1951, n. 178: articolo 7: I cittadini italiani non possono usare nel territorio
della Repubblica onorificenze o distinzioni cavalleresche loro conferite in Ordini non nazionali
o da Stati esteri, se non sono autorizzati con decreto del Presidente della Repubblica, su
proposta del Ministro per gli affari esteri omissis e viola pure larticolo 8: salvo quanto è
disposto dallart. 7, è vietato il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni
cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati
omissis.
Diploma del Sacro Militare Ordine del Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di Nazareth (S.M.O.S.S.A.N.),
vedi: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10211760084675094&set=pb.1758044194.-2207520000&type=3
Sopra, il gran maestro Christian Agricola consegna il diploma di ricezione nel Sacro Militare Ordine del
Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di Nazareth (S.M.O.S.S.A.N.), vedi:
https://www.facebook.com/photo/?fbid=10211760084275084&set=pb.1758044194.-2207520000
Le porzioni di immagini riprodotte (in alto e sopra), provengono da fonte pubblica Facebook, i cui link sono
indicati sotto le foto e sono utilizzate esclusivamente a scopo illustrativo, al fine di evidenziare elementi
rilevanti per la comprensione dei fatti trattati. Tale estratto è stato modificato per omettere elementi
identificativi di persone ritratte, in modo da rispettarne la privacy. Limpiego rientra nel diritto di cronaca,
senza alcuna finali diffamatoria, e non vuole ledere la reputazione di terzi violare la normativa
vigente sul diritto dautore. Limmagine è presentata unicamente per mostrare i distintivi pertinenti
allargomento oggetto di analisi critica e storica.
- Ordine della Legio Linteata, afferma essere unorganizzazione cavalleresca legata alla Famiglia Agricola,
che pe non detiene Fons Honorum. Questo ordine trae ispirazione dalla storica Legio Linteata, un corpo
scelto dellesercito sannita composto da guerrieri valorosi che prestavano un giuramento sacro alle divini
protettrici dei Sanniti.
Origini e Significato Storico: La Legio Linteata originale era nota per il suo rituale di iniziazione, durante il
quale i guerrieri giuravano fedeltà e consacravano la propria vita alla battaglia allinterno di un recinto
coperto da teli di lino, da cui deriva il nome Linteata. Il cosiddetto Ordine contemporaneo, si propone di
onorare e preservare le tradizioni e i valori associati alla legione storica e si dice destinato a persone che si
siano distinte nei loro campi e che abbiano dato un contributo significativo alla comuni in cui vivono.
Il cosiddetto ordine è guidato da un Principe Gran Maestro Ereditario (corona protettrice e fons honorum
Casa Agricola), ma attualmente il titolo di Gran Maestro Ereditario è assunto da Matteo Povolo, vedasi
quanto si legge su «omissis… Sempre sotto la Fons Honorum della Nobile Agricola si trova lo storico
Ordine della Legio Linteata di cui, per regio decreto è Principe Gran Maestro ereditario Sua Altezza
Serenissima il Duca don Matteo Povolo di Bojano omissi, in https://biografieonline.it/biografia-
christian-agricola. Le attività dellordine intenderebbero promuovere iniziative culturali, sociali e caritative,
in linea con i principi di onore e servizio alla comuni.
Sopra, il Gran Maestro Sua Altezza Serenissima il principe Matteo Povolo, duca di Bojano consegna lOrdine della
Legio Linteata (abbiamo lasciato la titolatura auto attribuita) https://corrierearistocratico.it/conferito-del-
cavalierato-al-merito-dellordine-dinastico-della-legio-linteata-al-presidente-della-fratres-agliana/
In basso, Il Gran Maestro dellOrdine della Legio Linteata Sua Altezza Serenissima il principe Matteo Povolo,
duca di Bojano con Togbe Osei III, personaggio pubblico (abbiamo lasciato la titolatura auto attribuita)
https://www.facebook.com/photo?fbid=10212592892852757&set=pcb.10212592905373070
Le porzioni dimmagini indicate sopra e sotto provengono da una fonte pubblica il cui link facebook
è indicato sotto le immagini e sono utilizzate esclusivamente a scopo illustrativo, al fine di evidenziare
elementi rilevanti per la comprensione dei fatti trattati. Tale estratto è stato modificato per omettere
elementi identificativi di eventuali persone ritratte non di interesse pubblico, in modo da rispettarne
la privacy. Limpiego rientra nel diritto di cronaca, senza alcuna finalità diffamatoria, e non vuole
ledere la reputazione di terzi violare la normativa vigente sul diritto dautore. Limmagine è
presentata unicamente per mostrare oggetti, simboli e segni distintivi pertinenti allargomento oggetto
di analisi critica e storica.
Riconoscimenti Ufficiali: per quanto riguarda i riconoscimenti ufficiali, le informazioni disponibili
indicano che lOrdine è riconosciuto come Entità de Facto con personalità giuridica. Tuttavia, non
sono presenti dettagli specifici su riconoscimenti formali da parte di stati sovrani o istituzioni
internazionali (se ne parla in: Futuro Molise, Araldica genealogia esoterismo dal contado di Molise
alla Puglia, dai Borrello ai de /di Sangro, pubblicato il 14 febbraio 2023 vedi:
https://futuromolise.com/araldica-genealogia-esoterismo-dal-contado-di-molise-alla-puglia-dai-borrello-
ai-de-di-sangro/)
- lOrdine dei Santi Ermacora e Fortunato è stato fondato nel 2024, riprendendo leredità della
Confraternita dei Santi Ermacora e Fortunato, istituita nel 1887 presso la Parrocchia di San Giorgio
Martire di Chions. La Famiglia Agricola ha assunto il ruolo di protettrice dellOrdine.
Missione e Attività: lOrdine si proporrebbe di promuovere i valori cristiani e culturali legati alla
figura dei santi Ermacora e Fortunato, attraverso iniziative culturali, sociali e caritative. Le attività
includerebbero lorganizzazione di eventi culturali, la promozione di studi storici e teologici, e il
sostegno a progetti di solidarietà.
Struttura e Riconoscimenti: lOrdine è guidato con la carica di Principe Gran Maestro Ereditario.
Per quanto riguarda i riconoscimenti ufficiali, le informazioni disponibili indicano che lOrdine è
riconosciuto come Entità de Facto con personalità giuridica. Tuttavia, non sono presenti dettagli
specifici su riconoscimenti formali da parte di stati sovrani o istituzioni internazionali.
Conclusione: LOrdine dei Santi Ermacora e Fortunato della Famiglia Agricola rappresenta
uniniziativa volta a mantenere vive le tradizioni storiche e spirituali legate ai santi patroni del Friuli,
attraverso attività culturali e sociali. Sebbene non sia riconosciuto ufficialmente da stati sovrani,
lOrdine opera come enticon personalità giuridica, proponendosi di promuovere valori di onore e
servizio alla comunità.
I riconoscimenti cavallereschi dellArcivescovo Metropolita e quelli della Santa Sede
Si legge su: https://biografieonline.it/docs/famiglia-agricola-genealogia.pdf: «Il Sacro Militare
Ordine del Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di Nazareth, lOrdine della Legio Linteata e
lOrdine dei Santi Ermacora e Fortunato, sono delle istituzioni cavalleresche non statuali ma
dinastico-familiare, totalmente estranee allordinamento italiano, come origini e come evoluzione
storica, che hanno costantemente ottenuto il riconoscimento canonico (e pertanto essi) vanno
qualificati come Ordini non nazionali ai sensi e per gli effetti dellart della legge 178/1951».
Nei primissimi giorni del mese di settembre 2024 ho ricevuto varie lettere che mi inviavano fotocopie
o fotografie riferite a riconoscimenti canonici effettuati da un Arcivescovo Metropolita, ai
cosiddetti ordini dinastici creati dal geom. Christian Agricola. Faccio presente che non si tratta del
suo Ordinario Diocesano di residenza e neppure di famiglia. Poi nei primissimi giorni di ottobre 2024
ricevo una lettera con una specifica richiesta di verifica documentale sulle fotocopie citate sopra.
Rivestendo la carica di Presidente dellInternational Commission for Orders of Chivalry ho il dovere
statutario di indagare sulla vicenda ed essendo il contenuto giuridicamente e canonicamente fuori
dalle attribuzioni possibili di un Arcivescovo Metropolita ho scelto lunica strada percorribile, ovvero
scrivere direttamente allArcivescovo Metropolita, ma non essendoci sulla rete la possibilità di un
contatto diretto lho richiesto direttamente scrivendo allemail informazioni della Diocesi
Metropolita. Quindi il 4 ottobre 2024, alle 10.44 scrivo al Webmaster dell’Arcidiocesi di
info@diocesi...omissis...org che alle 16,08 mi risponde fornendomi lemail dellArcivescovo:
arcivescovo@diocesi...omissis...org cui scrivo immediatamente con la mia pec; ricevo da lui una
risposta il 7 ottobre 2024 alle 13.45 nella quale mi chiede maggiori dettagli sulla vicenda utilizzando
unaltra email omissis@titscali.it con le seguenti espressioni (assai strane non conoscendo ancora la
mia richiesta): Se mi viene comunicata unindicazione più precisa e nominativa, sono pronto a
smentire personalmente senza ulteriori ripensamenti, per non sono a conoscenza di situazioni del
genere, a meno che qualcuno non si sia avanzo del mio nome o, peggio ancora, della mia amicizia!....
Mi ha stupito ricevere una risposta non dallemail inviatami dal webmaster ma da un email tiscali.it,
unemail che non indicava specificatamente la Arcidiocesi come quella che mi era stata inviata dal
webmaster dellArcidiocesi e alla quale avevo scritto. Quindi scrivo l8 ottobre alle 4,50
allArcivescovo esponendogli la vicenda ed allegando le lettere ricevute. Arrivano chiare smentite da
parte dellOrdinario Diocesano con varie email in data 8 ottobre 2024 alle 8,05 e alle 08,24, e infine
il 14 ottobre 2024 alle 18,41, e ancora il 15 ottobre 2024 alle ore 10,54. Faccio controllare le email
ricevute da un esperto informatico che mi dice che provengono da una VPN, geolocalizzata in
Toscana ma visivamente utilizzando un IP portoghese. Tutto il materiare è opportunatamente
conservato e a disposizione delle forze dellordine qualora fosse di loro interesse.
Le fotocopie ricevute che fra laltro risultano provenire da una fotocopia autenticata in comune sono
4 lettere firmate dallArcivescovo di omissis, con le quali lillustre alto prelato avrebbe riconosciuto
gli ordini cavallereschi dinastici creati del geom Christian Agricola, una di esse sarebbe un
riconoscimento genealogico di carattere nobiliare impossibile da ottenere da un Ordinario Diocesano.
Chiaramente qualunque persona che conosca anche solo i rudimenti del diritto canonico si rende conto
che un Ordinario Diocesano non avrebbe dovuto scrivere simili lettere dove fa uso di un potere che
non gli compete.
In conclusione ho informato via pec lAlto Prelato di quanto era giunto in mio possesso, il quale in
poche decine di minuti mi rispondeva dissociandosi totalmente dalle pagine che avevo inviato. In
seguito pochi giorni dopo il Prelato mi scriveva di essere stato di nuovo contattato dal geom. Agricola,
nuovamente precisandomi che si era allontano e aveva diffidato il geom. Agricola dallusare
qualunque foto che lo ritraesse in sua compagnia.
Stemma dellArcivescovo Metropolita timbro della Chiesa del Capitolo Metropolitano
Arcidiocesi di omissis con al centro lo stemma del Capitolo
Città omissis 16 agosto 2022.
Noi omissis, servo dei servi di Dio, pone il Sia augusto Casato sotto la perpetua protezione spirituale
della Chiesa Cattolica Romana, con questo Decreto Motu Proprio di riconoscimento
ARCIVESCOVILE
Riconosciamo e poniamo sotto la nostra perpetua protezione spirituale la Casa Reale Dei Nobili
Agricola rappresentata da Sua Altezza Reale Principe Christian Agricola nato San Severo 11.
Febbraio 1987, Principe di Capua delle Terre di Lavoro, Conte di Udine e Risano (Jus Sanguinis),
Cavaliere dellOrdine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, per grazia di Dio e per diritto
ereditario; Sua Altezza Reale.
Cristo è in mezzo a noi. Firma dellArcivescovo Metropolita e timbro
Sua Altezza Reale Christian AGRICOLA
Principe Duca Di Capua Conte di Udine e Risano, Cav. dellOrdine Equestre del Santo
Sepolcro di Gerusalemme
SS.PP.MM.
Commenti: il documento riportato presenta aspetti che necessitano unanalisi critica approfondita
sotto i seguenti punti di vista: giuridico, storico e canonico, con un commento aggiuntivo sul pensiero
e la prassi della Chiesa Cattolica in situazioni simili.
1. Analisi giuridica
Autenticità e validità legale: per avere valore giuridico, un decreto emesso da unAutorità
ecclesiastica deve rispettare il Codice di Diritto Canonico (CIC). Inoltre, luso di termini come Casa
Reale e titoli nobiliari richiede una verifica rigorosa sulla loro effettiva esistenza giuridica, spesso
legata a norme statali e non solo ecclesiastiche. LItalia, ad esempio, non riconosce ufficialmente titoli
nobiliari dal 1948 (art. XIV delle Disposizioni Transitorie e Finali della Costituzione), e la Santa Sede
dal 1984 con il nuovo Codice di Diritto Canonico.
Riconoscimento giuridico statale: la validità di un atto ecclesiastico nel contesto civile italiano
dipende dalla competenza dellautorità ecclesiastica e dalladerenza alla legislazione civile. La
designazione di titoli nobiliari ereditari non è materia propria della Chiesa, bensì della giurisdizione
statale.
Uso di titoli nobiliari: lattribuzione di titoli come Principe di Capua, Conte di Udine e Risano e
Casa Reale dei Nobili Agricola non sembra basarsi su una documentazione storica o giuridica
riconosciuta a livello statale. Se tali titoli fossero privi di un fondamento giuridico e storico,
potrebbero essere contestati come una violazione del diritto civile o una forma di usurpazione di titoli
non spettanti.
2. Analisi storica (accanto alle parole del testo riportiamo il nostro commento)
Casa Reale dei Nobili Agricola: Non esiste alcuna traccia storica riconosciuta di una Casa Reale dei
Nobili Agricola. La nobilità deve avere un fondamento storico verificabile, solitamente certificato
da enti come archivi di Stato o organismi storici accreditati. Il riferimento a Principe di Capua e
Conte di Udine e Risano non sembra avere alcuna base storica concreta riferita ad una famiglia
Agricola radicata in Puglia.
Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme: questo è un ordine pontificio e ufficiale.
Tuttavia, non conferisce alcun titolo nobiliare per il solo fatto di esserne membri. Ogni rivendicazione
legata a questordine deve essere verificata con la Santa Sede.
Jus Sanguinis (andrebbe lablativo Jure Sanguinis dopo lindicazione del titolo): questo termine
implica il diritto di ereditare titoli per discendenza diretta. Tuttavia, non è sufficiente una mera
dichiarazione per stabilire tale diritto: servono prove genealogiche autentiche, documentate e
accettate da organismi competenti.
3. Analisi canonica
Servo dei servi di Dio: è uno dei titoli propri del Papa, non dei Vescovi, introdotto da papa Gregorio
I come contromossa in seguito allassunzione nel 587/88 da parte di Giovanni IV Nesteutes patriarca
di Costantinopoli dellattributo di ecumenico, con lappoggio dellimperatore Maurizio, mantenuto
poi nonostante le proteste papali e il decreto del successore Foca (607) a conferma del primato della
Sede romana, come riconosciuto dai precedenti Concili ecumenici.
Competenza dellArcivescovo: secondo il CIC, un Arcivescovo Metropolita non ha il potere di
riconoscere titoli nobiliari o di designare una Casa Reale come ente protetto dalla Chiesa. La
concessione o il riconoscimento di titoli nobiliari non rientra nella potestà di unautorità ecclesiastica,
che invece può solo benedire o accompagnare spiritualmente famiglie che già possiedano un
riconoscimento civile e storico valido.
Motu Proprio Arcivescovile: un Motu Proprio è un atto che viene solitamente emesso dal Papa, non
da un Arcivescovo. Luso improprio del termine potrebbe denotare un errore procedurale o la volontà
di conferire unautorità impropria al documento.
Cristo è in mezzo a noi: questa formula non appartiene alla tradizione tipica dei documenti ufficiali
ecclesiastici; il suo uso sembra più retorico che canonico.
4. Pensiero e prassi della Chiesa Cattolica
Posizione sui titoli nobiliari: la Chiesa Cattolica non riconosce attribuisce titoli nobiliari, se non
in casi eccezionali (es. ordini pontifici storici). Inoltre, essa tende a evitare qualsiasi coinvolgimento
in questioni che possano confondere il piano spirituale con pretese mondane.
Uso improprio del linguaggio ecclesiastico: luso di terminologie come protezione spirituale
perpetua o Motu Proprio sembra volto a legittimare unautorità che non è propria di un
Arcivescovo. Questo può compromettere la credibilità del documento, soprattutto in ambiti storici e
canonici.
Conclusione e valutazione complessiva
Giuridicamente, il documento presenta lacune sostanziali. Non risulta conforme al diritto civile
italiano né alle norme ecclesiastiche canoniche. Storicamente, la mancanza di una base documentale
verificabile per i titoli nobiliari rende il riconoscimento privo di credibilità. Canonicamente, latto
supera i poteri concessi a un Arcivescovo e usa impropriamente termini e formule della Chiesa
Cattolica. Se il documento venisse sottoposto a una verifica ufficiale, sarebbe invalidato. Dovrebbero
essere richiesti ulteriori accertamenti, soprattutto per stabilire se vi sia un intento di usurpazione o un
abuso dei simboli delle autorità ecclesiastiche.
Stemma dellArcivescovo Metropolita
Per grazia di Dio e della Sede Apostolica
Arcivescovo omissis
Concessione in omissis, 5 agosto 2023
Noi
Monsignor omissis della Arcidiocesi di omissis già Vescovo di omissis
Decretando, riconoscendo e tutelando con codesta speciale concessione.
CONCEDIAMO E DECRETIAMO con MOTU PROPRIO
Che il. E lOrdine della Legio Linteata sono ordini Dinastici della Nobile famiglia Agricola oggi
rappresentati da Sua Altezza Reale Christian Agricola principe duca di Capua delle Terre di Lavoro,
Conte di Udine e Risano, Cavaliere dellOrdine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
(o.e.s.s.g.), ETC... nato a san Severo 11. Febbraio 1987 gli stessi da oggi godono della protezione
ecclesiastica di Santa Romana Chiesa e della omissis secondo il Diritto Canoinico destinato agli
Ordini Cavallereschi Nobilitanti e a Carattere Dinastico Famigliare. Chiunque leggerà questa
concessione ne prenda atto della sua validità perpetua.
Firma dellArcivescovo Metropolita e timbro
Alla c.a. dellIllustrissimo Sua Altezza Reale
Christian Agricola
principe Duca Di Capua
indirizzo
città
Commenti: il documento fornito richiede unanalisi approfondita dal punto di vista giuridico, storico,
canonico e una riflessione sulla posizione della Chiesa Cattolica. Ecco unanalisi dettagliata:
1. Analisi giuridica
Validità del documento: sebbene presenti una forma solenne, il documento solleva dubbi riguardo alla sua
conformità alle norme civili italiane. Dal 1948, i titoli nobiliari non hanno riconoscimento giuridico in
Italia (art. XIV delle Disposizioni Transitorie e Finali della Costituzione). La concessione di titoli o il
riconoscimento di ordini cavallereschi non è una prerogativa di unArcidiocesi o di un Arcivescovo, ma
rientra nel diritto statale o internazionale.
Titoli nobiliari e ordini cavallereschi: la designazione di titoli nobiliari e dinastici come Principe Duca
di Capua, Conte di Udine e Risano o la menzione di ordini come Legio Linteata e Sacro Militare
Ordine del Santissimo Sacramento non trova riscontro in registri ufficiali italiani o internazionali, quindi
son da considerarsi titoli senza riconoscimento e ordini auto-intitolati privi di qualunque tipo di validità
civile e canonica. Poichè i titoli o gli ordini non sono autenticamente e storicamente documentati,
potrebbero configurarsi come una violazione legale (es. usurpazione di titoli).
2. Analisi storica
Ordini citati: A) il Sacro Militare Ordine del Santissimo Sacramento della Annunciazione di
Nazareth (SM.O.S.S.A.N.) e la Legio Linteata non risultano tra gli ordini cavallereschi
storicamente accettati o riconosciuti dalla Chiesa Cattolica o da enti storici ufficiali. Gli ordini
cavallereschi autentici hanno radici storiche ben documentate e riconosciute.
Legio Linteata: storicamente, la Legio Linteata è menzionata come un ordine di guerrieri-sacerdoti
nellantica Roma, ma non ha alcuna relazione diretta con il contesto degli ordini cavallereschi
moderni o dinastici. Se lordine venisse presentato oggi come unentità dinastica, si tratterebbe di una
reinterpretazione contemporanea, non storicamente documentata.
Titoli nobiliari: i titoli Principe Duca di Capua, Conte di Udine e Risano richiedono una
documentazione genealogica solida per essere rivendicati. Non risulta che tali titoli appartengano
storicamente o dinasticamente alla famiglia Agricola.
Famiglia Agricola: Non emergono elementi che attestino la nobiltà storica della famiglia Agricola
delle Puglie collegandosi alla famiglia Nobile del Friuli Venezia Giulia, e neppure un legame con
casati dinastici legittimati.
3. Analisi canonica
Competenza dellArcivescovo: secondo il Codice di Diritto Canonico (CIC), un Arcivescovo non ha
lautorità di decretare la validità di ordini cavallereschi o di riconoscere titoli nobiliari dinastici.
Queste materie esulano dalla giurisdizione ecclesiastica, che si limita a riconoscere ordini approvati
dalla Santa Sede quali lOrdine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e il Sovrano Militare
Ordine di San Giovanni detto di Malta. Un Arcivescovo può concedere la protezione spirituale di
un ente o di una famiglia, ma ciò non equivale al riconoscimento giuridico o canonico di titoli o ordini
cavallereschi.
Motu Proprio e diritto canonico: il termine Motu Proprio è riservato esclusivamente agli atti papali.
Il suo utilizzo in questo contesto appare improprio e non conforme alla prassi canonica. La
concessione di una protezione perpetua per ordini cavallereschi non ha alcun fondamento giuridico
canonico. Gli ordini cavallereschi riconosciuti dalla Chiesa sono soggetti alla supervisione della
Santa Sede, non di singole Arcidiocesi.
Protezione ecclesiastica: anche qualora fosse legittima, una protezione ecclesiastica non implica
alcun riconoscimento civile o storico dei titoli o degli ordini in questione.
4. Posizione della Chiesa Cattolica
Neutralità sui titoli nobiliari: la Chiesa non interviene nel riconoscimento di titoli nobiliari, salvo che
questi abbiano un diretto legame con ordini pontifici o necessitino di una legittimazione morale e
spirituale (es. Ordine di Malta, Santo Sepolcro).
Ordini non riconosciuti: la Santa Sede mantiene una lista di ordini cavallereschi riconosciuti
ufficialmente emessa varie volte dal 1934 allertando dallimpropria associazione con ordini che non
riconosce e tutela. Luso di titoli associati a ordini non riconosciuti dalla Chiesa può essere
considerato fuorviante o lesivo della credibilità della Chiesa stessa.
Abuso del linguaggio ecclesiastico: la terminologia utilizzata nel documento (Motu Proprio,
validità perpetua) è percepito come un abuso volto a conferire autorità a dichiarazioni che non
rientrano nelle competenze della Chiesa.
Conclusioni e valutazione complessiva
Giuridicamente, il documento non ha alcun valore legale. Le pretese legate a titoli nobiliari e ordini
cavallereschi necessitano di documentazione storica e genealogica verificata e di un riconoscimento
civile o canonico ufficiale. Storicamente, mancano prove che attestino lautenticità degli ordini e dei
titoli citati. Senza documentazione, tali pretese appaiono prive di fondamento. Canonicamente,
lArcivescovo non ha lautorità di legittimare ordini dinastici o nobiliari. Luso improprio di termini
canonici può compromettere la credibilità dellatto e sollevare dubbi sulla sua autenticità.
Stemma dellArcivescovo Metropolita
Per grazia di Dio e della Sede Apostolica
Arcivescovo Metropolita di omissis
omissis, 11 febbraio 2024.
NOI
omissis, arcivescovo metropolita della Diocesi di omissis, già vescovo di omissis.
Col presente scritto, tutelando con codesta speciale e nominativa concessione:
CONCEDIAMO E DECRETIAMO CON MOTO PROPRIO
che lOrdine dei Santi Ermacora e Fortunato (O.S.E.F.), ordine che affonda le proprie radici allOrdine e
Confraternita dei Santi Ermacora e Fortunato, incardinato nella Parrocchia di San Giorgio martire di Chions,
fondato nellAnno del Signore 1887 e presente documentalmente negli archivi Parrocchiali fino allanno del
Signore 1967;
è ordine dinastico della Nobile Famiglia Agricola, oggi rappresentata da Sua Altezza Reale Christian
Agricola di San Nicandro, Principe del Sacro Romano Impero, Principe e Duca di Capua e delle Terre di
Lavoro, Principe di Occitana, Conte dellImpero dAustria, Signore di San Nicandro, Cavaliere dellOrdine
Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (etc) nato a San Severo, 11 febbraio 1987, figlio del S.A.R.,
il Pr. Rossano Tiziano:
Che da oggi giorno, dedicato a Maria Vergine di Lourdes, gode della nostra singolare concessione, delle
protezioni Ecclesiastiche di Santa Romana Chiesa e dellArcidiocesi Metropolita di omissis secondo il diktat
del Diritto Canonico, nella sua parte destinata agli Ordini Cavallereschi Nobilitanti. Chiunque, a titolo o
diretto darà lettura da ora in avanti di questa concessione, prenda atto della sua validi perpetua.
S.P.M.
Pr. Cristian Agricola di San Nicandro
Indirizzo
Luogo Firma dellArcivescovo Metropolita e timbro
Alla c.a. dellIllustrissimo Sua Altezza Reale
Christian Agricola
principe Duca Di Capua
indirizzo
città
COMMENTI: anche questo documento presenta diverse problematiche che richiedono
unanalisi critica dal punto di vista giuridico, storico, e canonico, con una riflessione sul
pensiero e la prassi della Chiesa Cattolica. Ecco unanalisi dettagliata:
1. Analisi giuridica
Validità e riconoscimento civile
- Titoli nobiliari: in Italia, come già scritto, i titoli nobiliari non hanno alcun riconoscimento
giuridico dal 1948 (art. XIV delle Disposizioni Transitorie e Finali della Costituzione). La
menzione di titoli come Principe del Sacro Romano Impero, Duca di Capua e Conte
dellImpero dAustria appare priva di fondamento giuridico, in quanto:
il Sacro Romano Impero è stato dissolto nel 1806 e non vi è alcuna continuità legittima, e a
quellepoca non esisteva nessuna famiglia Agricola in possesso di tale titolo;
i titoli nobiliari dellImpero dAustria non sono riconosciuti dalla Repubblica Italiana e sono
sorti solo dopo il 1806 quando venne disciolto il Sacro Romano Impero; il Duca di Capua è
storicamente un titolo associato al Regno di Napoli, ma non è mai appartenuto alla Famiglia
Agricola né risulta storicamente attribuibile a questa.
- Ordini cavallereschi: l’”Ordine dei Santi Ermacora e Fortunato (O.S.E.F.), anche se
menzionato come fondato nel 1887, non è riconosciuto ufficialmente dalla Santa Sede da
enti civili italiani o internazionali. La mancanza di un riconoscimento ufficiale lo rende una
realtà non accreditata.
Attribuzione di poteri
Motu Proprio: come già detto il termine Motu Proprio è riservato agli atti papali. Un
Arcivescovo non ha lautorità per emettere atti Motu Proprio, poiché tali atti sono
esclusivamente prerogativa del Sommo Pontefice.
Protezione Ecclesiastica: come già detto un Arcivescovo può offrire la protezione spirituale a
enti o associazioni legittime, ma ciò non equivale a riconoscere la validità legale di titoli
nobiliari o ordini dinastici.
Autenticità della Nobile Famiglia Agricola: non esistono evidenze storiche riconosciute che
attestino lesistenza di una Nobile Famiglia Agricola con titoli quali Principe del Sacro
Romano Impero o Duca di Capua. Ogni titolo nobiliare deve essere storicamente
documentato e riconosciuto da organi competenti per essere legittimo.
Ordine dei Santi Ermacora e Fortunato (O.S.E.F.): non esistono tracce storiche significative
che confermino lesistenza o la natura dinastica dellOrdine. Laffermazione che lordine fosse
incardinato in una parrocchia (San Giorgio martire di Chions) dal 1887 al 1967 non ha riscontro
in fonti ecclesiastiche ufficiali. Anche se fosse esistito, il trasferimento di un ordine religioso a
una dimensione dinastica richiederebbe un riconoscimento formale dalla Chiesa e da autorità
statali.
Sacro Romano Impero e Austria: come già detto il Sacro Romano Impero è cessato nel 1806, e
tutti i titoli a esso connessi non sono p riconosciuti né storicamente né legalmente. I titoli
dellImpero Austriaco sono legati a un contesto storico preciso dopo il 1806, sono tutti
conosciuti e non possono essere attribuiti senza adeguate verifiche genealogiche.
3. Analisi canonica
Competenza dellArcivescovo circa lautorità sullOrdine e sui titoli: secondo il Codice di
Diritto Canonico (CIC), un Arcivescovo non ha il potere di riconoscere o legittimare ordini
cavallereschi o dinastici. Gli ordini riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa come più volte
ricordato sono: Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e lOrdine di Malta, e sono
soggetti alla supervisione della Santa Sede. Il riconoscimento di ordini nobilitanti è al di fuori
della competenza di una diocesi o arcidiocesi locale.
Protezione perpetua: anche se già specificato in precedenza, si ricorda che la concessione di
protezione ecclesiastica perpetua non è prevista dal diritto canonico. Ogni atto pastorale o
amministrativo deve essere conforme alla normativa vigente e limitato nel tempo.
Motu Proprio e concessione di validità perpetua: come già evidenziato, il termine Motu
Proprio non è utilizzabile da un Arcivescovo. Il richiamo a una validità perpetua non è
canonico, in quanto gli atti ecclesiastici sono soggetti a revisione e supervisione superiori.
4. Posizione della Chiesa Cattolica
Neutralità verso i titoli nobiliari: la Chiesa Cattolica non è competente nel riconoscimento di
titoli nobiliari, salvo in specifici casi legati alla storia di ordini religiosi o pontifici. La pretesa
di legittimazione di titoli da parte di un Arcivescovo appare inappropriata e contraria alla prassi
ecclesiale.
Ordini non riconosciuti: la Santa Sede mantiene un elenco chiaro di ordini riconosciuti.
Lattribuzione di validità canonica a ordini non ufficiali potrebbe essere interpretata come una
violazione delle norme ecclesiastiche.
Conclusione e valutazione
Giuridicamente, il documento è privo di fondamento legale. I titoli e gli ordini menzionati non
sono riconosciuti né dalla Repubblica Italiana da autorità internazionali. Storicamente, non
esistono prove a sostegno della Nobile Famiglia Agricola o degli ordini citati. La loro legittimità
appare discutibile. Canonicamente, latto va oltre le competenze di un Arcivescovo e utilizza
impropriamente terminologie riservate al Sommo Pontefice.
Stemma dellArcivescovo Metropolita
Per grazia di Dio e della Sede Apostolica
Arcivescovo Metropolita di omissis
Prot. N.100 - bis. omissis, 2 settembre 2021
Noi
omissis, Arcivescovo Metropolita della Arcidiocesi di omissis, già Vescovo di omissis, riunitosi in
Sessione Straordinaria il Capitolo Metropolitano della Chiesa di omissis,
letta la genealogia e la documentazione presentata e depositata presso codesto Archivio Arcivescovile
RICONOSCIAMO, DECRETIAMO E CONFERMIAMO CON MOTU PROPRIO
che Cristian Agricola, nato a San Severo 11 febbraio 1987 figlio di Rossano Tiziano, è diretto discendente
del Principe del S.R.I. Leonardo Agricola, che nel XVI secolo ad Aquileia, servì come cancelliere e
ambasciatore il Patriarca di Aquileia, Marino Grimani. Questo ramo della famiglia, deriva dal principe del
S.R.I. Filipp Agricola, professore medico della Medizinische Universit Wien Dal ramo di Leonardo
Agricola, sorsero due rami, uno come capostipite di Gaspare Picolo o Piccolo, che godette della nobil
come Conti e Nobili dellimpero dAustria. - il titolo comitale fu per la prima volta concesso nel 1645 a
Lucrezio Agricola e passò successivamente a Feliciano (primogenito maschile di Lucrezio) - (Antonio
primogenito maschile di Feliciano) - (Giorgio terzogenito maschile di Feliciano), entrambi questi rami si
estinsero e il titolo passò a Vincenzo (quintogenito vivente maschile di Feliciano). Con la morte di Vincenzo
il titolo passò al figlio Feliciano che si sposò tre volte. Da primo letto ebbe sei femmine e quattro maschi, il
titolo pas a Vincenzo, poi a G, poi a Bernardo ed infine a Leonardo tutti e quattro rami si estinsero e il
titolo passò a Rizzardo figlio primogenito di secondo letto di Feliciano (il primo genito di secondo letto fu
tale Riccardo nato nel 1781 che mo senza figli). Tutti i rami dei figli di terzo letto si estinsero. Da Rizzardo
il titolo passò a Federico (figlio primogenito), da Federico passò a Rizzardo (figlio primogenito di Federico),
da Rizzardo a Niccolò Maria Agricola Bo (figlio primo genito di Rizzardo), da Nicco a Giovanni (figlio
primogenito di Nicolò), ultimo discendente maschile del ramo di Udine insieme al fratello minore Giulio
Silvio. Con la sua morte di Giovanni avvenuta nel 1956 e di Giulio Silvio nel 1958, seguendo il fondo del
Torso e il fondo Ioppi, il titolo è sempre passato a ramo collaterale ed dai soli figli maschi. Il titolo è passato
nel 1958 a Rocco Agricola, nonno di Cristian Agricola. La fonte sul passaggio è supportata anche dallo
SMOM dove contessa Ludovica in Gavotti, figlia di Giovanni, viene citata dei nobili conti. Su alcuni
libri non scientificamente supportati viene citato un tale Antonio Fioravanti Cinci (figlio di una delle figlie
di Giovanni), che per volon testamentale fece aggiungere il cognome Agricola nel 1995. Il titolo non può
essere rivendicato dallo stesso, perché si è ufficialmente estinto nel 1958 passando a Rocco è il titolo di
nobile dei conti Agricola si è ufficialmente estinto con la morte della nobil donna Ludovica Agricola
avvenuta nel 2020. Vista e verificata quindi tutta la documentazione prodottaci e conservata nei rispettivi
archivi, riconosciamo, decretiamo, confermiamo e convalidiamo che Christian Agricola è insignito da
discendenza familiare dei seguenti titoli di: Principe del Sacro Romano Impero, Conte Nobile dellImpero
dAustria, Signore di San Nicandro, nobile di Mezzo Lombardo, di Veroli, di Viterbo, nobile dei conti e dei
marchesi che gode della prestigiosa prerogativa FONTE DEGLI ONORI - FONS HONORUM
Riconosciamo e confermiamo inoltre che, sempre vista la sopracitata documentazione descritta per estratto,
lo stesso gode dei quattro quarti di nobil e decretiamo quindi che la Famiglia Agricola gode delle protezioni
ecclesiastiche di Santa Romana Chiesa e dellArcidiocesi Metropolita di Lecce e che tutti i titoli a lui ascritti
siano trasmissibili in linea di primogenitura maschile in linea retta e, qualora mancante la linea maschile, sia
trasmissibile in linea femminile:
Firma dellArcivescovo Metropolita e timbro
S.P.M.
Pr. Christian Agricola di San Nicandro
Indirizzo
Luogo
COMMENTI: anche questo documento presenta numerosi elementi che richiedono unattenta analisi
giuridica, storica, e canonica, oltre a una riflessione sulla posizione della Chiesa Cattolica rispetto a questioni
nobiliari e titoli dinastici.
1. Analisi giuridica
Titoli nobiliari e giurisdizione civile: vedasi i commenti precedenti
Competenza giuridica dellArcidiocesi: vedasi i commenti precedenti
2. Analisi storica
Famiglia Agricola e titoli nobiliari: legittimi storica dei titoli:
Il documento traccia una genealogia dettagliata della famiglia Agricola, collegandola a figure storiche come
Leonardo Agricola e il Principe del S.R.I. Filipp (leggasi correttamente: Philipp) Agricola. Tuttavia: non
esistono evidenze storiche verificabili che dimostrino che la famiglia Agricola abbia mai detenuto titoli come
Principe del Sacro Romano Impero o Conte dellImpero dAustria. Il collegamento tra Leonardo
Agricola e i titoli ascritti appare non documentato e manca di supporto archivistico riconosciuto da enti
storici autorevoli. Laffermazione che il titolo si sia estinto nel 1958 e sia passato a Rocco Agricola non
trova riscontro in fonti ufficiali o in archivi storici noti.
Affidabili della genealogia: la genealogia riportata nel documento sembra eccessivamente dettagliata e
basata su interpretazioni non suffragate da documenti storici accreditati. In particolare:
la confusione di fonti come lo SMOM (Sovrano Militare Ordine di Malta) e libri non scientificamente
supportati solleva dubbi sullaffidabilità delle affermazioni.
Non è chiaro se il riferimento a documenti conservati negli archivi sia stato verificato da scholar
indipendenti.
Riferimenti a istituzioni storiche: vedasi i commenti precedenti
Sacro Romano Impero e Impero Austriaco: vedasi i commenti
3. Analisi Canonica
Ruolo e competenza dellArcivescovo: vedasi i commenti precedenti
Protezione ecclesiastica: laffermazione che la famiglia Agricola gode delle protezioni ecclesiastiche di
Santa Romana Chiesa e dellArcidiocesi Metropolita di omissis appare inappropriata. Ripeto che la Chiesa
offre protezione spirituale, ma non può garantire riconoscimenti legali o storici legati a titoli nobiliari.
Conformità al Codice di Diritto Canonico: il documento non rispetta il Codice di Diritto Canonico, in
quanto: non esistono norme che autorizzino unArcidiocesi a riconoscere o legittimare titoli nobiliari:
lattribuzione di una fonte degli onori (fons honorum) è una prerogativa esclusiva di monarchi o autorità
sovrane storiche, non di autori ecclesiastiche.
4. Posizione della Chiesa Cattolica
Neutralità sui titoli nobiliari: come più volte spiegato la Chiesa Cattolica non ha competenza nel
riconoscimento di titoli nobiliari, salvo in casi eccezionali legati a ordini cavallereschi storici (es. Sovrano
Militare Ordine di Malta, Ordine del Santo Sepolcro). Gli atti ecclesiastici che pretendono di legittimare
titoli secolari rischiano di compromettere la credibili della Chiesa.
Uso improprio del linguaggio ecclesiastico: la terminologia utilizzata nel documento (Motu Proprio,
Fons Honorum) potrebbe essere percepita come un tentativo di conferire autori indebita a dichiarazioni
prive di fondamento giuridico e canonico.
Conclusioni e valutazione
Giuridicamente, il documento non ha alcun valore legale. I titoli nobiliari e dinastici menzionati non sono
riconosciuti dallordinamento italiano da alcuna autori sovrana legittima. Storicamente, mancano prove
documentali credibili che dimostrino la legittimi della genealogia e dei titoli ascritti alla famiglia Agricola.
Canonicamente, il documento è al di fuori delle competenze di un Arcivescovo e utilizza impropriamente
termini riservati al Sommo Pontefice.
Sopra, il Gran Maestro Christian I Agricola consegna in Chiesa il diploma di ricezione nel Sacro Militare Ordine del
Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di Nazareth (S.M.O.S.S.A.N.) ad un altissimo prelato
https://www.facebook.com/photo/?fbid=1148393317289662&set=pb.100063570129034.-2207520000, da notare
le insegne dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme al collo del Gran Maestro
La porzione d’immagine indicata sopra proviene da una fonte pubblica il cui link facebook è indicato
sotto limmagine che è utilizzata esclusivamente a scopo illustrativo, al fine di evidenziare elementi
rilevanti per la comprensione dei fatti trattati. Tale estratto è stato modificato per omettere elementi
identificativi di eventuali persone ritratte non di interesse pubblico, in modo da rispettarne la privacy.
L’impiego rientra nel diritto di cronaca, senza alcuna finalità diffamatoria, e non vuole ledere la
reputazione di terzi violare la normativa vigente sul diritto d’autore. L’immagine è presentata
unicamente per mostrare oggetti, simboli e segni distintivi pertinenti all’argomento oggetto di analisi
critica e storica.
Da FuturoMolise, VII Evento dellAristocrazia Adriatica dellEuropa Orientale, 1 luglio 2024
https://futuromolise.com/vii-evento-dellaristocrazia-adriatica-delleuropa-orientale/
La porzione delle immagini riprodotte proviene da una fonte pubblica (Facebook, Accademia Dinastica Universitaria della
Nobile Famiglia Agricola, link: https://www.facebook.com/photo/?fbid=1060364642759264&set=a.517988646996869
ed è utilizzata esclusivamente a scopo illustrativo, al fine di evidenziare elementi rilevanti per la comprensione dei fatti
trattati. Tale estratto è stato modificato per omettere tratti identificativi di eventuali persone ritratte, in modo da rispettarne
la privacy. Limpiego rientra nel diritto di cronaca, senza alcuna finalità diffamatoria, e non vuole ledere né la reputazione
di terzi né violare la normativa vigente sul diritto dautore. Limmagine è presentata unicamente per mostrare oggetti,
simboli o segni distintivi pertinenti allargomento oggetto di analisi critica e storica.
Accademia Dinastica Universitaria dellOrdine Militare del Santissimo
Sacramento dellAnnunciazione di Nazareth della Nobile Famiglia Agricola
A.D. MMXXII (A.D.U.O.M.S.S.A.N.)
«Omissis… È una Libera Istituzione, apolitica, apartitica e un ente riconosciuto che persegue finalità
culturali, umanitarie e di solidarietà, favorendo ed incentivando, in ogni modo, il dialogo e lo scambio
interculturale ed interreligioso tra popoli.
La stessa, il cui Rettore è il Nobil Homo Christian Agricola, può vantare nel proprio istituto la
presenza di eminenti personalità, facente parte del Senato Accademico che è la più alta espressione
dellA.D.U.O.M.S.S.A.N. del mondo religioso, militare professionale, imprenditoriale, culturale,
scientifico, storico e diplomatico. È un Ente Riconosciuto e registrato anche in Italia presso lAgenzia
delle entrate al nr. 91058700708 con cod. Ateco nr. 85.42.00 come Università e post università e
accademie conservatrice, riconosciuta anche da sentenza del tribunale internazionale di Taranto al nr.
02/2022 secondo la Convenzione di New York del 1958 (trattato internazionale multilaterale firmato
nellambito della Conferenza diplomatica delle Nazioni Unite a New York), entrato in vigore il 7
giugno 1959 e ratificato dal Parlamento italiano con la legge n. 62 del 19 gennaio 1968 (con efficacia
stabilita a partire dal 1º maggio 1969 di cui 156 Stati Aderenti, la stessa è registrata presso il registro
trasparenza della Comunità Europea nr.448265647265-93).
LAccademia conferisce Lauree, corsi di Formazione e i titoli di studio relativi allinsegnamento
superiore nella Regione europea in base alla convenzione adottata nella Conferenza Diplomatica di
Lisbona dell11 aprile 1997, che supera tutte le precedenti Convenzioni in materia di riconoscimento
dei titoli accademici adottate dal Consiglio dEuropa e dallUnesco.
La Convenzione di Lisbona, ufficialmente Convenzione sul Riconoscimento della Qualificazione
riguardante lIstruzione Superiore nella Regione Europea, è una convenzione internazionale del
Consiglio dEuropa elaborata insieme allUNESCO.
Si tratta del principale accordo giuridico sulla valutazione delle credenziali in Europa. Firmata nel
1997, entrò in vigore il 1º gennaio 1999 e ufficialmente ratificata in Italia con Legge dell11 Luglio
2002 nr 148.
Nel 2012 la convenzione risultò ratificata da tutti i 47 stati membri del Consiglio dEuropa a
Strasburgo, con leccezione della Grecia e del Principato di Monaco. Essa è stata ratificata anche da
stati che non sono membri del Consiglio dEuropa, quali Australia, Bielorussia, Canada, Santa Sede,
Israele, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tagikistan e Nuova Zelanda. Gli Stati Uniti hanno sottoscritto la
convenzione ma non lhanno ratificata… da
Accademia Dinastica Universitaria della Nob. Fam. AGRICOLA Desidero ringraziare tutti coloro
che, con fattiva partecipazione, hanno contribuito a realizzare il successo del 1 CONVEGNO
ADRIATICO, un progetto da me fortemente voluto e dalla Accademia Dinastica Universitaria della
Nob fam AGRICOLA insieme a Tutti gli Illustrissimi Nobili e Notabili e alle amministrazioni
pubbliche. Sono stati giorni di intenso lavoro e di straordinaria aggregazione, di confronto tra le
diverse esperienze e di appagante scambio di idee sotto il profilo culturale ed Araldico, ma ancor di
più personale. Perché è nei ritiri che la squadra si costruisce; ed in questa occasione che noi tutti
(lAristocrazia Adriatica dellEuropa Orientale) con le nostre azioni abbiamo voluto condividere i
nostri ideali nel corso della Convention e lungo tutto il percorso dellEvento. Un momento non solo
culturale ma anche di convivialità fraterna. Nel corso di questo, seppur breve, ritiro abbiamo avuto,
ancora una volta, conferma che laristocrazia Adriatica dellEuropa Orientale possiede una marcia in
più per affrontare la dura partita del mondo culturale, perché ricca di Illustre personalità talentuose,
capaci, creative e serie.
Non sono mancati momenti di critiche, di cui tuttavia abbiamo apprezzato, per la gran parte, la
costruttività, volano indispensabile per la definizione dei progetti futuri e funzione di orientamento
per le prossime decisioni di del 2 evento Adriatico. Desideriamo ringraziare tutti per la partecipazione
copiosa agli incontri sulle tematiche della Araldica la Nobiltà Antica e Moderna e la Fons Honorum
nel XXI Secolo, nati dalle esigenze raccolte su tutto il territorio. Lungi dal voler essere esaustivi sulle
materie, i corsi hanno inteso offrire alcuni tra i più richiesti approfondimenti sulle funzionalità e spunti
di riflessione sulle potenzialità che la autentica Nobiltà oggi rappresenta grazie allo storico passato.
Ricchi noi stessi di tale esperienza, vi chiediamo di continuare a stimolarci nella richiesta di nuove
occasioni per riunirci aristocraticamente.
Con la certezza di mantenere con ciascuno di Voi un costante e proficuo rapporto essendo molti di voi entrati
a far parte della Famiglia, Vi do appuntamento alla prossima occasione di ritrovo, nella speranza che possano
in futuro presenziare anche coloro che non sono potuti esserci per motivi famigliari e per motivi di salute.
Nel rinnovare il mio sentito ringraziamento, auguro buon lavoro a tutti e W lAristocrazia Adriatica e W
Tutti gli Illustrissimi che hanno fortemente Voluto e desiderato partecipare appoggiando la prima pietra per
l’edificazione di tutto cOmissis».
Vedasi: https://www.govserv.org/IT/Lucito/1500348346852755/Accademia-Dinastica-Universitaria-
della-Nobile-Famiglia-Agricola. Attenzione, GovServ.org è un sito privato, un aggregatore di
informazioni su servizi e organizzazioni sparse per il mondo. Non è un sito statale, né governativo, ma una
sorta di indice non ufficiale. La proprie è privata e non riconducibile a un ente pubblico.
COMMENTI: lAccademia Dinastica Universitaria dellOrdine Militare del Santissimo Sacramento
dellAnnunciazione di Nazareth della Nobile Famiglia Agricola (A.D.U.O.M.S.S.A.N.) dice di essere
una associazione culturale ricreativa con finalità culturali, umanitarie e di solidarietà, che promuove
il dialogo interculturale e interreligioso tra i popoli e che è stata costituita in Lucito (CB) il (4)
giugno 2022, con atto registrato allUfficio delle Entrate di Termoli in data 7 giugno 2022 al numero
612 con Codice Fiscale nr. 91058700708, con codice identificativo di categoria. 85.42.00 Istituzione
universitaria
19
e post- universitaria; accademie e conservatori
Si afferma a pagina 1 che: «È riconosciuta già con sentenza del Tribunale Internazionale Arbitrale
20
dellAccademia di Studi Araldici Nobiliari e Cavallereschi
21
di Taranto sentenza nr. 02/2002 secondo
19
Il codice ATECO 85.42.00 identifica lattività di istruzione universitaria e post-universitaria. Questo include:
Università (sia pubbliche che private); Istituzioni che offrono corsi di laurea, laurea magistrale, master,
dottorati e corsi di perfezionamento post-laurea; Accademie e conservatori, se erogano percorsi accademici
riconosciuti. Si tratta di attività di formazione di alto livello, legate principalmente al sistema educativo
superiore.
20
Il Tribunale Internazionale Arbitrale di Taranto è un organismo istituito per la risoluzione alternativa delle
controversie, operante sotto legida della Camera di Commercio di Taranto. La sua funzione principale è quella
di offrire servizi di arbitrato e mediazione per la composizione di controversie civili e commerciali. Purtroppo
sul sito https://www.accademiadistudi.it/tribunale-internazionale-arbitrale non compare la data di fondazione,
ma dalla rete si evince la citazione più antica che è una sentenza arbitrale del 20 maggio 2022, relativa alla
registrazione di uno stemma per Christian Agricola; inoltre, il 25 maggio 2024, lAvv. Pietro Francesco
Pierri, presidente del Tribunale Internazionale Arbitrale, ha partecipato a un convegno a Lecce.
21
LAccademia di Studi Araldici, Nobiliari e Cavallereschi https://www.accademiadistudi.it/ è
unorganizzazione culturale italiana fondata nel 2020 per iniziativa del Prof. Dott. Fabio Pierri Pepe.
LAccademia si dedica alla promozione di ricerche storiche e documentali, con lobiettivo di tutelare la storia
e le tradizioni araldiche, senza scopo di lucro. Tra le sue attività, lAccademia organizza convegni, conferisce
premi a studiosi distintisi nel campo dellaraldica e accoglie nuovi membri che condividono linteresse per
queste discipline. Ne sono membri (manteniamo le titolature nobiliari ed accademiche ivi riportate così come
compaiono negli articoli che trattano tale organizzazione ma senza entrare nel merito, in quanto non
interessanti per questo studio): Prof. Dott. Fabio Pierri Pepe, Marchese di Sansevero, fondatore e presidente
dellAccademia; Avv. Pietro Francesco Pierri, Duca di Castel Ruggero, presidente del Tribunale Internazionale
Arbitrale di Taranto e membro dellAccademia; Conte Dott. Enzo Modulo Morosini di Risicalla e SantAnna
Morosina, curatore del Libro dOro delle famiglie nobili e notabili con Annesso Armoriale Storico Generale
Italiano e relatore in eventi organizzati dallAccademia; Cav. Valentino Latorre, delegato per il Salento
dellAccademia e giudice arbitrale; Dott. Francesco Casciaro, studioso con particolare interesse per la storia
antica della Puglia e le genealogie familiari; Ing. Gianpaolo Calabrese, nobile dei baroni di Cupa,
rappresentante dellassociazione Casa Museo Calabrese e membro dellAccademia; Prof. Andrea Calabrese,
Barone di Cupa, accademico residente negli Stati Uniti, intervenuto in eventi dellAccademia; Principe Dott.
Christian Agricola di San Nicandro, relatore in convegni dellAccademia, con focus sulla storia della famiglia
la Convenzione di New York del 10 giugno 1958
22
. Vengono Riconosciuti i Diplomi, Lauree e corsi
di Formazione e i titoli di studio relativi allinsegnamento superiore nella Regione europea, fatta a
Lisbona l11 aprile 1997
23
. La Convenzione è stata adottata nella Conferenza Diplomatica di Lisbona
dell11 aprile 1997, essa supera tutte le precedenti convenzioni in materia di riconoscimento dei titoli
accademici adottate dal Consiglio dEuropa e dallUNESCO. La Convenzione è stata firmata anche
dallItalia l11 aprile 1997 e successivamente ratificata con Legge 11 luglio 2002, nr. 148».
Per quanto riguarda laccreditamento ufficiale da parte del Ministero dellUniversità e della Ricerca
(MUR) italiano, non sono disponibili informazioni pubbliche che confermino tale riconoscimento.
Lelenco delle università non statali riconosciute dal MUR non include lAccademia in questione.
In Italia, laccreditamento delle università e dei corsi di studio è regolato da procedure specifiche che
prevedono la valutazione da parte dellAgenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e
della Ricerca (ANVUR).
Nello Statuto è chiaramente specificato che: «LAssociazione è di natura Culturale, Dinastico,
Familiare e di proprietà esclusiva della Nobile Famiglia AGRICOLA e dello Stato situato nel
Continente Antartico Arcipelago del Regno di Agricola - The Kingdom of Agricola (Micro-Stato)
24
Agricola in Puglia; Barone Eugenio Toski, ambasciatore dellUcraina, partecipante e onorificenze in eventi
dellAccademia.
22
La Convenzione di New York del 10 giugno 1958, ufficialmente chiamata Convenzione per il riconoscimento
e lesecuzione delle sentenze arbitrali straniere, è un trattato internazionale promosso dalle Nazioni Unite per
regolamentare il riconoscimento e lesecuzione delle decisioni arbitrali emesse in un Paese diverso da quello
in cui si richiede lesecuzione.
23
La Convenzione di Lisbona sul riconoscimento delle qualifiche relative allinsegnamento superiore nella
regione europea è un accordo internazionale adottato l11 aprile 1997 durante una conferenza diplomatica a
Lisbona. Promossa congiuntamente dal Consiglio dEuropa e dallUNESCO, ha come obiettivo il
miglioramento e larmonizzazione del riconoscimento delle qualifiche accademiche (come lauree, diplomi e
certificati) tra i Paesi firmatari.
LItalia ha ratificato la Convenzione con la Legge 11 luglio 2002, n. 148, rendendola parte integrante del
diritto italiano. Di conseguenza, il nostro Paese è obbligato a seguire i principi della Convenzione per il
riconoscimento delle qualifiche accademiche straniere, garantendo processi equi, trasparenti e non
discriminatori.
La Convenzione non prevede il riconoscimento automatico dei titoli di studio, ma stabilisce che il rifiuto deve
essere motivato solo in caso di differenze sostanziali tra il titolo estero e gli standard italiani. Ogni richiesta
di riconoscimento viene valutata caso per caso dalle autorità competenti:
- Università e istituti accademici per il riconoscimento accademico (proseguire gli studi).
- Ministeri o ordini professionali per il riconoscimento professionale (accesso al lavoro).
Ad esempio, un cittadino europeo con una laurea conseguita in Francia può richiedere il riconoscimento del
suo titolo in Italia per continuare gli studi o accedere a una professione regolamentata. Tuttavia, dovrà seguire
le procedure previste e soddisfare le condizioni di equivalenza accademica.
In Italia, la Convenzione ha reso i processi di riconoscimento più chiari e coerenti, favorendo la mobilità
internazionale di studenti e professionisti, pur rispettando lautonomia delle istituzioni e le normative
nazionali.
24
Il Kingdom of Agricola rappresenta una presunta entità sovrana che rivendica il possesso di 11 isole, una
dichiarazione che, tuttavia, non trova riscontro ufficiale nella documentazione internazionale sul web.
Lanalisi delle coordinate geografiche indicate ha evidenziato che alcune di queste isole ricadono nei confini
dei Territori Australi e Antartici Francesi (TAAF), in particolare nellarcipelago delle Isole Kerguelen, territori
ufficialmente soggetti alla sovranità della Repubblica Francese.
Le rivendicazioni del Kingdom of Agricola risultano, pertanto, incompatibili con il diritto internazionale per
le seguenti ragioni:
- Territori Australi Francesi (TAAF): Le Isole Kerguelen, così come le altre aree identificate dalle coordinate,
sono amministrate dalla Francia e riconosciute a livello internazionale come parte integrante del suo territorio.
Tali aree non rappresentano terra nullius né possono essere oggetto di nuove rivendicazioni territoriali.
- Trattato sullAntartide (1959): Sebbene alcune delle coordinate indichino aree prossime allAntartide, tali
rivendicazioni violerebbero comunque il regime giuridico imposto dal Trattato sullAntartide, che vieta
espressamente nuove rivendicazioni territoriali e lespansione di quelle preesistenti a sud del 60° parallelo sud.
Coordinate Orientamento: 262, 2749208°; Inclinazione 0°; Raggio 3.033.447,464 m; latitudine
79,0701657°; longitudine - 119,0711673°; Altitudine 962,3141819 m. Isola 1: - 49,286927
Latitudine; 69,2774241° Longitudine; 300,4882774 m Altitudine; Isola 2: - 53,0406181° Latitudine;
72,5946478° Longitudine; 193,7282957 m Altitudine; Isola 3: - 53,1328339° Latitudine; 73,550223°
Longitudine; 411,5413819 m. Altitudine; Isola 4: - 52,9201644° Latitudine; 73,5819803°
Longitudine; 21,8525948 m. Altitudine; Isola: - 52,9271322° Latitudine; 73,5877184° Longitudine;
4,4942226 m. Altitudine; Isola 6: - 46,4298007° Latitudine; 51,7343789° Longitudine; - 408,4511655
m. Altitudine; Isola: - 46,1042938° Latitudine; 50,2344553° Longitudine; 586,8118259 m.
Altitudine; Isola 8: - 52,9029311° Latitudine; 73,5681765° Longitudine; - 0,4800343 m. Altitudine;
Isola 9: 46,4360524° Latitudine; 52,2194368° Longitudine; 360,6734087 m. Altitudine; - Isola 10: -
46,4176428° Latitudine; 50,4041689° Longitudine; 255,8426043 m. Altitudine; Isola 11: -
45,9484928° Latitudine; 50,4041689° Longitudine; 83,0179624 m. Altitudine e della Casa Reale
della Famiglia Agricola rappresentata nella persona S.A.R. Christian Agricola già meglio
identificato».
Pertanto, senza evidenze di un accreditamento ufficiale, i titoli rilasciati dallAccademia potrebbero
non avere valore legale riconosciuto dallo Stato italiano. Per informazioni più dettagliate o aggiornate,
è consigliabile contattare direttamente le fonti ufficiali del MUR.
Nello Statuto troviamo anche:
«omissis
g.) Lassociazione ha per scopo la gestione delle attività culturali, storico-araldiche e cavalleresche,
nello spirito ecumenico di fraternità tra i popoli e le varie confessioni, le manifestazioni, convegni,
seminari, eventi e cerimonie di rievocazione storica, corsi di formazione in scienze araldiche, e la
promozione del patrimonio culturale storico-araldico di detta accademia, istituzione culturale e
dinastica della casa reale di Agricola.
h) I soci fondatori predetti sono gli unici soci effettivi; di comune accordo, essi sono gli unici
componenti del consiglio direttivo, da loro così formato:
i.) Sua Altezza Reale, Cava. dellOrdine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme Etc., Christian
Agricola, Conte di Udine - Risano per Ius Sanguinis, Vicepresidente Tesoriere, Rettore
dellAccademia a vita
j.) Sua Altezza Reale ETC. Emiliana Rainelli, Presidente
k.) Conte PeschumLanzanum Giovanni Bucci, Segretario Generale
Dallo Statuto troviamo:
«omissis… Costituzione, Denominazione, Sede, Durata.
LUniversità appartiene alla categoria degli istituti universitari
25
previsti dallart. 1, n. 2, del testo
Le disposizioni del trattato, entrato in vigore il 23 giugno 1961, hanno congelato qualsiasi pretesa di sovranità
successiva alla sua adozione.
Conclusioni: Le dichiarazioni del Kingdom of Agricola non possiedono alcun valore giuridico possono
essere riconosciute a livello internazionale. Le coordinate geografiche analizzate dimostrano che le aree
rivendicate ricadono allinterno di territori già soggetti a sovranità statale (e comunque al di sotto del 60°
parallelo), in particolare della Francia, rendendo tali rivendicazioni contrarie al diritto internazionale e prive di
fondamento legale. Di conseguenza, qualsiasi pretesa di questa natura risulta in contrasto con le normative
vigenti e i principi sanciti dai trattati internazionali.
25
L A.D.U.O.M.S.S.A.N. prevede oltre a tantissimi altri corsi universitari di diverso livello in base a quanto
è scritto nello Statuto di creare ben 97 Corsi di Laurea (Lauree di 1° Livello e Lauree Magitrali,) che sono:
La laurea specialistica o magistrale
Corsi di formazione
I nostri servizi di formazione disponibili per le lauree specialistiche e non:
Laurea Specialistica o Magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia
Laurea Specialistica o Magistrale in Archeologia
Laurea Specialistica o Magistrale in Archivistica e Biblioteconomia
Laurea Specialistica o Magistrale in Biologia
Laurea Specialistica o Magistrale in Biotecnologie Agrarie
Laurea Specialistica o Magistrale in Biotecnologie Industriali
Laurea Specialistica o Magistrale in Conservazione dei Beni Architettonici ed Ambientali
Laurea Specialistica o Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali
Laurea Specialistica o Magistrale in Design
Laurea Specialistica o Magistrale in Filologia Moderna
Laurea Specialistica o Magistrale in Filologia, Letterature e Storia dellAntichità
Laurea Specialistica o Magistrale in Finanza
Laurea Specialistica o Magistrale in Fisica
Laurea Specialistica o Magistrale in Informatica
Laurea Specialistica o Magistrale in Informazione e Sistemi Editoriali
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria Aereospaziale e Astronautica
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria Biomedica
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria Chimica
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria Civile
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria dei Sistemi Edilizi
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria della Sicurezza
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria dellAutomazione
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria Elettrica
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria Elettronica
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria Energetica e Nucleare
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria Gestionale
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria Informatica
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria Meccanica
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria Navale
Laurea Specialistica o Magistrale in Ingegneria per lAmbiente e il Territorio
Laurea Specialistica o Magistrale in Lingue e Letterature dellAfrica e dellAsia
Laurea Specialistica o Magistrale in Lingue e Letterature Moderne Europee e Americane
Laurea Specialistica o Magistrale in Lingue Moderne per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale
Laurea Specialistica o Magistrale in Linguistica
Laurea Specialistica o Magistrale in Matetica
Laurea Specialistica o Magistrale in Medicina e Chirurgia
Laurea Specialistica o Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria
Laurea in Scienze Infermieristiche
Laurea in Fisioterapia
Laurea Specialistica o Magistrale in Metodologie Informatiche per le Discipline Umanistiche
Laurea Specialistica o Magistrale in Modellistica Matematico Fisica per lIngegneria,
Laurea Specialistica o Magistrale in Musicologia e Beni Culturali,
Laurea Specialistica o Magistrale in Organizzazione e Gestione dei Servizi per lo Sport e le Attività Motorie,
Laurea Specialistica o Magistrale in Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale,
Laurea Specialistica o Magistrale in Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici,
Laurea Specialistica o Magistrale in Programmazione e Gestione dei Servizi Educativi,
Laurea Specialistica o Magistrale in Psicologia,
Laurea Specialistica o Magistrale in Relazioni Internazionali,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienza e Ingegneria dei Materiali,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze Chimiche,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze Cognitive,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze della Comunicazione Pubblica, dImpresa e Pubblicità,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze della Natura,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze della Politica,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze dellEconomia,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze dellEducazione degli Adulti e della Formazione Continua,
unico delle leggi sullistruzione superiore, approvato con Regio Decreto 31 agosto 1933, n. 1592, ed
è autorizzata a rilasciare titoli di studio universitario aventi valore legale ai sensi dellart. 6, comma
1, della legge 7 agosto 1990, n. 245. LUniversità è autonoma ai sensi dellart. 33 della Costituzione
ed ha personalità autonoma didattica, scientifica, organizzativa, amministrativa e disciplinare, nei
limiti delle leggi sullordinamento universitario.
Art. 2.
LAssociazione sulla base del principio di sussidiarietà, secondo quanto previsto dallart. 118 della
Costituzione, in conformità con la Legge 106/2016 e il decreto legislativo 3 luglio 2017 n.117 e
successive modificazioni. Si ispira ai principi di democraticità e gratuità e persegue esclusivamente
finalità civiche, di solidarietà e utilità sociale, per consentire ai propri associati e ai cittadini in genere,
attraverso lattività esercitata, crescita civile e culturale, coesione sociale, miglioramento della qualità
della vita, anche al fine di sostenere lautonomia iniziativa di quanti concorrono, anche in forma
associata, a perseguire il bene comune, ad elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e
protezione sociale, favorendo la partecipazione, linclusione e il pieno sviluppo della persona e
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale,
Laurea Specialistica o Magistrale in dellUniverso,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze e Tecniche dello Sport,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentaria,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze e Tecnologie della Chimica Industriale,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze e Tecnologie della Navigazione (80/M)
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze e Tecnologie Forestali ed Ambientali,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze e Tecnologie per lAmbiente e il Territorio,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze Economiche per lAmbiente e la Cultura,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze Economico - Aziendali,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze Filosofiche,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze Geografiche,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze Pedagogiche,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze per la Cooperazione allo Sviluppo,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze Statistiche Attuariali e Finanziarie,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze Statistiche,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze Storiche e Araldiche,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze Zootecniche e Tecnologie Animali,
Laurea Specialistica o Magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali,
Laurea Specialistica o Magistrale in Sicurezza Informatica,
Laurea Specialistica o Magistrale in Sociologia e Ricerca Sociale,
Laurea Specialistica o Magistrale in Storia dellArte,
Laurea Specialistica o Magistrale in Studi Europei,
Laurea Specialistica o Magistrale in Tecniche e Metodi per la Società dellInformazione,
Laurea Specialistica o Magistrale in Teorie della Comunicazione,
Laurea Specialistica o Magistrale in Teorie e Metodologie dellE-Learnig e della Media Educatiom,
Laurea Specialistica o Magistrale in Traduzione Specialista e Interpretariato,
Laurea Specialistica o Magistrale in Scienze Politiche Diplomatiche Internazionali,
Laurea in Museologia e museografia,
Laurea in Storia dellarte e dellarchitettura medievale e rinascimentale,
Laurea in Agiografia,
Laurea in Storia delle Religioni,
Laurea in belle arti in arte e design,
Laurea in Pittura,
Laurea Magistrale interdipartimentale in Conservazione e restauro dei beni culturali (titolo di laurea abilitante
alla professione di restauratore, ai sensi del DM n. 87/2009),
Laurea Magistrale in Genealogia, Araldica, Scienze Documentarie, Diritto Nobiliare e Cerimoniale,
Laurea Magistrale in Scienze forensi e criminologiche.
valorizzando il potenziale di crescita e di occupazione lavorativa.
A tal fine, svolge in modo principale e prevalente, in favore dei terzi, le attività di interesse generale
di cui allart. 3 del presente statuto in forma di azione volontaria.
Una delle tre Lauree rilasciate il 21-11-2022, e consegnate pubblicamente ad un evento organizzato
dallA.D.U.O.M.S.S.A.N. a circa sei mesi dalla fondazione.
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rilevanti per la comprensione dei fatti trattati. Tale estratto è stato modificato per omettere elementi
identificativi quali nome e cognome, in modo da rispettarne la privacy. Limpiego rientra nel diritto di cronaca,
senza alcuna finalità diffamatoria, e non vuole ledere né la reputazione di terzi né violare la normativa vigente
sul diritto dautore. Limmagine è presentata unicamente per mostrare oggetti, simboli o segni distintivi
pertinenti allargomento oggetto di analisi critica e storica.
Art. 3 Status
LAssociazione è di esclusiva natura, Culturale-Dinastica-Familiare, non ha fini di lucro, la sua durata
è illimitata. Essa è patrimonio ereditario, familiare, culturale, storico, araldico, ed ente soggetto di
DIRITTO internazionale che gode di extraterritorialità. la Casa Reale di Agricola. Principe Christian
Agricola Christian I, Duca di Capua, Conte di Udine - Rissano, Cav. dellOrdine Equestre del Santo
Sepolcro di Gerusalemme, Etc… della del Sacro Romano Impero. (I decreti e le patenti Nobiltà sono
conservati presso lArchivio privato e presso il tribunale internazionale di Taranto attualmente
rappresentata dal legittimo Capo di Nome e darme, Sua Altezza Reale, il Principe Christian Agricola,
Christian I, Duca di Capua, Conte di Udine - Rissano, Cav. dellOrdine Equestre del Santo Sepolcro
di Gerusalemme Etc… Il quale ne è Magnifico Rettore, Eccellentissimo Doctor Academiae, Recteur,
Recteur dacadémie, Direttore, Istituto Superiore di Alti Studi Araldici, Militari, Politici, Scientifici
e Tecnologici, Tecnici, professionali, etc... dinastica, in quanto la famiglia che la possiede è famiglia
di Alta Nobiltà, anche ereditaria, citata anche nel Libro dOro delle Famiglie Nobili e Notabili e dalla
Unione Monarchica delle Baleari (Spagna), oltre che riconfermata dal Tribunale Internazionale di
Taranto con sentenza 02/2022; è patrimoniale in quanto lAccademia ha una datazione di titoli
premiali nel caso culturale o di studio che costituiscono una «fons honorum»; tale dote non si estingue
finché non si estinguono i titoli conferibili e quindi essa costituisce la dote rettorale di proprietà
esclusiva del rettore supremo. Con possibilità dunque nel corso della propria attività di conferire
qualificazioni e diplomi al merito ad honorem - honoris causa a quanti, distintesi nelle varie discipline
umanistiche, scientifiche, politiche, militari ed araldiche. Tutti i conferimenti onorifici di accademie
estere o dinastiche o non nazionali, sono validi per il diritto a fregiarsi del titolo accademico
conseguito, e per i meriti conseguiti vanno ad honorem ad arricchire con prestigio il proprio
curriculum e a formare importanti crediti culturali, portano al conseguimento di titoli che hanno
validità in Italia secondo la Convenzione di Lisbona, firmata dallItalia, Legge 11 luglio 2002, n. 148
e ai sensi dellart. 54 della direttiva 20057/36/CE dellUnione Europea. Rettifica ed esecuzione della
Convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio relativi allinsegnamento superiore nella Regione
europea, fatta a Lisbona l11 aprile 1997 e norme di adeguamento dellordinamento interno.
La Convenzione è stata adottata nella Conferenza Diplomatica di Lisbona dell11 aprile 1997 essa
supera tutte le precedenti Convenzioni in materia di riconoscimento dei titoli accademici adottate dal
Consiglio dEuropa e dallUNESCO. La Convenzione è stata firmata dallItalia l11 aprile 1997 e
successivamente ratificata con Legge 11 luglio 2002, numero 148, ratifica desecuzione della
Convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio relativi allinsegnamento superiore nella Regione
europea, fatta a Lisbona l11 aprile 1997, e norme di adeguamento dellordinamento interno, la
Convenzione nasce con lo scopo di favorire la mobilità interuniversitaria garantendo il reciproco
riconoscimento dei titoli e dei percorsi di studio tra i paesi firmatari, laddove possibile… omissis».
Le cariche sociali così come riportate a pagina 68 dello Statuto sono:
Presidente S.A.R. Rainelli Emiliana
Vice Presidente/Rettore S.A.R. Co. Cav. Christian Agricola
Segretario: Co. Giovanni Bucci
COMMENTI, Per determinare la validità di un diploma di laurea, occorre considerare diversi aspetti:
Istituzione che lo rilascia: il diploma è apparentemente rilasciato da unistituzione chiamata Accademia
Dinastica Universitaria dellOrdine Militare del Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di Nazareth di
Collazione della Dom. Fam. Agricola.. Questa istituzione non corrisponde a università riconosciuta
ufficialmente dal Ministero dellUniversità e della Ricerca (MUR) in Italia o da organismi equivalenti in
Europa. Verificare se è presente nellelenco delle università accreditate può essere un buon punto di
partenza.
Legalità e accreditamento: in Italia e nella maggior parte dei paesi europei, i diplomi di laurea validi
devono essere rilasciati da universi accreditate a livello nazionale e rispettare standard educativi ufficiali.
Indicazioni sospette: la dicitura Treaty of Lisbon (Trattato di Lisbona) non è usualmente utilizzata nei
diplomi di laurea. Questo potrebbe essere un riferimento generico per conferire unapparenza di legalità
internazionale, ma non indica necessariamente accreditamento. Il luogo di rilascio (Lucito, CB, Molise -
Italia) potrebbe non corrispondere a una sede di ununiversi legalmente riconosciuta.
Firma e sigilli: i nomi e le firme apposte (Christian Agricola, Giovanni Bucci, Emiliana Rainelli) devono
essere verificati per capire se appartengono a persone autorizzate a rilasciare titoli accademici.
Il sigillo rosso, anche se ben fatto, non garantisce la validità legale.
Università: leggendo quanto si propone lAccademia Dinastica Universitaria dellOrdine Militare del
Santissimo Sacramento dellAnnunciazione di Nazareth della Nobile Famiglia Agricola
(A.D.U.O.M.S.S.A.N.), ovvero avviare ununiversità privata in Italia con ben 97 corsi di laurea,
comprendenti sia lauree triennali che magistrali, viene automatico commentare che tale impresa richiede
un investimento economico significativo.
Le principali voci di spesa includono:
- Acquisizione o affitto della sede: il costo varia in base alla posizione geografica e alle dimensioni
necessarie. In una cit come Milano, laffitto di un edificio adeguato potrebbe oscillare tra 500.000 e
1.000.000 di euro allanno. Lacquisto potrebbe richiedere un investimento tra 10 e 20 milioni di euro.
- Personale docente: per garantire unofferta formativa di quali, è necessario assumere professori ordinari,
associati e ricercatori. Lo stipendio annuo lordo di un professore ordinario parte da circa 53.095 euro.
Considerando un corpo docente di 300 professori, la spesa annua potrebbe aggirarsi intorno ai 16 milioni di
euro.
- Personale amministrativo e di supporto: ununiversi di queste dimensioni richiede un numero
significativo di personale non docente. Stimando 200 dipendenti con uno stipendio medio annuo di 30.000
euro, la spesa annua sarebbe di circa 6 milioni di euro.
- Attrezzature e infrastrutture: laboratori, biblioteche, aule informatizzate e altre strutture necessitano di
investimenti iniziali significativi, stimabili tra 5 e 10 milioni di euro.
- Spese operative: costi legati a utenze, manutenzione, materiali didattici e altre spese correnti potrebbero
ammontare a circa 2 milioni di euro allanno.
Stima totale:
Investimento iniziale: tra 20 e 30 milioni di euro.
Spese annuali ricorrenti: circa 24 milioni di euro.
Queste cifre sono approssimative e possono variare in base a numerosi fattori, tra cui la localizzazione
delluniversità, la disponibili di finanziamenti e le specifiche esigenze dei corsi offerti.
LUniversità degli Studi di Milano, nota come la Statale, propone solo 82 corsi di laurea triennale e
magistrale per lanno accademico 2024-2025.
Istituzioni universitarie non statali possono essere autorizzate dal Ministero a rilasciare titoli aventi valore
legale, al termine di percorsi di studio conformi agli standard minimi nazionali. Lautorizzazione viene
rilasciata a seguito di valutazione positiva dellordinamento didattico e della certificazione della qualità della
docenza impiegata, nonc dei requisiti di sostenibili economica e di adeguatezza della sede da parte
dellAgenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR). Il possesso di tali
requisiti viene verificato periodicamente ai fini della conferma del riconoscimento ministeriale
(https://www.mur.gov.it/it/aree-tematiche/universita/le-universita/universita-non-statali-
riconosciute).
In conclusione lAccademia Dinastica Universitaria dellOrdine Militare del Santissimo Sacramento
dellAnnunciazione di Nazareth della Nobile Famiglia Agricola (A.D.U.O.M.S.S.A.N.) non rientra tra
le Università non statali della Repubblica Italiana riconosciute.
https://www.italianmuseum.it/
Lucito (CB), sede dellA.D.U.O.M.S.S.A.N.
Sopra, la porzione dellimmagine riprodotta proveniente da una fonte pubblica (Museo dellarte
Contadina di Lucito (CB) - Molise, https://armillaweb.it/accademia-dinastica-universitaria-
della-nobile-famiglia-agricola-aduomssan/) è indicata come sede dellAccademia Dinastica
Universitaria della Nobile Famiglia Agricola A.D.U.O.M.S.S.A.N., ed è utilizzata esclusivamente a
scopo illustrativo, al fine di evidenziare elementi rilevanti per la comprensione dei fatti trattati. Tale
estratto è stato modificato per omettere tratti identificativi di eventuali persone ritratte, in modo da
rispettarne la privacy. Limpiego rientra nel diritto di cronaca, senza alcuna finalità diffamatoria, e
non vuole ledere la reputazione di terzi violare la normativa vigente sul diritto dautore.
Limmagine è presentata unicamente per mostrare oggetti, simboli o segni distintivi pertinenti
allargomento oggetto di analisi critica e storica.
CHRISTIAN AGRICOLA DI SAN NICANDRO
AGENTE DIPLOMATICO CON RANGO CONSOLARE
Era nel passato tradizione della nobiltà svolgere attività diplomatica e consolare, e per questa ragione
desidero ampliare il presente studio con rudimentali nozioni attinenti agli ambasciatori e consoli in
quanto utili alle persone interessate alle scienze documentarie della storia.
Il 12 dicembre 2024 avendo tramite il mio avvocato inviato allavvocato del geom. Christian Agricola il
presente studio per informarlo del contenuto e soprattutto, se possedeva documenti di archivi pubblici in
grado di confutare e perfezionare la mia ricerca, per invitarlo a correggere miei possibili errori, ricevo
una diffida alla pubblicazione perché non da lui autorizzata (premetto che non era stata richiesta alcuna
autorizzazione, dato che oltre ad essere uno storico esperto certificato di queste materie sono anche
giornalista pubblicista, quindi con pieno diritto di critica e cronaca).
Nel testo l’avvocato presenta il suo cliente come: Sua Eccellenza Console Christian Agricola
26
.
Personalmente ritengo che una persona a casa propria abbia il diritto di farsi chiamare come meglio
crede, ma uno studioso di scienze documentarie della storia è a conoscenza che il trattamento di
Eccellenza era disciplinato dal R.D. 16 dicembre 1927, n. 2210, che allarticolo 4 statuiva che i
personaggi compresi nelle prime quattro categorie dellordine delle precedenze «... rivestono la dignità
di grandi Ufficiali dello Stato ed hanno il titolo di Eccellenza».
Sulla base di questa normativa beneficiarono del privilegio anche i presidenti delle Corti di Appello, i
gradi vertice (compresi generali di corpo darmata, generali di squadra aerea e ammiragli di squadra)
delle forze armate, i prefetti in sede ed il capo della Polizia.
In conseguenza, il trattamento entrò nella prassi sino a quando il Decreto Legislativo Luogotenenziale
28 giugno 1945, n. 406 ne stabi labolizione con questa frase: «il titolo di Eccellenza, attribuito con
R.D. 16.XII.1927, n. 2210 e successive modificazioni e integrazioni, è abolito
Tale decreto, però, non fu sempre seguito: ciò diede adito a comportamenti diversi per cui la Presidenza
del Consiglio diramò la Circolare del 23 maggio 1950 n. 39568 con la quale precisava che il titolo era
stato abolito con il Decreto Legislativo Luogotenenziale del 1945 e che comunque il trattamento di
eccellenza non veniva menzionato negli atti ufficiali dello Stato.
La circolare non ottenne alcun effetto chiarificatore, lasciando invariata lanomalia di una legge non
sempre seguita
27
.
Nel 1996 uno scritto del ministro dellInterno di allora, Giorgio Napolitano, impar al riguardo
disposizioni precise concernenti però solo la stesura di proprie lettere: luso di S.E. non poteva essere
rivolto a giudici e prefetti.
Correttamente in Italia, ma solo per cortesia oggi possono essere appellati eccellenza gli ambasciatori
titolari di ambasciate, per cortesia in Italia e per diritto allinterno della Chiesa Cattolica i vescovi, e i
sommi gradi dellOrdine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e del Sovrano Militare Ordine di
Malta.
Ho poi pensato che lavvocato volesse attribuire il trattamento di eccellenza a un Console, ma i consoli
non hanno mai avuto diritto al trattamento di eccellenza.
26
Così scritto nella diffida.
27
Santantonio, M., Il cerimoniale nelle pubbliche relazioni, Gesualdi ed., Roma, 1998. Si precisa che il decreto legislativo
luogotenenziale n. 406/1945, non deve essere convertito in legge, poiché decreto delegato, e non decreto legge.
Nella continuazione della diffida leggo pure che riferendosi al suo cliente lo definisce: “omissis… è una
persona politicamente esposta in quanto è agente diplomatico del DIS (Diplomatic Intelligence
Service), organizzazione accreditata sia dalla Nato che dellONU23 omissis.
Nel ringraziare l’avvocato per queste informazioni che non conoscevo ho voluto informarmi su cosa
fosse il Diplomatic Intelligence Service - DIS e la mia ricerca è arrivata a queste conclusioni:
Si tratta di Socie privata a responsabilità limitata senza capitale sociale (Private company limited by
guarantee without share capital) fondata il 15 gennaio 2018, iscritta nel Registro delle Imprese britannico
con il numero di compagnia 11150714.
L’indirizzo della sede legale è: 71-75 Shelton Street, Covent Garden, London, United Kingdom, WC2H 9JQ.
Si deve sapere che l’indirizzo 71-75 Shelton Street, nel quartiere di Covent Garden a Londra (WC2H
9JQ), è noto per ospitare spazi adibiti a uffici flessibili, virtual office e servizi di domiciliazione
societaria. Non si tratta in genere di un tradizionale edificio con negozi o uffici stabili di un’unica azienda,
bensì di una sede utilizzata da numerose piccole imprese, startup, professionisti o società che necessitano
di un indirizzo commerciale a Londra, ma senza un ufficio fisico permanente.
Dichiara di svolgere: 99000 Attività di organizzazioni ed enti extraterritoriali.
Nel corso della sua breve vita ha cambiato 2 ragioni sociali.
1) INTERNATIONAL CYBERPOL COMMITTEE LTD dal 15 gennaio 2018 al 20 novembre 2019;
2) DIPLOMATIC INTELLIGENCE COUNTERPOL LTD dal 20 novembre 2019 all’8 gennaio 2021.
Secondo i dati consultabili sul portale ufficiale di Companies House, l'ultimo bilancio depositato
risale al 31 gennaio 2019, mentre la dichiarazione di conferma più recente è stata presentata il 25
febbraio 2021. Entrambe risultano ampiamente fuori dai termini previsti dalla normativa britannica,
sollevando interrogativi sull’effettiva operatività della società e sulla sua capacità di rispettare gli
obblighi legali.
La società utilizza un conto bancario presso Revolut Bank UAB, una banca situata in Lituania, e
intestato a Guglielmo Maria Eugenio Rinaldini. La scelta di un istituto di credito estero potrebbe far
sospettare un tentativo di eludere controlli finanziari più rigorosi nel Regno Unito.
Il direttore della società è il dott. Guglielmo Rinaldini, che è l’unico ufficiale della società ed è residente
in Italia, e che si presenta come Sua Altezza Reale Principe Guglielmo Rinaldini; è Console Reale
della Casa Imperiale e Reale del Montenegro e Macedonia”, un’entità non riconosciuta da alcun
governo o istituzione internazionale.
Rischi per chi utilizza i documenti o collabora con la società
L’uso dei passaporti emessi dal Diplomatic Intelligence Service Ltd o l’accettazione di incarichi
diplomatici espone a gravi rischi legali.
Secondo la Convenzione di Vienna del 1961, i passaporti diplomatici possono essere emessi
esclusivamente da Stati sovrani o organizzazioni internazionali riconosciute.
Chiunque utilizzi questi documenti o si dichiari console o agente diplomatico per conto della società
rischia gravi accuse penali, tra cui:
a) Falsificazione di documenti ufficiali, punibile con pene severe.
b) Usurpazione di titoli ufficiali, reato che può comportare multe e, in alcuni casi, la reclusione.
Per la fonte delle informazioni contenute nell’articolo vedasi:
https://it.wikinews.org/wiki/Diplomatic_Intelligence_Service_Ltd:_indagine_su_passaporti_non_
riconosciuti_e_attivit%C3%A0_dubbie#
Tuttavia LinkedIn offre le seguenti informazioni compilate dal responsabile della DIS:
Il Diplomatic Intelligence Service (DIS) è un'organizzazione internazionale ed extraterritoriale
ufficialmente registrata presso il Dipartimento degli affari economici e sociali delle Nazioni Unite (UN
DESA) e la NATO. L'organizzazione è specializzata nell'intelligence diplomatica e fornisce
approfondimenti e servizi critici per assistere governi, organizzazioni internazionali ed entità globali in
questioni di sicurezza, intelligence e strategia diplomatica. Con particolare attenzione alla promozione
della cooperazione e della stabilità internazionale, il DIS opera in conformi con le norme diplomatiche
globali e facilita la comunicazione sicura e la condivisione di intelligence tra nazioni ed entità
multinazionali. La sua registrazione sia presso l’ONU DESA che presso la NATO sottolinea il suo status
riconosciuto nell’intelligence globale e nella comuni diplomatica. Ma fra le organizzazioni riconosciute
dall’ONU DESA e dalla NATO non figura.
Vedasi il sito del DIS: https://www.diplomaticintelligenceservice.org/
LinkedIn dichiara la dimensione dell’organizzazione costituita da 51-200 dipendenti (ma solo 1 utente è
associato a Roma, così compare sul sito). Sempre nella stessa pagina si dichiara un solo dipendente.
L’unica sede al di fuori Londra è a Roma ed è tenuta da un ambasciatore (per l’Italia) che è Cavaliere
Grand Ufficiale del regno di Godenu e Cavaliere Gran Croce noncLuogotenente del Sacro Militare
Ordine del Santissimo Sacramento della Annunciazione di Nazareth (SM.O.S.S.A.N.), nonché Cavaliere
Grand’Ufficiale dei Cavalieri di Malta OSJ.
Il modulo, acquisito durante l'inchiesta, mostra una struttura generica, priva di riferimenti a istituzioni
riconosciute o di garanzie legali sull'utilizzo dei dati personali richiesti.
Inoltre, la società emette passaporti diplomatici di tipo B, con simboli e diciture che includono
riferimenti a ONU, NATO e missioni internazionali. Le verifiche confermano che tali documenti non
sono riconosciuti da alcuno Stato sovrano e che l’uso di simboli ufficiali dell’ONU e della NATO
appare non autorizzato, configurando una potenziale violazione delle normative internazionali.
L’exequatur
L’exequatur è l’atto formale con cui uno Stato, il cosiddetto Stato di residenza o ricevente, riconosce
e autorizza un console designato da un altro Stato (lo “Stato d’invio”) a svolgere le proprie funzioni sul
suo territorio. In altre parole, è il documento ufficiale che concede al console straniero il permesso di
operare e di esercitare le prerogative consuete del suo ufficio (assistenza ai cittadini dello Stato d’invio,
funzioni notarili, tutela di interessi commerciali e così via).
Differenze fra ambasciatori e consoli:
Ambasciatori: per gli ambasciatori, il passo preliminare non si chiama exequatur. Prima della nomina
formale di un ambasciatore, è necessario l’agment, ciil gradimento formale dello Stato ricevente
alla persona scelta dallo Stato accreditante come proprio rappresentante diplomatico di massimo livello.
Una volta ottenuto l’agrément, l’ambasciatore presenta le lettere credenziali al Capo dello Stato ospitante
e viene co ufficialmente riconosciuto.
Consoli: l’exequatur riguarda specificamente i consoli. Dopo che lo Stato d’invio ha nominato un console
(solitamente con una commissione consolare o lettera patente), questo documento viene presentato
allo Stato ricevente. Se quest’ultimo accetta il console, emette l’exequatur. Senza di esso, il console non
può esercitare le sue funzioni ufficiali.
Come si ottiene l’exequatur
Nomina del console: lo Stato d’invio nomina un console e gli rilascia la documentazione ufficiale
(commissione consolare).
Presentazione della commissione: il console designato trasmette la commissione consolare alle autori
del Paese ricevente, di solito tramite il canale diplomatico (spesso l’ambasciata dello Stato d’invio presso
lo Stato ricevente).
Valutazione dello Stato ricevente: il governo dello Stato ricevente esamina la persona proposta, il suo
profilo, e valuta se accettarla.
Rilascio dell’exequatur: se lo Stato ricevente non ha obiezioni, emette l’exequatur, un atto formale che
può assumere la forma di un decreto, di un documento scritto o di una notifica ufficiale. Da quel
momento, il console è ufficialmente riconosciuto ed ha la facoltà di svolgere le sue funzioni.
In sintesi, l’exequatur è l’atto che legittima formalmente il console a operare in un Paese straniero.
Mentre per gli ambasciatori il passaggio formale è l’agrément e la presentazione delle lettere credenziali,
per i consoli è l’exequatur a stabilire il riconoscimento della loro autorità consolare.
Allo stato odierno dei fatti non esistono exequatur emessi dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica
Italiana che autorizzino le persone del DIS ad essere considerati in Italia quali ambasciatori o consoli.
Modulo di adesione al Diplomatic Intelligence Service Ltd per la richiesta di rilascio di passaporto diplomatico
https://it.wikinews.org/wiki/Diplomatic_Intelligence_Service_Ltd:_indagine_su_passaporti_non_riconosci
uti_e_attivit%C3%A0_dubbie#/media/File:Modulo_DIS.jpg
Il Diplomatic Intelligence Service Ltd richiede agli affiliati di compilare un modulo di iscrizione che
prevede: a) la fornitura di copie del passaporto e di fotografie personali; b) la firma di un documento
chiamato Membership Agreement; c) Una donazione minima di 1.000 euro, da versare sul conto
bancario lituano indicato.
La porzione dell’immagine riprodotta proviene da una fonte pubblica (WIKINOTIZIE, link:
https://it.wikinews.org/wiki/Diplomatic_Intelligence_Service_Ltd:_indagine_su_pa
ssaporti_non_riconosciuti_e_attivit%C3%A0_dubbie) ed è utilizzata esclusivamente a scopo
illustrativo, al fine di evidenziare elementi rilevanti per la comprensione dei fatti trattati. Tale estratto è stato
modificato per omettere elementi identificativi quali nome e cognome, in modo da rispettare la privacy.
Limpiego rientra nel diritto di cronaca, senza alcuna finali diffamatoria, e non vuole ledere la reputazione
di terzi né violare la normativa vigente sul diritto d’autore. Limmagine è presentata unicamente per mostrare
oggetti, simboli o segni distintivi pertinenti allargomento oggetto di analisi critica e storica.
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simboli-abusa-e-f2164080ac85
FONTI e BIBLIOGRAFIE
-
Archivio di Stato Austriaco Österreichisches Staatsarchiv, abbreviato ÖStA - Archivio generale
dellAmministrazione - sezione 8
Nobiltà: nobildellImpero, nobildi corte, alberi
ge
n
e
alo
g
ici
;
-
Archivio di Stato Austriaco Narodni Archiv - Archivio Nobiliare;
-
Capitolo di Aquileia - Archivio Storico Diocesano - Capitolo 70 - Nomine Prebende Processi;
-
Gr. Uff. Prof. Antonio Battistella, Agricola, a cura di Biblioteca Comunale Vincenzo Joppi - Udine,
vol. 716, marzo 1933;
-
Capitolo di Aquileia - Archivio Storico Diocesano - Capitolo 73 - Capitolo dAquileia sec. XVI e
in(izio) XVII;
-
Archivio di Stato di Lucera;
-
Archivio Notarile di Udine;
-
Archivio Notarile di Apricena;
-
Archivio di Napoli;
-
Archivio della diocesi Sipontina;
-
Archivio della diocesi di Manfredonia;
-
Matrimoni e processetti, morti e nascite conservati presso i vari archivi diocesani;
-
Corder Morosini 1878;
-
Archivio Storico Diocesano di Termoli - Larino
-
Archivio gentilizio del notaio Carmine Agricola 1643 - 1713